lunedì 1 dicembre 2014

pc 1 dicembre - Il governo Renzi trascina l'Italia nel vortice della tendenza alla guerra imperialista - articolo del nuovo numero di proletari comunisti nov-dic 2014 - richiedi a pcro.red@gmail.com

Governo Renzi e la politica estera e militare dell’Italia imperialista

Quando si è insediato e in tutta la fase della sua “scalata” (come dice lui) del PD e del governo, Renzi è sembrato disinteressarsi della politica estera, della politica militare e del ruolo dell’imperialismo italiano nel contesto della Nato nel mondo.
A distanza di alcuni mesi, Renzi come persona ha continuato più o meno sullo stesso piano, ma il suo governo certamente no, perchè il governo Renzi, di cui i padroni e gli industriali in particolare sono gli azionisti di maggioranza, è pur sempre un governo di tutta la borghesia imperialista italiana, e l’imperialismo italiano è parte integrante dell’imperialismo europeo e dell’alleanza imperialista Nato a egemonia Usa.
Quindi, qualsiasi governo, si può dire, su questo piano va in automatico, e Generali, Servizi, Ministeri degli Esteri e della Difesa sono dentro poteri obiettivamente più importanti e più influenti dei temporanei capi di governo.
Nel governo Renzi questi ministeri importanti sono affidati a piccoli personaggi, la Pinotti, prima la Mogherini e ora Gentiloni; ma quanto più scadenti, insignificanti sono questi personaggi tanto più questi campi – la Difesa, la Politica estera – vengono sottratti sostanzialmente al dominio della politica politicante che caratterizza il governo e Renzi ancor più. I ministri diventano quindi dei semplici portavoce, segretari o segretarie, più segretarie, dei gestori reali della politica estera e della difesa. Con l’aggravante che questi poteri si esercitano senza alcuna mediazione, parlamentare e politica, e questi ministri dimostrano una sorta di eccesso di zelo che li fa peggiori di molti dei ministri dei precedenti governi.
La Mogherini sia nella politica estera italiana, sia ora nella politica europea è una pura portavoce delle decisioni delle potenze imperialiste dominanti in Europa e, sulle grandi questioni, vedi Ucraina, Iraq, ecc., dell’imperialismo dominante, quello Usa.
Così come la ex pacifista Pinotti al ministero della Difesa agisce come grottesco Ufficio stampa delle decisioni dei militari e della Nato.
Il risultato è quindi che “all’ombra di Renzi” si assiste alla crescita delle spese militari e dell’interventismo imperialista. E, nei prossimi mesi vedremo quanto dentro la spirale del nuovo acutizzarsi della tendenza alla guerra nei diversi scenari del mondo venga trascinato il nostro paese.

Il governo Renzi è pienamente schierato con i nazisti in Ucraina e a sostegno del regime di Kiev, nonostante sia evidente che gli interessi economici di alcuni settori della borghesia italiana siano in aperto contrasto con questo indirizzo per i loro legami con la Russia di Putin. Per cui si finisce per assistere ad una sorprendente recita in cui Berlusconi e Salvini si fanno portavoce della continuità dei legami con la Russia di Putin - cosa che risulta perfino ironica se si pensa che all’inizio le obiezioni sulla Mogherini venivano anche dagli ambienti statunitensi che temevano l’indirizzo filo Russia dei governanti italiani, memori anche della posizione dell’ultimo governo di Berlusconi. Invece, la Mogherini immediatamente entrata al ministero si è dimostrata tra le più filoamericane in Europa e questo le è servito da pass per l’attuale carica che riveste.
Il governo Renzi si è schierato in prima fila per il nuovo intervento imperialista in Iraq, organizzato dall’imperialismo Usa nel quadro della presunta crociata anti Isis, mera facciata della volontà di mantenere le grinfie sul petrolio in tutta l’area, e di occupare delle posizioni nel “domino” della nuova fase di contesa con la Russia e la Cina. Il governo italiano, tramite il ministero della Difesa, ha organizzato in fretta e furia un invio di armi obsolete ai kurdi che sono diventate materia di scandalo e di solita figura da “imperialismo straccione” servile dell’Italia.
Il governo Renzi si è sprecato nel sostegno e nell’amicizia ad Israele mentre questi massacra donne e bambini a Gaza.
Il governo Renzi si fa promotore attivo di un nuovo intervento militare in Libia, in preda al caos del post-Gheddafi. Si può dire che non c’è campagna lanciata da Obama, o dichiarazione di Obama che non vedano Renzi fargli da controcanto zelante, predisponendo così l’imperialismo italiano a nuove sciagurate avventure militari.
Sul fronte militare il governo continua l’operazione degli ultimi governi di piazzisti dell’industria bellica, di sostenitori dell’incremento delle spese militari. Nonostante si chiedano tagli in tutti i ministeri e in tutte le forme possibili, qui i tagli, quando ci sono, sono compatibili con i piani e programmi delle forze armate, esistenti da anni, che vogliono ammodernare e rendere più efficiente la macchina militare liberandola da zavorre di tipo militar-civile o militar-anziani che sono in contrasto con la funzione attuale delle forze armate nelle guerre presenti e future.
Sugli F35 si mantiene questa dotazione di aerei divenuti ormai senza sponsor, se non quelli puramente e semplicemente espressione degli interessi dei padroni dell’industria bellica in Usa e Italia.
Si conferma e si realizza il Muos in spregio alleproteste di gran parte della popolazione di Niscemi e della Sicilia.
Il governo Renzi ha riportato a casa uno dei due marò e le Pinotti, Mogherini e l’ultimo sopravvissuto della politica rutelliana, Gentiloni, fanno di questo impegno pressocchè il 90% della loro occupazione reale, nella malintesa convinzione che ciò li fa popolari. Così raggiungono senza indugi e fanno meglio dei Fratelli d’Italia e di La Russa.Ma nella questione sono i legami India-Italia la partita in gioco, ed esiste un’effettiva nuova sintonia tra il nuovo regime fascista indù di Modi e il moderno fascismo ‘italian style’ di Renzi.
L’atteggiamento pietistico, servile dei nuovi ministri forse ottiene di più delle roboanti dichiarazione dei precedenti e dell’attivismo dei diplomatici incaricati della questione, impegnati a far carriera in proprio, vedi Demistura, ecc., ma questo vuol dire semplicemente che i marò assassini vengono ulteriormente santificati fino a diventare espressione di quell’Italia che è l’Italia peggiore: imperialismo ostentato, servilismo e traffichismo praticato.

Con il governo Renzi e questi ministri è come se fossimo in presenza di un governo ombra in materia di Esteri e Difesa, fuori dal controllo del parlamento, della stampa e, quindi, in una oscurità voluta che ci trascina nel vortice delle guerre in corso e che fa del nostro governo una sorta di “servo padrone” ancora e principalmente dell’imperialismo Usa. Come, quindi, stupirsi se poi diventiamo a Vicenza pure lazzaretto dei militari Usa a rischio Ebola?

 novembre 2014

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