Bologna, contestato magazzino 18 di Cristicchi
Bologna “la rossa”, la chiamavano: da tempo abbiamo potuto
verificare fino a che punto ciò non sia più vero. Di recente lo si
è visto nel tentativo di impedire un dibattito sulle foibe all’interno
dell’università, con la presenza di storici e ricercatori contro il
revisionismo storico. E la situazione si è ripetuta negli ultimi quattro
giorni con l’assordante silenzio da parte della “società civile
democratica” cittadina, in risposta allo spettacolo di , ospitato in uno dei principali teatri cittadini, l’Arena del
Sole. Per quanto ci riguarda non potevamo rimanere indifferenti di
fronte allo scempio della verità storica nel nome dell’equidistanza fra
vittime e carnefici, per di più basate su fonti palesemente fasciste
come il libro “Ci chiamavano fascisti, eravamo italiani”. Per questo
durante lo spettacolo di oggi pomeriggio abbiamo “inondato” di volantini
la platea ricordando l’occupazione italiana e fascista nelle zone
dell’ex Jugoslavia.
Nessun commento:
Posta un commento