martedì 15 ottobre 2019

pc 15 ottobre - viva la Terza Internazionale Comunista - intervento di proletari comunisti/PCm Italia alle Giornate celebrative in corso in Galizia - Stato spagnolo

GALIZA: Xornadas Conmemorativas do Centenario da III Internacional Comunista , do 14 ao 17 de outrubro, no CS A Comuna, A Coruña.




La Terza Internazionale festeggia il centesimo anniversario della sua Fondazione

A nome dei maoisti italiani, militanti del PCm Italia, impegnati nella costruzione del Partito della rivoluzione e della Guerra popolare nel nostro paese, della masse unite negli oerganismi generati da esso diretti, del contingente italiano del proletariato internazionale, salutiamo i partiti, organizzazioni, compagni e amici presenti a questa celebrazione.
Purtroppo difficoltà pratiche ci hanno impedito di partecipare direttamente, ma vogliamo comunque apportare il nostro contributo alla discussione, cosi come siamo ansiosi di rivere, tradurre e diffondere tra i nostri compagni tutti quelli che saranno prodotti da queste giornate.

La classe operaia è una classe internazionale. Esiste in tutti gli angoli del mondo e produce tutte le ricchezze del mondo, ed è sfruttata e oppressa in ogni angolo del mondo, dagli stessi padroni, secondo le stesse leggi, quelle del capitalismo, operante nel suo ultimo stadio, l’imperialismo.
I padroni di tutto il mondo e in ogni paese, oltre che sfruttarla, ne “colonizzano” il pensiero, per inquadrare ciascun contingente operaio negli interessi nazionali; la colpiscono uniti, facendo di tutto per tenerla divisa.
La peggiore e più assurda divisione è quella per nazione, secondo la quale gli operai italiani sarebbero diversi dagli operai francesi, dagli operai indiani, dagli operai brasiliani, dagli operai arabi, ecc., pur venendo sfruttati secondo le stesse leggi nelle grandi medie e piccole fabbriche spesso appartenenti agli stessi padroni.

