domenica 22 marzo 2015

pc 22 marzo - da Palermo contro la repressione di Stato

20 marzo a palermo

Contro le misure repressive verso i 17 compagni dei centri sociali Anomalia ed ExKarcere! 

Contro la criminalizzazione delle lotte che colpisce lavoratori, operai, precari, senzacasa, studenti, immigrati, donne, militanti politici e sociali...
Lottare per i propri diritti coerentemente non e'è reato!
Contro il moderno fascismo che avanza e lo stato di polizia, ribellarsi e' giusto!
Organizzarsi e' èènecessario!







il volantino diffuso

LOTTARE NON E’ REATO
UNICI DELINQUENTI GOVERNO E QUESTO STATO!
Lo scorsa settimana la polizia ha notificato a 17 militanti dei centri sociali Anomalia ed ExKarcere una grave restrizione della libertà personale ovvero l’obbligo di firma ma è la motivazione che è ancor più grave: i 17 sono accusati di aver formato un’ associazione a delinquere.
In cosa consiste la militanza quotidiana di questi compagni che sono principalmente studenti, lavoratori precari e disoccupati? Nei due centri sociali ubicati in quartieri popolari dimenticati da questo stato si organizzano attività sportive, cineforum, concerti e così via, i giovani sono attivi nella difesa delle famiglie senza casa oggetto di sgombero coatto nonostante questo diritto sia garantito formalmente anche dalla costituzione di questo stato borghese.
Il governo Renzi  è la principale causa della diseguaglianza e ingiustizia sociale e dello sfruttamento di lavoratori, proletari e masse popolari mentre i padroni e i loro rappresentanti in parlamento sono una massa di criminali corrotti, puttanieri con un governo formato da questo tipo di personaggi e veline e mezze calzette; ma restano impuniti! La giustizia borghese utilizza quindi due pesi e due misure, questo tipo di legge non è uguale per tutti ma viene applicata solo contro la povera gente e contro chi lotta per cambiare questo sistema basato sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
Il teorema che vuol far passare questo tipo di militanza politica fuori e contro le istituzioni come attività delinquenziale è molto grave e senza precedenti. In questo senso la magistratura si inserisce pienamente nel solco del cammino verso il moderno fascismo che questo stato ha intrapreso per tappe forzate a partire dalla mattanza del G8 di Genova 2001.
È necessario dare una risposta dal basso e organizzata agli attacchi perpetuati da parte degli apparati repressivi dello stato partendo dall’unione pratica e organizzativa di tutti quei settori sociali colpiti: lavoratori, disoccupati, senza casa, migranti, attivisti politici e così via.
Questa unione dovrebbe strutturarsi con un respiro nazionale con il compito di organizzare campagne di denuncia e lotta, inchieste e contro-informazioni sugli abusi dei servi dello stato e degli apparati repressivi, iniziative nazionali ecc, da noi individuata con la sigla di Soccorso Rosso Proletario, può assumere anche un altro nome ma la sostanza è che vi è la necessità di un tale organismo pena una risposta inadeguata, spontaneista e localista contro la repressione. Ad esempio la manifestazione di oggi è una prima risposta necessaria all’infame procedimento della magistratura ma il salto di qualità che punta a non riconoscere politicamente l’avversario ma a delegittimarlo sminuendolo al rango di “delinquente” rappresenta un pericoloso precedente che non riguarda solo “la città di Palermo” ma la reazionarizzazione di tutto il paese e quindi di una risposta nazionale da parte di tutte le realtà politico e sociali in lotta.

Libertà immediata per i 17 compagni!
Lottare per i propri diritti coerentemente non è reato!
Contro il moderno fascismo che avanza e lo stato di polizia, 
ribellarsi è giusto!
Organizzarsi è necessario!

SOCCORSO ROSSO PROLETARIO
srpitalia@gmail.com; 3498113576  

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