lunedì 14 ottobre 2019

pc 14 ottobre - Basta con le stragi sul lavoro - 17000 morti dal 2009! verso la riunione nazionale della rete sicurezza e salute a Roma in novembre - info bastamortesullavoro@gmail.com

 - e l'insopportabile ipocrisia istituzionale, da Mattarella ai sindacati confederali...
Mattarella: “Sicurezza è priorità sociale”... "Le parole sono pietre" diceva Carlo Levi, quindi o  è davvero "priorità sociale" o Mattarella fa solo chiacchiere
Cuneo, infortunio nei campi durante la raccolta dei fagioli: muore agricoltore di 32 anni

Schiacciato da un macchinario: è la ventiquattresima vittima dall'inizio dell'anno in provincia

Nel giorno in cui l'Italia celebra la sessantanovesima giornata nazionale dell'associazione dei mutilati e invalidi del lavoro, nel Cuneese si registra l'ennesimo infortunio mortale sul lavoro dall'inizio dell'anno. La ventiquattresima vittima da gennaio. L'infortunio è avvenuto nel pomeriggio a Fossano. La vittima si chiamava Paolo Aimetta, aveva 32 anni, agricoltore, viveva nella frazione Maddalene.
Raccoglieva fagioli su un terreno dell'azienda di famiglia quando una mietitrice si è rovesciata e l'ha travolto. (…)

Giornata vittime sul lavoro, nel 2019 già 700 morti. Mattarella: “Sicurezza è priorità sociale”
Il Capo dello Stato, nel suo messaggio inviato all'Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, sollecita "le istituzioni e la comunità" a "reagire con determinazione e responsabilità" per prevenire tragedie che "continuano a essere quasi quotidiane". Landini: "Strage. 17mila decessi dal 2009"
“La sicurezza di chi lavora è una priorità sociale ed è uno dei fattori più rilevanti per la qualità della nostra convivenza”. Il messaggio che Sergio Mattarella invia a Zoello Forni, presidente dell’Anmil – Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro – in occasione della 69esima edizione della Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro che si celebra a Palermo, sollecita “le istituzioni e la comunità” a “reagire con determinazione e responsabilità” per evitare che i lavoratori diventino vittime perché, aggiunge il Capo dello Stato, “non possiamo accettare passivamente le tragedie che continuiamo ad avere di fronte”. Anmil ricorda che a fronte di circa 645mila denunce di infortuni in Italia nel 2018, i casi mortali sono stati 1.218, una settantina in più rispetto al 2017, con una crescita annua del 6%. Secondo i dati dell’Inail non ancora definitivi le morti sul lavoro accertate nel 2019 sono 704. (…)

Nessun commento:

Posta un commento