...A CUI SI AGGIUNGONO LE CAMPAGNE MASS MEDIATICHE E LE SOLERTI
FORZE DEL DIS/ORDINE. Che tradotto vuol dire creare un humus di massa contro
lavoratori, immigrati, studenti, donne, e più in generale contro le masse
proletarie, per legittimare Repressione-Sgomberi-Licenziamenti al servizio dei
bramosi interessi dei padroni e degli speculatori del governo Renzi. Basta
approfondire alcuni fatti successi in questi giorni a Milano e dintorni per
vedere questi legami.
Iniziamo dalla tanto strombazzata campagna di Borghezio, e del suo figliolo Salvini, tra le periferie milanesi contro immigrati-occupanti casa-centri sociali e per il ripristino della “legalità”. Giorno 28 il “prode” Borghezio aveva annunciato iniziativa al quartiere S. Siro, dove nei giorni precedenti avevano già tentato incursione i suoi alleati di Casa Pound che avevano trovato il contrasto degli abitanti e del Comitato Occupanti, ma allertato che sarebbe andato incontro allo stesso servizio, ha preferito deviare verso il quartiere Gallaratese. Dove ha dato in pasto alla stampa un’"immagine che non ti aspetti".
Milano Borghezio alle case
Aler: "Non mi aspettavo stranieri così sensati"
L'eurodeputato leghista, atteso dai centri sociali in
zona San Siro, si presenta a sorpresa al Gallaratese. Dopo l'incontro con gli
abitanti dei palazzi, regolari e non, annuncia: "Potrei venire qui a
passare il Natale"
di LUCA DE
VITO
Mario
Borghezio alla case Aler di via Bolla "Non mi aspettavo di trovare
dei cittadini stranieri così sensati". Sono le parole dell'eurodeputato
della Lega Nord Mario Borghezio, in visita agli inquilini delle case popolari
Aler di via Bolla, al Gallaratese. Borghezio, insieme al consigliere comunale
della Lega Nord Massimo Bastoni, ha raccolto applausi tra gli inquilini di uno
dei quartiere popolari dove il fenomeno dell'abusivismo è molto presente.
Parlando con gli abitanti (regolari e non) l'eurodeputato ha distribuito
biglietti da visita e raccolto applausi, schierandosi un po' dalla parte di
tutti. "Chi si prende la casa non è per forza un criminale", ha
detto, aggiungendo poi "sono cittadini sensati questi che per prima cosa
chiedono di essere liberati dalla delinquenza che c'è in giro". La visita
di Borghezio era prevista in piazza Monte Falterona, in zona San Siro. Qui, ad
aspettarlo, c'erano i centri sociali e i comitati di quartiere che si erano
riuniti con megafoni e striscioni per contestare l'eurodeputato leghista. Con
loro si erano portati anche una caricatura gigante di Borghezio e flaconi di
sgrassatori. A dispetto di quanto annunciato però, Borghezio non si è presentato
a San Siro, ma si è recato con il consigliere Bastoni al Gallaratese evitando
così la contestazione. "Non sono andato a San Siro perché me lo hanno
sconsigliato le forze dell'ordine" ha aggiunto l'eurodeputato.
Ma a parte la bufala di queste
dichiarazioni quello che ci preme sottolineare in questo caso è il fatto che in
questa incursione, del grasso maiale razzista, il servizio d’ordine non era
quello delle merde di CP ma quello più istituzionale della Digos, come si vede
dalla foto
La parte più insidiosa che supporta
la campagna dei 200 sgomberi di Regione-Comune-Governo è quella dei media, dove
il Corriere della Sera la fa da padrone. Dove si definisce rachet chi occupa
per necessità e regno degli immigrati e quando come è successo a Cinisello,
periferia milanese, ad occupare insieme sono famiglie italiane e immigrate e
,cosa non secondaria, gente che ha un lavoro sfrattata perché non può più
pagare l’affitto o il mutuo, allora il “bravo” cronista da voce al sindaco (ex
Sel ora PD) che tranquillamente dichiara che “il diritto alla casa non può
essere soddisfatto a tutti i costi” e che ha pensato bene di tagliare gas e
luce (mostrando appieno di che umanità è farcito il partito di Renzi)
Dieci famiglie occupano l’ex
scuola «Ma l’edificio non è abbandonato »
La struttura è deputata ad ospitare
minori delle comunità nei loro incontri con i parenti. Il sindaco: «Il diritto
alla casa non può essere soddisfatto a tutti i costi»
di Ferdinando Baron
Hanno occupato quella che credevano una ex scuola
abbandonata, una decina di famiglie senza casa a Cinisello Balsamo, tra sabato
e domenica, con l’aiuto dell’Unione inquilini e del Movimento Casa e
Territorio. Sono entrati, invece, in una struttura riservata ai delicati
incontri, autorizzati dal Tribunale, dei minori in comunità con parenti e
genitori. Un edificio nel quale vi sono dossier con dati sensibili e riservati,
ora in pericolo di essere visti da sguardi più che indiscreti. Per questo
motivo il sindaco chiede con forza agli occupanti di andare via, prima che si
