Nuova tragedia nel Canale di Sicilia: 17 migranti morti di freddo su un gommone
LAMPEDUSA - Diciassette migranti sono morti di freddo su un gommone a 110 miglia a sud di Lampedusa. Lanciato l'allarme, l'imbarcazione è stata raggiunta da due motovedette della Guardia costiera e dal rimorchiatore civile "Burbon Argos".
Non è stato di un naufragio, come si era pensato all'inizio, a provocare questa nuova tragedia nel Canale di Sicilia: 16 delle vittime sono morte presumibilmente per ipotermia e disidratazione, un'altra è stata stroncata da un edema polmonare subito dopo l'arrivo dei soccorritori. Sul gommone c'erano altre 75 persone, una delle quali, in gravi condizioni per ipotermia, è stata subito trasferita con l'elicottero della nave militare "Etna" all'ospedale di Lampedusa. I superstiti sono stati trasferiti prima sulla nave "Orione" e successivamente sulla "Etna"...
Non è stato di un naufragio, come si era pensato all'inizio, a provocare questa nuova tragedia nel Canale di Sicilia: 16 delle vittime sono morte presumibilmente per ipotermia e disidratazione, un'altra è stata stroncata da un edema polmonare subito dopo l'arrivo dei soccorritori. Sul gommone c'erano altre 75 persone, una delle quali, in gravi condizioni per ipotermia, è stata subito trasferita con l'elicottero della nave militare "Etna" all'ospedale di Lampedusa. I superstiti sono stati trasferiti prima sulla nave "Orione" e successivamente sulla "Etna"...
Non si sa da dove siano partiti e quanto sia durato il loro viaggio, su un gommone poi andato in avaria...
Le Nazioni Unite non si fidano di Triton, l'operazione dell'Agenzia
Frontex che sostituirà l'operazione "Mare Nostrum", interamente italiana
ed estesa fino al limite delle acque territoriali libiche, perché
ritengono che si "limiterà a difendere la frontiera marittima italiana".
"C'è il timore", ha spiegato in una conferenza stampa Francois Crepeau,
relatore speciale dell'Onu per i diritti dei migranti, "che l'estate
prossima, senza un'operazione come Mare Nostrum, migliaia di persone
moriranno. Chiudere gli occhi davanti a tale prospettiva non è una
soluzione: queste persone continueranno a tentare l'attraversamento e
continueranno a morire a causa dell'inazione dell'Europa".... "E' più importante
proteggere una vita umana che proteggere un confine", ha continuato
definendo "cinica" l'affermazione secondo cui Mare Nostrum avrebbe
attirato i migranti invece che servire da deterrente. "E' una falsità -
ha detto - ma anche se fosse vero cosa dovremmo fare, lasciarli morire
in mare?". Ciò che invece va fatto per scoraggiare i trafficanti, ha
sottolineato, è lavorare sui reinsediamenti dei rifugiati nei paesi più
ricchi e accantonare "politiche repressive che non scoraggiano i flussi
migratori perché la speranza è sempre più forte della paura"...
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