E lo svedese insegue in faccia tosta il padrone americano, “preoccupato per l’aumento della tensione e la perdita di stabilità dell’area”, ma “fiducioso che l’intervento sia proporzionato”.
"La divergenza di vedute si può sempre risolvere, ma la Turchia è sicuramente il nostro alleato che più di tutti ha sofferto attacchi terroristici".
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