martedì 15 ottobre 2019

pc 15 ottobre - Padroni razzisti e sfruttatori

Minacce razziste ai lavoratori a Larizzate

«Non vi preoccupate, il 15 ottobre diamo una bella mano di bianco». E’ una delle frasi a sfondo razzista che un responsabile del magazzino MaxiDì di Larizzate avrebbe detto ai lavoratori di ManHandWork in scadenza di contratto. Parole che sarebbero state rivolte ai 30-40 magazzinieri, molti di colore, cui oggi scade il contratto a tempo determinato e che rappresentano uno dei motivi dello stato di agitazione p. Sono 200 i lavoratori della ditta che a luglio era subentrata ad Alma spa nella gestione del magazzino.

«Fin dai primi giorni in cui MahHandWork è subentrata ad Alma abbiamo accordi contrattuali inizialmente non rispettati, o segnalazioni di pressioni sui ritmi di lavoro: frasi del tipo “devi fare 150 colli l’ora o ti lascio a casa”». C’è poi la questione degli spostamenti di reparto «a piacimento» di alcuni magazzinieri senza informare i sindacati, «e minacce da parte dell’amministratore unico di ManHandWork, Marco Covarelli - precisa Trinchitella - verso chi ha esposto l’avviso dello stato di agitazione».

Secondo il rappresentante di Fisascat, Covarelli avrebbe fatto pesanti dichiarazioni, come «chi ha fatto il comunicato e chi lo ha esposto in bacheca si pentirà di averlo fatto», «ne dovrà rendere conto» e «io gli passo sopra con la macchina». In pratica «un clima di terrore» all’interno del magazzino e continui episodi «di cui - spiega Trinchitella insieme ad alcuni lavoratori - la proprietà Brendolan è a conoscenza». A tutto ciò si aggiunge l’attesa di tfr, tredicesima e parte di quattordicesima da Alma.

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