Oggi partecipiamo
all'iniziativa indetta da NUDM in seguito alla violenza avvenuta
in via Padova.
Di seguito il volantino del Mfpr, con lo striscione: "contro
violenze sulle donne e femminicidi scateniamo la nostra
ribellione! Tutta la vita deve cambiare"
LA VIOLENZA SULLE DONNE È
IL FRUTTO PIU’ MARCIO DI QUESTA SOCIETÀ
Non cessano le notizie di
stupri sulle donne sino a femminicidi a Milano e
nell’hinterland, attorno cui si mette in moto subito il
corollario di razzismo e di invocazione di “misure” severe, di
più polizia se a violentare è un migrante e se i fatti drammatici accadono in un quartiere multietnico.
È successo puntualmente e
ancora una volta nei giorni scorsi per l’odiosa violenza
avvenuta in via Transiti angolo Via Padova.
L’articolo apparso sul
giornale Libero inequivocabilmente cavalca il binomio “strada
multietnica = degrado" con l’immediata invocazione
fascio-razzista della Lega di più “ordinanze e controlli”, ma
anche con il di più che “finalmente” anche le associazioni di
zona si sarebbero accorte che via Padova fa schifo, di
conseguenza la relativa richiesta di più controlli, più
repressione. Ancora una volta il mostro è fuori, il degrado è
opera di barbari incivili.
La realtà conferma
quotidianamente che è tra le mura di casa che avvengono la
maggior parte delle violenze, fatte da uomini italianissimi sino
ai più efferati femminicidi, contro donne che vogliono rompere
una relazione, che vogliono prendere la propria vita nelle loro
mani.
Ancora una volta si
mistifica!
E’ l’humus maschilista e
reazionario profuso a piene mani sul piano sociale che influenza
ideologicamente e praticamente tanti uomini contro le donne.
L’emanazione dall’alto di
proposte di leggi, leggi dichiarazioni di rappresentanti dei
governi maschiliste e sessiste, contribuiscono pienamente in tal
senso, vedi ad esempio il ddl Pillon che attacca il diritto di
divorzio, messo solo nel cassetto da questo governo ma non
abolito, vedi le politiche tese continuamente ad affermare la
centralità della famiglia, puntello di questa società con il
ruolo in essa subalterno delle donne su cui scaricare il lavoro
di cura, vedi i mai cessati attacchi all’autodeterminazione
delle donne in tema di maternità.
La violenza sulle donne non
fa che proseguire la discriminazione, l’ingiustizia, il doppio
sfruttamento di cui le donne proletarie sono vittime in questa
società capitalista in cui sono le prime ad essere ricacciate a
casa nelle crisi - pensiamo alle operaie della Whirlpool.
L’Italia è infatti uno dei
fanalini di coda in tema di occupazione femminile che genera
dipendenza delle donne, soprattutto proletarie, condannandole ad
un continuo ricatto in famiglia.
Cosa c’entra più
militarizzazione dei quartieri, più controlli nelle strade che,
anzi, intimidiscono e spingono di più le donne a rinchiudersi a
casa e che come si è visto in parecchi casi di violenza e
femminicidi non risolvono affatto il problema??
La violenza sulle donne non
è una questione di ordine pubblico ma è un fatto sociale per cui e contro cui
le donne, le proletarie devono organizzarsi in prima persona per
unirsi in una lotta che abbia come obiettivo la cancellazione
della vera causa di essa, la società capitalista che pone come
una delle sue basi la doppia oppressione della maggioranza delle
donne.
Trasformiamo la giusta
rabbia in ribellione e lotta rivoluzionaria.
LA VIOLENZA SULLE
DONNE SI DEVE FERMARE, QUESTO SISTEMA SI DEVE ROVESCIARE!
Partecipiamo
all'iniziativa organizzata da NUDM
Mercoledì 16 ottobre h.
18.30 Piazzale Loreto-angolo via Padova
Movimento femminista
proletario rivoluzionario - Milano
Leggi il blog http://femminismorivoluzionario.blogspot.it
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