invitiamo l'osservatorio a non chiudere
Report
morti sul lavoro
1
gennaio 2014 – 30 novembre 2014
http://cadutisullavoro.blogspot.com
http://cadutisullavoro.blogspot.com
L’Osservatorio
Indipendente di Bologna morti sul lavoro chiuderà il 31 dicembre
2014, dopo sei anni dall’apertura per “Indifferenza”
Invito
a visitare anche il blog “fiori recisi”
http://omaggioaimortiusullavoro.blogspot.it/
dove
ho scolpito e dedicato un vaso di fiori a ciascuna vittima dei
familiari di morti sul lavoro che ho conosciuto attraverso
l’Osservatorio e dove si possono leggere testimonianze sui
lavoratori deceduti, testimonianze che non possono non commuovere chi
le legge
In 11
mesi del 2014
sono morti sui luoghi di lavoro 599
lavoratori, tutti documentati, Dall’inizio dell’anno oltre 1150
sei
si aggiungono i morti sulle strade e in itinere.
L’aumento dei morti sui luoghi di lavoro rispetto al 30 novembre del 2013 è del 9,6%, il 30 novembre del 2008, anno d’apertura dell’Osservatorio i morti sui luoghi di lavoro erano 609 solo -1,7% e questo nonostante si siano persi milioni di posti di lavoro e si siano spesi per la Sicurezza sul lavoro centinaia di milioni di euro . Vogliamo ancora una volta ribadire con fermezza che secondo i nostri dati in questi sei anni non si registra nessun calo significativo dei decessi se si prendono in considerazione tutti i morti sui luoghi di lavoro e non solo quelli monitorati dal’INAIL.
Con dati alla mano possiamo affermare che in questi anni di monitoraggio i morti sul lavoro non sono mai calati nonostante i mass media e la politica spesso affermino il contrario. Sono calati i morti tra gli assicurati INAIL, ma sono aumentati in modo esponenziale tra i precari, le partite IVA individuali e i lavoratori in nero; praticamente le categorie non protette dall’articolo 18 che questo governo domani cercherà di fatto di eliminare.
L’aumento dei morti sui luoghi di lavoro rispetto al 30 novembre del 2013 è del 9,6%, il 30 novembre del 2008, anno d’apertura dell’Osservatorio i morti sui luoghi di lavoro erano 609 solo -1,7% e questo nonostante si siano persi milioni di posti di lavoro e si siano spesi per la Sicurezza sul lavoro centinaia di milioni di euro . Vogliamo ancora una volta ribadire con fermezza che secondo i nostri dati in questi sei anni non si registra nessun calo significativo dei decessi se si prendono in considerazione tutti i morti sui luoghi di lavoro e non solo quelli monitorati dal’INAIL.
Con dati alla mano possiamo affermare che in questi anni di monitoraggio i morti sul lavoro non sono mai calati nonostante i mass media e la politica spesso affermino il contrario. Sono calati i morti tra gli assicurati INAIL, ma sono aumentati in modo esponenziale tra i precari, le partite IVA individuali e i lavoratori in nero; praticamente le categorie non protette dall’articolo 18 che questo governo domani cercherà di fatto di eliminare.
Ad oggi
l’AGRICOLTURA
con il
35,3% del
totale dei decessi registra un picco drammatico delle morti. In
questo comparto il
72%
dei decessi avviene per lo schiacciamento provocato dal trattore.
Dall’inizio dell’anno sono 149 gli agricoltori morti schiacciati dal trattore e ben 139 da quando il 28 febbraio scorso abbiamo inviato una mail a Renzi, Martina e Poletti avvertendoli dell’imminente strage che di lì a pochi giorni sarebbe ricominciata col ribaltamento di questi mezzi. Potevamo affermarlo perchè dai nostri dati questo era il trend di tutti gli anni precedenti. Chiedevamo loro di fare una campagna informativa sulla pericolosità del mezzo e di proporre una legge sulla messa in sicurezza delle cabine. Non abbiamo mai avuto risposta, troppo impegnati a fare selfie, cinguettii e mangiare gelati.
Dati preoccupanti anche dal settore dell’EDILIZIA dove i morti sui luoghi di lavoro sono il 20,3 % sul totale; tra le cause più frequenti annoveriamo le “solite” cadute dall’alto.
Calo molto forte percentualmente nel comparto dell’industria che con il 4,9% vede la percentuali di morti più bassa da quando è stato aperto l’Osservatorio tra l’altro nell’INDUSTRIA è compreso anche il comparto artigianale) L’AUTOTRASPORTO registra il 7,8% e incredibilmente quasi raddoppia le morti dell’industria e quando parliamo dell’industria, parliamo di tutti i comparti esclusa l’edilizia. Poi ci sono tutti i lavoratori morti nei vari servizi alle imprese.