Il proletariato non ha nazione. Il proletariato è l’unica classe internazionale che abolendo il proprio sfruttamento, abolisce lo sfruttamento e ogni oppressione di tutta la propria classe e, conseguentemente e progressivamente, di tutta l’umanità, costruendo un mondo libero, uguale, giusto, con il potere nelle mani effettivamente di chi lavora e produce.
Libero da fame, guerre, miseria, libero da fascismo, razzismo, sessismo, disastri ambientali; l’unica classe che può far uscire l’umanità dalla barbarie e dalla preistoria e costruire una nuova storia. Questa nuova storia di chiama Comunismo.
200 anni fa Marx tracciava la parola d’ordine adatta “Proletari di tutto il mondo, unitevi!”, e forniva le armi teoriche, analitiche pratiche per concretizzarla.
Poco più di 100 anni fa, la grandiosa vittoria del proletariato in Russia con la Rivoluzione d’Ottobre, guidata da Lenin applicando il marxismo alla realtà concreta, analizzando il sistema del capitale divenuto imperialismo e mettendo fine alla carneficina della guerra mondiale portava al potere i lavoratori.
In questo contesto fu fondata la Terza Internazionale Comunista. E, dopo il suo 2° congresso, da essa nacquero Partiti comunisti in tutto il mondo. Nel nostro paese, nel 1921, nasceva il Pcd’I, che presto divenne il partito di Gramsci. La Terza Internazionale tracciò subito i punti e le linee guida per costruire l’unità del proletariato internazionale attraverso l’unità dei partiti d’avanguardia del proletariato in ogni paese.
Nel Congresso del 1928,l’Internazionale comunista si definiva così:
L’internazionale comunista, raggruppando gli operai rivoluzionari che guidano masse di milioni di oppressi e di sfruttati schierandoli contro la borghesia e i suoi agenti “socialisti”, altronon è che l’erede storica della Lega dei comunisti e della Prima Internazionale, che operarono sotto la guida diretta di Marx. Ed è l’erede delle migliori tradizioni di anteguerra della Seconda Internazionale.
La Prima Internazionale gettò le basi ideologiche della lotta proletaria internazionale per il socialismo. La Seconda Internazionale, nel suo periodo migliore, preparò il terreno per una massiccia espansione del movimento operaio. La Terza internazionale, l’Internazionale comunista, continuò l’opera della Prima e, valorizzando i frutti del lavoro della Seconda, ruppe decisamente con l’opportunismo di quest’ultima, il suo social-sciovinismo, la deformazione borghese del socialismo da essa compiuta, dando il via alla storia e alla pratica della la dittatura del proletariato”.
Ne “la Terza Internazionale il suo posto nella storia”, Lenin afferma:
L'importanza storica mondiale della III Internazionale, dell'Internazionale comunista, sta nell'aver incominciato a tradurre in pratica la più grande parola d'ordine di Marx, la parola d'ordine che riassume il secolare sviluppo del socialismo e del movimento operaio, la parola d'ordine che si esprime nel concetto di dittatura del proletariato”.
Dunque la nascita della Terza Internazionale avviene nel contesto della vittoria della Rivoluzione d’Ottobre,della spinta che questa vittoria creò in tutto il mondo, del conseguente collegamento tra i diversi partiti operai, socialisti, di sinistra, nel mondo intorno all’esperienza della Rivoluzione d’Ottobre.
Essa permise al movimento operaio di trovare una base comune, una comune via per sviluppare la lotta rivoluzionaria per il socialismo in tutti i paesi.
In quel momento nei paesi del mondo non c’erano già de partiti comunisti, ma dei partiti socialisti, partiti di sinistra, che durante la guerra mondiale avevano dimostrato di non essere in grado di fermarla, anzi la maggior parte di essi, passarono con la propria borghesia, sostenendola nella guerra.
La Terza Internazionale permise ai partiti che già esistevano di unirsi e aprire la strada alla formazione di nuovi partiti comunisti.
Ma il ruolo della Terza Internazionale non si esaurisce nella costruzione dei partiti comunisti e dell’unità dei comunisti. A essa si deve anche la fondazione dell’internazionale comunista della gioventù, del Segretariato Femminile Internazionale, dell’Internazionale Rossa dei Sindacati, dell’Internazionale Sportiva Rossa, del Soccorso Operaio Internazionale Soccorso Rosso Internazionale e dell’Internazionale contadina. Vale a dire: sin dal primo momento la Terza Internazionale afferma che il Partito Comunista è il centro di tutto un insieme di organizzazoni che raccolgono le masse introno ai diversi aspetti della loro vita sociale e politica.
È attraverso il rapporto tra il PC e le organizzazioni di massa che la Terza Internazionale assolve il suo ruolo di unire non solo i partiti ma le classi, le organizzazioni di massa e tutto ciò che si muove sul terreno della lotta nei diversi paesi.
Nel primo Congresso si afferma il concetto della conquista del potere politico da parte del proletariato, principio già presente come fondamento del movimento operaio e socialista, che la Terza internazionale precisa e stabilisce.
Ancora nel Programma dell’Internazionale Comunista si dice:
La conquista del potere da parte del proletariato comporta l’annientamento del potere della borghesia, la distruzione dell’apparato dello Stato capitalistico e la sostituzione di esso con nuovi organi del potere proletario, i quali sono, anzitutto, armi per prostrare gli sfruttatori”.
L’apparato statale, nelle mani della borghesia, e il più potente strumento del suo dominio. La conquista dell’apparato statale non può ridursi a un cambio di personale nell’organigramma dei ministeri ma deve significare l’annientamento dell’apparato statale esistente, il possesso delle effettive leve del potere, il disarmo della borghesia, la dissoluzione del corpo di ufficiali controrivoluzionari nelle varie forze armate e il conseguente armamento del proletariato, dei soldati rivoluzionari, della Guardia Rossa operaia, la destituzione di tutti i giudici borghesi e la creazione di tribunali proletari, la distruzione della burocrazia reazionaria e la creazione di nuovi organi proletari di amministrazione.
La vittoria proletaria si assicura con la disorganizzazione del potere nemico e l’organizzazione del potere proletario deve significar la demolizione dell’apparato statale borghese e la creazione dell’apparato statale proletario.
L’altro elemento che la Terza Internazionale e lo pone a base del movimento comunista riguarda il significato della lotta operaia e il suo obiettivo.
Ancora nel programma si dice:
La lotta degli operai per l’aumento dei salari, anche in caso di successo, non arreca lo sperato miglioramento delle condizioni di vita… Il miglioramento delle condizione della condizione degli operai otrà essere ottenuto solo quando il proletariato stesso si impadronirà della produzione. Per elevare le forze produttive, per spezzare al più presto la resistenza, per evitare che la vecchia società porti alla completa rovina della vita economica, la dittatura proletaria deve realizzare l’espropriazione della grande borghesia … e fare della proprietà dei mezzi di produzione e scambio la proprietà collettiva dello Stato proletaria.”
È facile comprendere l’importanza del fatto che su questa base si sia fondata la costruzione del movimento comunista dell’epoca e la nascita dei partiti comunisti in ogni paese.
Per completare l’aspetto storico, in ogni Congresso l’Internazionale Comunista affronta e risolve, in certo senso in forma valida anche per il futuro, un dato problema.
Per fare alcuni esempi: il primo Congresso, abbiamo detto, definì i punti su cui si ricostituivano i partiti comunisti; il Secondo Congresso definì il Programma; il Terzo Congresso affronta la questione della conquista delle masse e lancia la parola d’rdine “verso le masse”, perché i partiti dessero la necessaria importanza al lavoro di massa, non solo all’affermazione dei principi; il Quarto Congresso approvò le tesi del Fronte Unito, affermando l’unità d’azione di tutti gli operai disposi a lottare, indipendentemente dalla propria affiliazione politica o sindacale, contro il nemico comune e il fronte unico antimperialista nei paesi oppressi dall’imperialismo, nelle colonie e semi-colonie; il Sesto Congresso approva il nuovo Programma, che rimette al centro lo scopo di rovesciare il sistema economico capitalista mondiale e segnala il pericolo della guerra imperialista; il Settimo Congresso, di straordinaria importanza, lanciò la parola d’ordine del fronte popolare contro il fascismo e la guerra che guiderà i partiti comunisti e tutte le forze progressiste durante la Seconda Guerra Mondiale e fino alla sconfitta del nazismo.

