Renzi gioca alla battaglia navale
"Spese militari. La commissione difesa della Camera: sì all'acquisto di 15 navi da guerra con 10 miliardi di euro
Dice la ministra che bisogna aspettare il libro bianco sulla difesa (ancora in alto mare, si potrebbe dire) per definire i sistemi d’arma di cui abbiamo bisogno. Però, la Pinotti non ha aspettato il libro bianco per imporre una spesa di 5,4 miliardi per questa nuova “battaglia navale” nel mediterraneo. Dicono al governo che queste navi serviranno anche al soccorso,all’anti-inquinamento, all’aiuto umanitario, a salvare le vite dei migranti nel mediterraneo. Non si capisce a cosa servano lanciasiluri e cannoni per salvare le vite dei migranti: una vera ipocrisia. Se sommiamo la spesa degli F35 a quella delle FREMM e alla spesa di queste nuove navi e di altri sistemi d’arma (come i sommergibili) arriviamo a sforare i 25 miliardi di euro. Se poi mettiamo insieme tutti gli investimenti pluriennali nei sistemi d’arma (Eurofighter, blindati Vbm, ecc) arriviamo alla stratosferica cifra di 43 miliardi di euro. Una spesa colossale e ingiustificata. “Ma a chi dobbiamo dichiarare guerra?”, ci sarebbe da chiedersi...
Tra le due portaerei (la Cavour e la Garibaldi), le fregate FREMM, i quattro sommergibili U-212, la quindicina di nuovi pattugliatori siamo ben attrezzati per una inutile “battaglia navale” che fa contenti ammiragli e capitani di vascello (e il business dell’industria militare), ma che impoverisce drammaticamente un’altra “battaglia” ben più importante: quella del lavoro e della lotta alla povertà."
Governo Renzi e la politica estera e militare dell'Italia imperialista - da Proletari comunisti
"Quando il governo Renzi si
è insediato e tutta la fase della sua “scalata” (come dice lui)
del PD e del governo, Renzi è sembrato disinteressarsi del tutto
della politica estera, della politica militare e della presenza
dell'imperialismo italiano nel contesto della Nato nel mondo.
A distanza di alcuni mesi
dal suo insediamento, Renzi come persona ha continuato più o meno
sullo stesso piano, ma il suo governo certamente no, perchè il
governo Renzi, di cui i padroni e gli industriali in particolare sono
gli azionisti di maggioranza, è pur sempre un governo della
borghesia imperialista italiana, e l'imperialismo italiano è parte
integrante del'imperialismo europeo, che in realtà in qualto tale
non esiste come elemento sovranazionale reale, dell'Alleanza
imperialista Nato a egemonia Usa.
Quindi, qualsiasi governo,
si può dire ce su questo piano va in automatico e che generali,
Servizi, Ministeri degli Esteri e della Difesa sono dentro poteri
obiettivamente più importanti e più influenti dei temporanei capi
di governo.
Nel governo Renzi
ministeri importanti di questa natura sono affidati a piccoli
personaggi ignobili, la Pinotti, prima la Mogherini e ora Gentiloni,
e quando più scadenti,insignificanti sono questi personaggi tanto
più importanti sono questi campi – la Difesa, la Politica estera –
che sono sottratti sostanzialmente al dominio della politica
politicante che caratterizza il governo e Renzi ancor più; i
ministri diventano quindi dei semplici portavoci, segretari o
segretarie, più segretarie, dei gestori reali della politica estera
e della difesa. E con un'aggravante, che questi poteri si esercitano
senza alcuna mediazione, parlamentare e politica, e questi ministri
hanno una sorta di eccesso di zelo che li fa peggiori di molti dei
ministri dei precedenti governi.
La Mogherini sia nella
politica estera italiana, sia ora nella politica europea è una pura
portavoce delle decisioni delle potenze imperialiste dominanti in
Europa, e sulle grandi questioni, vedi Ucraina, Iraq, ecc.,
dell'imperialismo dominante, quello Usa.
Così come la squallida ex
pacifista Pinotti al ministero della Difesa agisce come grottesco
Ufficio stampa delle decisioni dei militari e della Nato.
Il risultato è quindi che
all'ombra di Renzi si assiste alla crescita delle spese militari e
dell'interventismo imperialista. Anzi, nei prossimi mesi vedremo
quando dentro al spirale del nuovo acutizzarsi della tendenza alla
guerra nei diversi scenari del mondo trascini il nostro paese.
Il governo Renzi, quindi,
è pienamente schierato con i nazisti in Ucraina e a sostegno del
regime di Kiev, nonostante sia evidente che gli interessi economici
di alcuni sostenitori della borghesia italiana siano in aperto contrasto
con questo indirizzo, dati i loro legami con la Russia di Putin. Per
cui si finisce per assistere ad una sorprendente recita in cui
Berlusconi e Salvini si fanno portavoce della continuità dei legami
con la Russia di Putin, cosa che risulta perfino ironica se si pensa
che all'inizio le obiezioni sulla Mogherini venivano anche dalle
pressioni statunitensi che temevano l'indirizzo filo Russia di
governanti italiani memori anche della posizione dell'ultimo governo
di Berlusconi. Invece, la Mogherini immediatamente entrata al
ministero si è dimostrata tra lepiù filoamericane in Europa e
questo le è servito da pass pere l'attuale carica che riveste.
Il governo Renzi si è
schierato in prima fila per il nuovo intervento imperialista in Iraq,
organizzato dall'imperialismo Usa nel quadro della presunta crociata
anti Isis, facciata della volontà di mantenere le grinfie sul
petrolio, su tutta l'area, anzi di occupazione delle posizioni nel
“domino” della nuova fase della contesa con la Russia e la Cina.
Anzi, il governo italiano tramite il ministero della Difesa ha
organizzato in fretta e furia un invio di armi obsoleti ai kurdi che
sono diventate materia di scandalo e di solita figura da
“imperialismo straccione” zelante.
Il governo Renzi si è
sprecato nel sostegno e nell'amicizia ad Israele mentre questi
massacrava donne e bambini a Gaza.
Il governo Renzi si fa
promotore attivo di un nuovo intervento militare in Libia, in reda al
caos post Gheddafi e si può dire che non c'è campagna lanciata da
Obama, o dichiarazione di Obama che non veda Renzi fargli da
controcanto zelante, che quindi predispone l'imeporialismo irtaliano
a nuove sciagurate avventure militari.
Sul fronte militare il
governo continua l'operazione degli ultimi governi di piazzisti
dell'industria bellica, di salvaguardia dell'incremento delle spese
militari; nonostante si chiami al taglio tutti i ministeri e in tutte
le forme possibili, qui i tagli quando ci sono, sono dentro piani e
programmi delle forze armate esistenti da anni che vogliono
ammodernare e rendere piùefficiente la macchina militare liberandola
da una zavorra di militare civile o militari anziani che è in
contrasto con la funzione attuale delle forze armate nelle guerre
presenti e future.
Così sugli F35 si
mantiene questa dotazione di aerei divenuti ormai senza sponsor, se
non quelli puramente e semplicemente degli interessi dei padroni
dell'industria bellica in Usa e Italia.
Con Renzi al governo e
questi ministri è come se fossimo in resenza di un governo ombra in
materiadi Esteri e Difesa fuori dal controllo del parlamento, della
stampa e, quindi, in una oscurità voluta che ci trascina nel vortice
delle guerre in corso e che fa del nostro governo una sorta di “servo
padrone” ancora principalmente dell'imperialismo Usa...."
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