martedì 2 dicembre 2014

pc 2 dicembre - ALLA FINE TUTTO SI TIENE, OVVERO DAL MODERNO FASCISMO DI RENZI AL POPULISMO RAZZISTA DI SALVINI, CONTORNATO DALLA FECCIA HAMMERSKIN-CASA POUND-FORZA NUOVA...

...A CUI SI AGGIUNGONO LE CAMPAGNE MASS MEDIATICHE E LE SOLERTI FORZE DEL DIS/ORDINE. Che tradotto vuol dire creare un humus di massa contro lavoratori, immigrati, studenti, donne, e più in generale contro le masse proletarie, per legittimare Repressione-Sgomberi-Licenziamenti al servizio dei bramosi interessi dei padroni e degli speculatori del governo Renzi. Basta approfondire alcuni fatti successi in questi giorni a Milano e dintorni per vedere questi legami.

Iniziamo dalla tanto strombazzata campagna di Borghezio, e del suo figliolo Salvini, tra le periferie milanesi contro immigrati-occupanti casa-centri sociali e per il ripristino della “legalità”. Giorno 28 il “prode” Borghezio aveva annunciato iniziativa al quartiere S. Siro, dove nei giorni precedenti avevano già tentato incursione i suoi alleati di Casa Pound che avevano trovato il contrasto degli abitanti e del Comitato Occupanti, ma allertato che sarebbe andato incontro allo stesso servizio, ha preferito deviare verso il quartiere Gallaratese. Dove ha dato in pasto alla stampa un’"immagine che non ti aspetti".

Milano Borghezio alle case Aler: "Non mi aspettavo stranieri così sensati"
L'eurodeputato leghista, atteso dai centri sociali in zona San Siro, si presenta a sorpresa al Gallaratese. Dopo l'incontro con gli abitanti dei palazzi, regolari e non, annuncia: "Potrei venire qui a passare il Natale"
di LUCA DE VITO
Mario Borghezio alla case Aler di via Bolla  "Non mi aspettavo di trovare dei cittadini stranieri così sensati". Sono le parole dell'eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio, in visita agli inquilini delle case popolari Aler di via Bolla, al Gallaratese. Borghezio, insieme al consigliere comunale della Lega Nord Massimo Bastoni, ha raccolto applausi tra gli inquilini di uno dei quartiere popolari dove il fenomeno dell'abusivismo è molto presente. Parlando con gli abitanti (regolari e non) l'eurodeputato ha distribuito biglietti da visita e raccolto applausi, schierandosi un po' dalla parte di tutti. "Chi si prende la casa non è per forza un criminale", ha detto, aggiungendo poi "sono cittadini sensati questi che per prima cosa chiedono di essere liberati dalla delinquenza che c'è in giro". La visita di Borghezio era prevista in piazza Monte Falterona, in zona San Siro. Qui, ad aspettarlo, c'erano i centri sociali e i comitati di quartiere che si erano riuniti con megafoni e striscioni per contestare l'eurodeputato leghista. Con loro si erano portati anche una caricatura gigante di Borghezio e flaconi di sgrassatori. A dispetto di quanto annunciato però, Borghezio non si è presentato a San Siro, ma si è recato con il consigliere Bastoni al Gallaratese evitando così la contestazione. "Non sono andato a San Siro perché me lo hanno sconsigliato le forze dell'ordine" ha aggiunto l'eurodeputato.

Ma a parte la bufala di queste dichiarazioni quello che ci preme sottolineare in questo caso è il fatto che in questa incursione, del grasso maiale razzista, il servizio d’ordine non era quello delle merde di CP ma quello più istituzionale della Digos, come si vede dalla foto


La parte più insidiosa che supporta la campagna dei 200 sgomberi di Regione-Comune-Governo è quella dei media, dove il Corriere della Sera la fa da padrone. Dove si definisce rachet chi occupa per necessità e regno degli immigrati e quando come è successo a Cinisello, periferia milanese, ad occupare insieme sono famiglie italiane e immigrate e ,cosa non secondaria, gente che ha un lavoro sfrattata perché non può più pagare l’affitto o il mutuo, allora il “bravo” cronista da voce al sindaco (ex Sel ora PD) che tranquillamente dichiara che “il diritto alla casa non può essere soddisfatto a tutti i costi” e che ha pensato bene di tagliare gas e luce (mostrando appieno di che umanità è farcito il partito di Renzi)