Senza il ruolo e la linea della Terza Internazionale, la vittoria sul nazismo e la sconfitta del fascismo nei singoli paesi, sarebbero state impossibili.

La Terza Internazionale assolse al suo ruolo storico dimostrandosi una grande vittoria della classe operaia di tutto il mondo e la più grande risorsa che le masse popolari avevano creato per controbattere e sconfiggere la barbarie del capitale che si afferma col nazismo.
L’Unione sovietica guidata da Stalin e la linea della Terza Internazionale guidata anch’essa da Stalin sconfiggono il nazismo e nessuno dimentichi che queste aprirono le porte porte dell’infamia di Auschwitz.
Cosa c’è stato di più grande nella storia del mondo?
Certo, il movimento comunista e la classe operaia internazionale non sono riusciti a conservare questo strumento nella fase del dopoguerra. Gli errori e la morte di Stalin l’hanno minata all’interno. I vermi del revisionismo sono usciti allo scoperto, in Russia come in ogni paese. Anche nel nostro il Partito comunista, disciolta la Terza Internazionale, è degenerato in un partito parlamentare qualunque che, tradendo gli interessi dei lavoratori, ha liquidato la loro forza e le conquiste ottenute.
La bandiera della Terza Internazionale è stata ripresa e tenuta alta da Mao Tse tung e dai comunisti cinesi che hanno guidato un’altra tappa della storia del movimento comunista e operaio internazionale. La parola d’ordine è divenuta: “proletari e popoli oppressi di tutto il mondo unitevi’ e il vento della grande Rivoluzione culturale proletaria in Cina ha mostrato la strada della ripresa del potere proletario, della rivoluzione socialista, sviluppando la lotta di liberazione nei paesi oppressi dall’imperialismo e incendiando i paesi imperialisti con il movimento rivoluzionario del 68/69 e degli anni 70.

La grandiosa epopea della sua fondazione, del suo sviluppo e affermazione in ogni angolo del mondo ha rappresentato il più gigantesco passo in avanti del proletariato e del movimento comunista internazionale. Ha permesso di espandere il significato storico mondiale della Rivoluzione d’Ottobre e l’edificazione dei partiti comunisti autentici in ogni angolo del mondo. Ha permesso e sostenuto la costruzione del socialismo in Russia. Ha trattato e fatto avanzare nella soluzione tutti i problemi della strategia e tattica necessari al proletariato per vincere nei paesi imperialisti come nei paesi oppressi dall’imperialismo. Ha permesso ai proletari e ai popoli del mondo di unirsi nella grandiosa ed epocale battaglia per sconfiggere la II guerra mondiale imperialista e l’affermazione del nazi-fascismo. Ha fornito il patrimonio storico, teorico, politico su cui si è sviluppata.
Anche dopo il suo scioglimento, la lotta teorica, politica e organizzativa, contro l’affermarsi nel movimento comunista internazionale del revisionismo con l’abbandono della dittatura del proletariato e del socialismo, e la via della rivoluzione per l’abbattimento violento dello Stato borghese.
Ora tocca ai comunisti di oggi, in qualsiasi paese in cui essi operano e qualunque sia la loro forza attuale, di organizzarsi, guidare e fondersi con l’odierna classe operaia, con l’odierno proletariato internazionale, con gli odierni popoli oppressi e in lotta nel mondo, e ricostruire insieme la nuova Internazionale Comunista.
La ripresa di tutto questo patrimonio storico è necessaria più che mai oggi per un vero avanzamento del movimento operaio internazionale e del movimento comunista mlm per liberarsi con la lotta ideologica attiva e la lotta tra le due linee delle influenze del revisionismo-opportunismo di destra che portano al capitolazionismo e come pure – come nemico secondario ma dannoso allo scopo - dall’opportunismo di ‘sinistra’, dal dogmatismo e dal rivoluzionarismo piccolo borghese.
È per realizzare questi obiettivi che serve oggi la Conferenza Internazionale congiunta MLM dei partiti e organizzazioni marxiste-leniniste-maoiste, con meeting e intense discussioni sui temi politici e ideologici e sui compiti di essa.
Nell’anno del Centesimo anniversario della Terza Internazionale comunista realizziamo un meeting preparatorio, per arrivare a questa Conferenza internazionale.
È l’imperialismo che non ha, né deve avere un futuro, attraversato come è dalla sua devastante crisi che trascina proletari e popoli in guerre infinite, e che mette in pericolo le sorti dell’intero pianeta.
Il futuro può e deve essere della classe operaia e delle masse popolari! Ma può esserlo solo se la rossa bandiera dell’internazionalismo proletario e della rivoluzione mondiale torna a sventolare.
“I proletari non hanno nulla da perdere che le loro catene. E hanno un mondo da guadagnare!”.

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