debba passare ad uno sgombero. Interruzione di servizio pubblico
«Siamo una decina di famiglie, da giorni, settimane,
mesi... senza casa! Sfrattati dalle case in cui abitavamo perché non riuscivamo
più a pagare l’affitto o il mutuo, perché abbiamo perso, o non abbiamo mai
avuto, il lavoro», hanno scritto gli occupanti annunciando la loro iniziativa
attraverso comunicati e social network. Poi si sono presentati davanti alla
scuola e sono entrati, accampandosi. «Non si tratta solo di un’occupazione
abusiva di una struttura, - replica Siria Trezzi, sindaco di Cinisello Balsamo
(ex Sel, ora Pd) - ma anche di interruzione di pubblico servizio. Quella di via
Leonardo da vinci non è una struttura abbandonata, quegli spazi sono riservati
a 25 minori sotto tutela che vivono in comunità e in alcuni momenti della
settimana hanno diritto di visita ai parenti in un luogo protetto e riservato,
attrezzato in modo adeguato, come deciso dal Tribunale. A questo fine non può
essere attrezzato a breve un altro luogo». Invito ai cittadini
«Siamo italiani e migranti – si sono autodescritti gli
occupanti -, con regolare permesso di soggiorno, cittadini, da anni, di questa
città, dove sono nati i nostri figli, dove frequentano le scuole, dove abbiamo
pagato le tasse. I proprietari delle case in cui abitavamo se le sono
riprese... privati, cooperative, o banche che fossero... E noi oggi, in
mancanza di alternative, in mancanza di un “piano d’emergenza”, in questa
città, a seguito dello sfratto, siamo entrati nella ex-scuola di via L. Da
Vinci, una struttura pubblica, da mesi inutilizzata, pur di avere un tetto
sopra la testa, un luogo caldo e asciutto per dare riparo a noi stessi e ai
nostri figli». Gli occupanti hanno invitato i cittadini a recarsi alla ex
scuola per vedere come vivono e per ricevere aiuti come cibo, coperte,
vestiario. La parte libera dello stabile che fino allo scorso agosto ospitava
la Comunità Pegaso, tuttavia, secondo il Comune è destinata ad un altro
progetto di carattere sociale: c’è un accordo con l’Azienda Ospedaliera per
trasformare l’edificio in Centro diurno psichiatrico. «Il diritto alla casa non
può essere soddisfatto a tutti i costi e a discapito di altri – aggiunge il
sindaco Trezzi -. Si sta creando un danno di carattere sociale». Nel frattempo
il Comune ha fatto tagliare la luce e il riscaldamento agli occupanti, che si
arrangiano con un generatore elettrico e stufette. Lo sgombero potrebbe essere
imminente.
2 dicembre
2014
Due cose le vogliamo proprio dire
(gli insulti, se ce ne sarà l’occasione, glieli diciamo direttamente) a questi
individui: 1) il rachet delle case occupate, quello vero e mafioso, lo
conoscete bene come lo conoscono i cosiddetti "investigatori", ma guarda caso non
vengono mai colpiti e le ragioni sono che questo rachet fa affari con le
istituzioni e non sono cosa altra dei delinquenti in giacca e cravatta e
fascisti
Farnesina, immobili all’estero
affittati a basso costo e senza gara
Il patrimonio del Ministero degli Esteri conta 297
immobili ma solo una cinquantina sono in affitto. Si tratta di soluzioni di lusso
nelle più importanti metropoli del mondo, spesso assegnate senza gara a canoni
irrisori, a volte a vantaggio di inquilini “originali”: dal pronipote di
Galeazzo Ciano ai discendenti dell’inventore di Tex Willer. E lo stato incassa
un magro bottino
C’è un Paese dove le cattedrali vengono via a meno di una fotocopiatrice, i
circoli culturali si trasformano in ristoranti, i palazzi storici sono
affittati al valore di un trilocale. E l’affitto per lo spazio di un “palo
telefonico” rende più di un intero stabile. Quel Paese è l’Italia all’estero.
Sono tutte perle della gestione del patrimonio immobiliare dello Stato
affidato alla Farnesina, dove tanti fanno un buon affare e lo Stato quasi mai:
è infatti di soli 1,2 milioni di euro l’anno l’incasso di 61 canoni di
concessione in giro per il mondo affidati alla diplomazia nostrana, metà dei
quali è garantita da un solo contratto stipulato con un ospedale di Istanbul
ristrutturato con soldi dello Stato Italiano. Gli altri 60 hanno
canoni generalmente molto bassi, se non irrisori, spesso a vantaggio di
inquilini “originali”. L’elenco è
sul sito del Ministero degli Esteri. A prima vista nulla di strano, una
perlustrazione più approfondita rivela le tante occasioni dell’Immobiliare
Farnesina. Dal pronipote di Galeazzo Ciano ai discendenti
dell’inventore di Tex Willer. A Washington una società per azioni, tal Italian
Food & Beverage Inc., ha ottenuto in concessione 170 metri quadrati
nel cuore del quartiere diplomatico per appena 300 euro mensili,
l’equivalente di un box.