Dieci famiglie occupano l’ex scuola «Ma l’edificio non è abbandonato »
La struttura è deputata ad ospitare minori delle comunità nei loro incontri con i parenti. Il sindaco: «Il diritto alla casa non può essere soddisfatto a tutti i costi»
di Ferdinando Baron
Hanno occupato quella che credevano una ex scuola abbandonata, una decina di famiglie senza casa a Cinisello Balsamo, tra sabato e domenica, con l’aiuto dell’Unione inquilini e del Movimento Casa e Territorio. Sono entrati, invece, in una struttura riservata ai delicati incontri, autorizzati dal Tribunale, dei minori in comunità con parenti e genitori. Un edificio nel quale vi sono dossier con dati sensibili e riservati, ora in pericolo di essere visti da sguardi più che indiscreti. Per questo motivo il sindaco chiede con forza agli occupanti di andare via, prima che si debba passare ad uno sgombero. Interruzione di servizio pubblico
«Siamo una decina di famiglie, da giorni, settimane, mesi... senza casa! Sfrattati dalle case in cui abitavamo perché non riuscivamo più a pagare l’affitto o il mutuo, perché abbiamo perso, o non abbiamo mai avuto, il lavoro», hanno scritto gli occupanti annunciando la loro iniziativa attraverso comunicati e social network. Poi si sono presentati davanti alla scuola e sono entrati, accampandosi. «Non si tratta solo di un’occupazione abusiva di una struttura, - replica Siria Trezzi, sindaco di Cinisello Balsamo (ex Sel, ora Pd) - ma anche di interruzione di pubblico servizio. Quella di via Leonardo da vinci non è una struttura abbandonata, quegli spazi sono riservati a 25 minori sotto tutela che vivono in comunità e in alcuni momenti della settimana hanno diritto di visita ai parenti in un luogo protetto e riservato, attrezzato in modo adeguato, come deciso dal Tribunale. A questo fine non può essere attrezzato a breve un altro luogo». Invito ai cittadini
«Siamo italiani e migranti – si sono autodescritti gli occupanti -, con regolare permesso di soggiorno, cittadini, da anni, di questa città, dove sono nati i nostri figli, dove frequentano le scuole, dove abbiamo pagato le tasse. I proprietari delle case in cui abitavamo se le sono riprese... privati, cooperative, o banche che fossero... E noi oggi, in mancanza di alternative, in mancanza di un “piano d’emergenza”, in questa città, a seguito dello sfratto, siamo entrati nella ex-scuola di via L. Da Vinci, una struttura pubblica, da mesi inutilizzata, pur di avere un tetto sopra la testa, un luogo caldo e asciutto per dare riparo a noi stessi e ai nostri figli». Gli occupanti hanno invitato i cittadini a recarsi alla ex scuola per vedere come vivono e per ricevere aiuti come cibo, coperte, vestiario. La parte libera dello stabile che fino allo scorso agosto ospitava la Comunità Pegaso, tuttavia, secondo il Comune è destinata ad un altro progetto di carattere sociale: c’è un accordo con l’Azienda Ospedaliera per trasformare l’edificio in Centro diurno psichiatrico. «Il diritto alla casa non può essere soddisfatto a tutti i costi e a discapito di altri – aggiunge il sindaco Trezzi -. Si sta creando un danno di carattere sociale». Nel frattempo il Comune ha fatto tagliare la luce e il riscaldamento agli occupanti, che si arrangiano con un generatore elettrico e stufette. Lo sgombero potrebbe essere imminente.
2 dicembre 2014 


Due cose le vogliamo proprio dire (gli insulti, se ce ne sarà l’occasione, glieli diciamo direttamente) a questi individui: 1) il rachet delle case occupate, quello vero e mafioso, lo conoscete bene come lo conoscono i cosiddetti "investigatori", ma guarda caso non vengono mai colpiti e le ragioni sono che questo rachet fa affari con le istituzioni e non sono cosa altra dei delinquenti in giacca e cravatta e fascisti


