domenica 22 marzo 2015

pc 22 marzo - India: "I fantasmi del capitale" di Arundhati Roy in uscita per la casa editrice Guanda

Arundhati Roy e i ricchi di Mumbai nella gabbia dorata

In un paese di un miliardo e duecentomila persone, i cento Paperoni dell'India sono proprietari di beni che equivalgono a un quarto del Pil. Lo scrive nel suo nuovo libro Arundhati Roy, la straordinaria autrice di un unico romanzo (Il dio delle piccole cose) che, dismessi i panni della romanziera, da tempo ha assunto quelli di “guru antiglobalizzazione”. Guanda pubblica in maggio I fantasmi del capitale, tagliente pamphlet sugli abusi perpetrati dall'élite politica ed economica che detiene il monopolio della ricchezza. Il loro simbolo è la dimora più fastosa del paese costruita a Mumbai: ventisette piani, tre piattaforme per elicotteri, nove ascensori, giardini pensili, sale da ballo, stanze dove si può cambiare clima, seicento addetti alla manutenzione. Ma il suo proprietario pare abbia preferito altre case. La gente mormora di spettri e malasorte ma forse – suggerisce Arundhati – si tratta delle “potenze degli inferi” evocate da Marx a proposito del capitalismo.” Sono i fantasmi dei duecentocinquantamila agricoltori che si sono tolti la vita perché oberati dai debiti”. È il lato oscuro di un'economia che ha i tassi di crescita tra i più alti al mondo. La scrittrice ne ha per tutti, anche per il “banchiere dei poveri” Muhammed Yunus criticato “per gli esiti disastrosi” del suo microcredito. “Si può fare un bel mucchio di soldi con la povertà”, annota la Roy, “e perfino aggiudicarsi qualche premio Nobel”. Affilata e devastante, la polemista Roy.

La Repubblica
22 marzo 2015

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