dall'editoriale del nuovo numero di Proletari comunisti,
giornale del Partito Comunista maoista - Italia
Noi comunisti siamo per la caduta del governo Renzi e riteniamo questo possa essere la inevitabile combinazione dello sviluppo del movimento sociale e politico di opposizione e dell’emergere delle contraddizioni e divisioni interne alla classe dominante che sostiene Renzi....
Il movimento operaio e popolare deve ritrovare sempre più convinzione, identità, orgoglio di esserci e di prendersi la scena dello scontro con il governo, con più determinazione, combattività, organizzazione conseguente, anche contro i sistematici attacchi della polizia......
Se si vogliono risposte concrete ai gravi problemi del lavoro, si vuole respingere il jobs act e la cancellazione dell’art. 18, è necessario l’elevamento della pratica di lotta, che è ancora insufficiente. In ogni fabbrica, ogni posto di lavoro dove sono a rischio il lavoro, gli stipendi, il futuro, la mobilitazione e l’organizzazione di classe deve crescere e si deve sviluppare la guerra di classe necessaria.
Lo sciopero generale deve essere una rivolta sociale. Perchè la rivolta sociale è la risposta reale alle aspirazioni dei proletari e delle masse, è l’obiettivo per cui la parte più radicale del movimento di lotta può e deve lavorare, per far cadere Renzi e sbarrare la strada ad ogni governo dei padroni.
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