Parentopoli al Pirellone: le
consulenze finivano ai figli, alle sorelle e alle fidanzate
Più di 2.300
incarichi nel mirino: 10 indagati per falso e truffa. Nel fascicolo spunta
ancora il nome di Nicole Minetti (non indagata): avrebbe garantito 4mila euro
al mese a un "amico stretto"
Il figlio di Zambetti. Stefano
Zambetti, 32 anni, figlio dell'ex assessore Domenico (Udc, arrestato per compravendita
di voti con la 'ndrangheta) ha ottenuto tre incarichi dai
consiglieri Pdl Massimo Guarischi e Margherita Peroni
I contratti del Pd. Luca Gaffuri, presidente del gruppo
Pd, deve rispondere degli incarichi distribuiti all'intera famiglia Zecchetto.
Ettore Antonio, 65 anni, ha avuto 5 contratti dal 2009 al 2012, con mensili che
oscillano tra i 2.000 ai 4.500 euro. "Attività mai eseguite nei termini e
per le necessità descritte in contratto" scrive la guardia di finanza.
Zecchetto è marito di Piera Rudi, 64 anni, ex sindaco Pd di Locate.
Gli affari di famiglia. Gli
incarichi ai parenti sono tanti. Antonella Lottini, ex consigliere Pdl già
indagata per i rimborsi, non lo è in questo filone, anche se ha portato in
Regione la figlia Giorgia, 28 anni. Per lei incarichi da 13mila euro
complessivi tra il 2008 e il 2010 su temi complicati come i "progetti
relativi alla conciliazioni dei tempi sul territorio pavese".
2) alla vostra barbarie che gode se
donne e uomini, bambini e anziani, vengono sgomberati e buttati per strada al
freddo; voi che fate campagne ipocrite per per la difesa di donne e bambini e
che ve ne stati zitti quando i giannizzeri in divisa li picchiano o li fanno
abortire, vi mostriamo cosa davvero si vivono questi bambini, le loro madri, i
loro amici
Lo sgombero va a scuola
Mercoledì 19
novembre a scuola la mattinata si è presentata molto difficile. Come al solito
ci raccogliamo in un angolo della classe e ci lasciamo andare ad un momento di
conversazione a cui segue una lettura.
Una bambina,
entrata un po’ in ritardo, a voce alta e in modo concitato, ha rotto il momento
di riflessione e rivolgendosi alla sua insegnante le ha comunicato la
preoccupazione per la sua famiglia che alle undici di quella mattina sarebbe
stata sgomberata dalla polizia e messa su una strada. È intervenuto un altro
compagno che abita negli stessi caseggiati Aler confermando, con la voce piena
di rabbia e di angoscia, quanto raccontato dalla bambina.
Siamo stati
tutti coinvolti in una discussione che cadeva proprio nel momento in cui stiamo
affrontando insieme il tema dei diritti dei bambini. Ci siamo soffermati su
quello all’istruzione, sancito dalla costituzione italiana, e sull’art.12 della
convenzione dei diritti del fanciullo, scelto dai bambini. L’art.12 dà al
bambino il diritto di potersi esprimere e di poter scegliere, prima che gli
adulti decidano arbitrariamente per lui.
Le mamme dei
due alunni, quella stessa mattinata, hanno telefonato all’insegnante per rassicurare
i bambini che non era successo nulla e una di loro, piangendo, l’ha informata
che a fine mese si sarebbe trasferita con tutta la famiglia in un’altra città
presso i genitori.
Una città
che soffre da anni di una grave emergenza abitativa,nel momento in cui pensa di
risolverla mediante l’uso della Forza Pubblica produce danni poco visibili ma
gravi dove a pagare sono i più deboli, soprattutto i bambini.
I nostri
alunni hanno il diritto di avere una casa e di frequentare la scuola che hanno
scelto in modo sereno, come tutti gli altri bambini, senza essere sottoposti
all’ansia, alla violenza, alla rabbia e all’angoscia determinati dagli
avvenimenti di questi giorni.
Alcune
maestre dell'I.C. Thouar-Gonzaga di Milano
La
componente genitori del Consiglio di Istituto dell'I.C. Thouar-
Alla vostra barbarie avete trovato
la risposta che meritate: Solidarietà e Resistenza, Antifascismo e
Antirazzismo, ad ogni Sgombero una nuova Occupazione, ma soprattutto un
movimento che si allarga e si unisce contro l’insieme delle vostre politiche.
Ora è necessario costruire la Forza per Spazzarvi via.
Circolo proletari comunisti, Milano
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