Percentualmente le morti sul lavoro sono distribuite in eguale misura in tutte le fasce d’età, a parte l’agricoltura dove le vittime hanno un’età mediamente più alta.
Gli STRANIERI morti sui luoghi di lavoro sono il 9,8% sul totale e i romeni sono sempre i più numerosi. Le altre morti sono da ricercarsi principalmente nel terziario. Per approfondimenti mandare una mail all’Osservatorio.
Dall’inizio dell’anno sono 149 gli agricoltori morti schiacciati dal trattore e ben 139 da quando il 28 febbraio scorso abbiamo inviato una mail a Renzi, Martina e Poletti avvertendoli dell’imminente strage che di lì a pochi giorni sarebbe ricominciata col ribaltamento di questi mezzi. Potevamo affermarlo perchè dai nostri dati questo era il trend di tutti gli anni precedenti. Chiedevamo loro di fare una campagna informativa sulla pericolosità del mezzo e di proporre una legge sulla messa in sicurezza delle cabine. Non abbiamo mai avuto risposta, troppo impegnati a fare selfie, cinguettii e mangiare gelati.
Dati preoccupanti anche dal settore dell’EDILIZIA dove i morti sui luoghi di lavoro sono il 20,3 % sul totale; tra le cause più frequenti annoveriamo le “solite” cadute dall’alto.
Calo molto forte percentualmente nel comparto dell’industria che con il 4,9% vede la percentuali di morti più bassa da quando è stato aperto l’Osservatorio tra l’altro nell’INDUSTRIA è compreso anche il comparto artigianale) L’AUTOTRASPORTO registra il 7,8% e incredibilmente quasi raddoppia le morti dell’industria e quando parliamo dell’industria, parliamo di tutti i comparti esclusa l’edilizia. Poi ci sono tutti i lavoratori morti nei vari servizi alle imprese.
Percentualmente le morti sul lavoro sono distribuite in eguale misura in tutte le fasce d’età, a parte l’agricoltura dove le vittime hanno un’età mediamente più alta.
Gli STRANIERI morti sui luoghi di lavoro sono il 9,8% sul totale e i romeni sono sempre i più numerosi. Le altre morti sono da ricercarsi principalmente nel terziario. Per approfondimenti mandare una mail all’Osservatorio.
MORTI
SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE PROVINCE ITALIANE (vanno almeno
raddoppiati se si aggiungo i morti sulle strade e in itinere)
Morti
per infortuni sul lavoro dal 1° gennaio al 30 novembre 2014
Sono
599 dall'inizio dell'anno.
Sui luoghi di lavoro sono già stati superati i morti dell'intero
2013 (570). Se si
aggiungono i morti sulle strade e in itinere si superano i 1200 morti
sul lavoro complessivi. Siamo già a +9.6 % sui luoghi di lavoro
rispetto allo stesso giorno del 2013. Se si aggiungono i
"diversamente assicurati" che non appaiono mai nelle
statistiche delle morti sul lavoro di categorie con assicurazioni
proprie, diverse dall'INAIL, pensiamo si arriva a questo numero
impressionante di vittime, ma per molte ragioni è impossibile avere
un numero certo di vittime sulle strade, soprattutto di lavoratori
con Partita IVA individuale che sono classificati come "morti
per incidenti stradali", mentre stavano lavorando o erano in
itinere. Questa categoria con diversi milioni di lavoratori è
trattata in modo vergognoso, non solo se hanno un infortunio grave,
ma anche quando si ammalano. Le morti sui luoghi di lavoro che
segnaliamo sono tutte documentate.
MORTI
SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE PROVINCE ITALIANE (vanno almeno
raddoppiati se si aggiungo i morti sulle strade e in itinere)
Valle
d'Aosta (2 morto) Aosta
2,Piemonte
(44 morti) Torino
19, Alessandria 9, Asti 2, Biella 0, Cuneo 10, Novara 3,
Verbano-Cusio-Ossola 1, Vercelli.Liguria
(9 morti)Genova
6, Imperia 0, La Spezia 1, Savona 2.Lombardia
(70 morti) Milano
7, Bergamo 5, Brescia 13, Como 3, Cremona 10, Lecco 0, Lodi 2,
Mantova 12, Monza 3, Brianza 1, Pavia 8, Sondrio 3, Varese
4.Trentino-Alto
Adige (18 morti)Trento
6, Bolzano 12,Veneto
(54 morti)Venezia
10, Belluno 4, Padova 5, Rovigo 4, Treviso 7, Verona 13, Vicenza
8. Friuli-Venezia
Giulia (10 morti) Trieste
2, Gorizia 0, Pordenone 3, Udine 5.
