lunedì 23 marzo 2015

pc 23 marzo - Ucraina-Lettonia - imperialismo USA-EUROPA Italia compresa a fianco dei nazisti

 Ucraina: 300 paracadutisti Usa addestreranno i neonazisti di Kiev
  •  la Nato continua a dispiegare il proprio dispositivo militare alla frontiera di Mosca e ad aumentare il sostegno militare al regime di Kiev, tentando di aumentare il potenziale delle forze armate ucraine sconfitte diverse volte negli scontri degli ultimi 11 mesi nelle regioni orientali.
Ad aprile quasi 300 paracadutisti statunitensi – appartenenti alla 173esima brigata aerotrasportata di base a Vicenza - arriveranno in Ucraina per iniziare la formazione dei soldati della Guardia nazionale
ucraina – provenienti dalle Accademie militari ma soprattutto dalle formazioni di estrema destra ultranazionaliste e neonaziste - nella città occidentale di Yavoriv. Il colonnello Steven Warren, uno dei portavoce del Pentagono, ha detto che l'inizio dell’addestramento, originariamente previsto per la metà di marzo, sarà spostato ad aprile. Questo dopo che la Gran Bretagna ha già inviato 35 istruttori che hanno iniziato a lavorare a Mylolaiv, nel sud. "Mentre continuiamo a credere che non vi sia alcuna soluzione militare a questa crisi, l'Ucraina ha il diritto di difendersi", ha detto Eileen Lainez, portavoce del dipartimento della Difesa di Washington, evidenziando l’ipocrisia del governo Obama. La scorsa settimana Washington ha annunciato l'invio a Kiev di oltre 75 milioni di dollari in veicoli blindati Humvees, radar anti-mortaio, dispositivi per la visione notturna e altre apparecchiature belliche definite "non letali".

Nella capitale della Lettonia circa 1500 persone hanno sfilato in una parata militaresca che celebrava i veterani delle Waffen SS, le famigerate milizie d’assalto del Partito Nazionalsocialista Tedesco che sparsero morte e distruzione in tutta Europa prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. Una celebrazione organizzata ogni anno - da quando cioè la Lettonia è diventata ‘indipendente’ dopo la fine dell’Urss - il 16 marzo per celebrare la battaglia tra la “Legione Lettone”, composta di volontari lettoni inquadrati nelle truppe di occupazione naziste durante il secondo conflitto mondiale, contro l’Armata Rossa che cercava di liberare il territorio della piccola repubblica baltica.
al lugubre e macabro corteo inneggiante al neonazismo considerato come espressione delle ‘legittime aspirazioni nazionali della Lettonia’ contro l’Unione Sovietica, c’erano anche numerosi esponenti e deputati dei partiti di governo di centrodestra a livello nazionale e locale, proprio nel momento in cui il piccolo paese ricopre la carica di presidente di turno dell’Unione Europea. Tra i 1500 partecipanti alla poco rassicurante parata che nelle strade di Riga ha esaltato i circa 150 mila aderenti alle SS lettoni – in gran parte volontari ma in parte anche arruolati a forza - che combatterono l’Armata Rossa e i partigiani antinazisti (loro compatrioti), e che si macchiarono di tremendi crimini tra i quali la persecuzione e l’eliminazione di centinaia di migliaia di dissidenti politici, ebrei, rom e slavi, c’erano anche alcuni veterani sopravvissuti e familiari dei volontari, oltre a militanti di gruppi di estrema destra e apertamente neonazisti. La marcia, che si svolge in queste forme dal 2008 anche se fin dal 1991 non sono mancate celebrazioni simili seppur in tono minore, si è svolta in un clima di estrema militarizzazione, con lo schieramento di un gran numero di forze di sicurezza in assetto antisommossa, è si è conclusa senza incidenti di fronte al cosiddetto ‘Monumento alla Libertà’. Deposizione di fiori, inni e slogan neonazisti.
(da Contropiano)

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