Farnesina, immobili all’estero affittati a basso costo e senza gara
Il patrimonio del Ministero degli Esteri conta 297 immobili ma solo una cinquantina sono in affitto. Si tratta di soluzioni di lusso nelle più importanti metropoli del mondo, spesso assegnate senza gara a canoni irrisori, a volte a vantaggio di inquilini “originali”: dal pronipote di Galeazzo Ciano ai discendenti dell’inventore di Tex Willer. E lo stato incassa un magro bottino
C’è un Paese dove le cattedrali vengono via a meno di una fotocopiatrice, i circoli culturali si trasformano in ristoranti, i palazzi storici sono affittati al valore di un trilocale. E l’affitto per lo spazio di un “palo telefonico” rende più di un intero stabile. Quel Paese è l’Italia all’estero. Sono tutte perle della gestione del patrimonio immobiliare dello Stato affidato alla Farnesina, dove tanti fanno un buon affare e lo Stato quasi mai: è infatti di soli 1,2 milioni di euro l’anno l’incasso di 61 canoni di concessione in giro per il mondo affidati alla diplomazia nostrana, metà dei quali è garantita da un solo contratto stipulato con un ospedale di Istanbul ristrutturato con soldi dello Stato Italiano. Gli altri 60 hanno canoni generalmente molto bassi, se non irrisori, spesso a vantaggio di inquilini “originali”. L’elenco è sul sito del Ministero degli Esteri. A prima vista nulla di strano, una perlustrazione più approfondita rivela le tante occasioni dell’Immobiliare Farnesina. Dal pronipote di Galeazzo Ciano ai discendenti dell’inventore di Tex Willer. A Washington una società per azioni, tal Italian Food & Beverage Inc., ha ottenuto in concessione 170 metri quadrati nel cuore del quartiere diplomatico per appena 300 euro mensili, l’equivalente di un box.
Parentopoli al Pirellone: le consulenze finivano ai figli, alle sorelle e alle fidanzate
Più di 2.300 incarichi nel mirino: 10 indagati per falso e truffa. Nel fascicolo spunta ancora il nome di Nicole Minetti (non indagata): avrebbe garantito 4mila euro al mese a un "amico stretto"
Il figlio di Zambetti. Stefano Zambetti, 32 anni, figlio dell'ex assessore Domenico (Udc, arrestato per compravendita di voti con la 'ndrangheta) ha ottenuto tre incarichi dai consiglieri Pdl Massimo Guarischi e Margherita Peroni
I contratti del Pd. Luca Gaffuri, presidente del gruppo Pd, deve rispondere degli incarichi distribuiti all'intera famiglia Zecchetto. Ettore Antonio, 65 anni, ha avuto 5 contratti dal 2009 al 2012, con mensili che oscillano tra i 2.000 ai 4.500 euro. "Attività mai eseguite nei termini e per le necessità descritte in contratto" scrive la guardia di finanza. Zecchetto è marito di Piera Rudi, 64 anni, ex sindaco Pd di Locate.
Gli affari di famiglia. Gli incarichi ai parenti sono tanti. Antonella Lottini, ex consigliere Pdl già indagata per i rimborsi, non lo è in questo filone, anche se ha portato in Regione la figlia Giorgia, 28 anni. Per lei incarichi da 13mila euro complessivi tra il 2008 e il 2010 su temi complicati come i "progetti relativi alla conciliazioni dei tempi sul territorio pavese".


2) alla vostra barbarie che gode se donne e uomini, bambini e anziani, vengono sgomberati e buttati per strada al freddo; voi che fate campagne ipocrite per per la difesa di donne e bambini e che ve ne stati zitti quando i giannizzeri in divisa li picchiano o li fanno abortire, vi mostriamo cosa davvero si vivono questi bambini, le loro madri, i loro amici

Lo sgombero va a scuola
Mercoledì 19 novembre a scuola la mattinata si è presentata molto difficile. Come al solito ci raccogliamo in un angolo della classe e ci lasciamo andare ad un momento di conversazione a cui segue una lettura.
Una bambina, entrata un po’ in ritardo, a voce alta e in modo concitato, ha rotto il momento di riflessione e rivolgendosi alla sua insegnante le ha comunicato la preoccupazione per la sua famiglia che alle undici di quella mattina sarebbe stata sgomberata dalla polizia e messa su una strada. È intervenuto un altro compagno che abita negli stessi caseggiati Aler confermando, con la voce piena di rabbia e di angoscia, quanto raccontato dalla bambina.
Siamo stati tutti coinvolti in una discussione che cadeva proprio nel momento in cui stiamo affrontando insieme il tema dei diritti dei bambini. Ci siamo soffermati su quello all’istruzione, sancito dalla costituzione italiana, e sull’art.12 della convenzione dei diritti del fanciullo, scelto dai bambini. L’art.12 dà al bambino il diritto di potersi esprimere e di poter scegliere, prima che gli adulti decidano arbitrariamente per lui.
Le mamme dei due alunni, quella stessa mattinata, hanno telefonato all’insegnante per rassicurare i bambini che non era successo nulla e una di loro, piangendo, l’ha informata che a fine mese si sarebbe trasferita con tutta la famiglia in un’altra città presso i genitori.
Una città che soffre da anni di una grave emergenza abitativa,nel momento in cui pensa di risolverla mediante l’uso della Forza Pubblica produce danni poco visibili ma gravi dove a pagare sono i più deboli, soprattutto i bambini.
I nostri alunni hanno il diritto di avere una casa e di frequentare la scuola che hanno scelto in modo sereno, come tutti gli altri bambini, senza essere sottoposti all’ansia, alla violenza, alla rabbia e all’angoscia determinati dagli avvenimenti di questi giorni.

Alcune maestre dell'I.C. Thouar-Gonzaga di Milano
La componente genitori del Consiglio di Istituto dell'I.C. Thouar-

Alla vostra barbarie avete trovato la risposta che meritate: Solidarietà e Resistenza, Antifascismo e Antirazzismo, ad ogni Sgombero una nuova Occupazione, ma soprattutto un movimento che si allarga e si unisce contro l’insieme delle vostre politiche. Ora è necessario costruire la Forza per Spazzarvi  via.


Circolo proletari comunisti, Milano

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