Emilia-Romagna (50 morti)Bologna
4. Forlì-Cesena 7, Ferrara 6, Modena 6, Parma 7, Piacenza 6, Ravenna
9, Reggio Emilia 3, Rimini 2.Toscana
(26 morti) Firenze
2, Arezzo 7, Grosseto 2, Livorno 1, Lucca 3, Massa Carrara 1, Pisa
6, Pistoia 2, Prato 0, Siena 1.Umbria
(13 morti)Perugia
8, Terni 5.Marche
(19 morti)Ancona
1, Ascoli Piceno 6(compresi i 4 piloti del Tornado), Fermo 3,
Macerata 5, Pesaro-Urbino 4.Lazio
(41 morti)Roma
16, Frosinone 3, Latina 4, Rieti 8, Viterbo 10.Abruzzo
(26morti)L'Aquila
9, Chieti 8, Pescara 2, Teramo 7.Molise
(8 morti)Campobasso
4, Isernia 4,Campania
(42 morti) Napoli
12, Avellino 8, Benevento 5, Caserta 7, Salerno 10,Puglia
(37 morti)Bari
14, BAT 2, Brindisi 2, Foggia 4, Lecce 9, Taranto 6.Basilicata
(7 morti)Potenza
6, Matera 1. Calabria
( 16 morti) Catanzaro
3, Cosenza 5, Crotone 1, Reggio Calabria 1, Vibo Valentia
6.Sicilia(48
morti) Palermo 13, Agrigento 5, Caltanissetta 6, Catania 3, Enna 2,
Messina 5, Ragusa 3, Siracusa 5, Trapani 6.Sardegna
(15 morti) Cagliari
4, Carbonia-Iglesias 2, Medio Campidano 1, Nuoro 4, Ogliastra 1,
Olbia-Tempio 0, Oristano 3, Sassari 0.
Quando leggete questa terribile sequenza ricordatevi sempre che se si
aggiungono anche i morti sulle strade e in itinere i morti sul lavoro
sono almeno il doppio e tante vittime sulle strade muoiono per turni
dove si dovrebbe dormire, per orari prolungati e stanchezza
accumulata, per lunghi percorsi per andare e tornare dal lavoro. Non
sono segnalati a carico
Il giorno 28 febbraio abbiamo mandato una mail a Renzi, Martina e Poletti avvertendoli che entro pochi giorni sarebbe ricominciata la strage di agricoltori schiacciati dal trattore senza ottenere nessuna risposta. Li pregammo di fare una campagna informativa sulla pericolosità del mezzo e di proporre in parlamento una legge per la protezione delle cabine sui vecchi trattori. Da quel giorno ne sono morti così atrocemente 139 e 149 dall'inizio dell'anno. A mio parere la responsabilità morale di queste tragedie è anche loro e di tutto il parlamento
Dalle
analisi dei dati raccolti risulta evidente che a morire sono
soprattutto lavoratori precari, in nero, partite iva individuali
ecc….e che l’abolizione dell’articolo 18 provocherà un
aumento delle vittime.
Sono pochissimi i lavoratori che muoiono nell’industria dov’è presente il sindacato. Nei settori dove non è presente è impossibile rifiutarsi di fare un lavoro pericoloso pena il licenziamento. Salvate il mondo del lavoro dalle barbarie e preservate questo articolo di CIVILTA’.
Sono pochissimi i lavoratori che muoiono nell’industria dov’è presente il sindacato. Nei settori dove non è presente è impossibile rifiutarsi di fare un lavoro pericoloso pena il licenziamento. Salvate il mondo del lavoro dalle barbarie e preservate questo articolo di CIVILTA’.
A leggere bene i
dati raccolti occorre dar atto all’INAIL d’aver svolto un buon
lavoro di prevenzione tra i propri assicurati, ma occorre ricordare
ancora una volta che tanti non lo sono. A mio parere valorizza poco
questo aspetto e finora, salvo gli ulti mesi, ha ammesso tramite i
suoi massimi dirigenti che non monitora tutti i morti sul lavoro.
Aver messo a disposizione 15,5% milioni di euro per la messa in
Sicurezza dei vecchi trattori è stato un ottimo segnale che dimostra
sensibilità. Spero che “allarghi”, anche se non è di sua
specifica competenza, i suoi orizzonti, cercando fare una campagna
informativa e di prevenzione per tutti i lavoratori e non solo per i
propri assicurati.
Carlo Soricelli,
curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
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