Minacce razziste ai lavoratori a Larizzate
«Non vi preoccupate, il 15 ottobre diamo una bella mano di
bianco». E’ una delle frasi a sfondo razzista che un responsabile del
magazzino MaxiDì di Larizzate avrebbe detto ai lavoratori di ManHandWork
in scadenza di contratto. Parole che sarebbero state rivolte ai 30-40
magazzinieri, molti di colore, cui oggi scade il contratto a tempo
determinato e che rappresentano uno dei motivi dello stato di agitazione
p. Sono 200 i lavoratori della
ditta che a luglio era subentrata ad Alma spa nella gestione del
magazzino.
«Fin dai primi giorni in cui MahHandWork è subentrata ad
Alma abbiamo accordi contrattuali inizialmente
non rispettati, o segnalazioni di pressioni sui ritmi di lavoro: frasi
del tipo “devi fare 150 colli l’ora o ti lascio a casa”». C’è poi la
questione degli spostamenti di reparto «a piacimento» di alcuni
magazzinieri senza informare i sindacati, «e minacce da parte
dell’amministratore unico di ManHandWork, Marco Covarelli - precisa
Trinchitella - verso chi ha esposto l’avviso dello stato di agitazione».
Secondo il rappresentante di Fisascat, Covarelli avrebbe
fatto pesanti dichiarazioni, come «chi ha fatto il comunicato e chi lo
ha esposto in bacheca si pentirà di averlo fatto», «ne dovrà rendere
conto» e «io gli passo sopra con la macchina». In pratica «un clima di
terrore» all’interno del magazzino e continui episodi «di cui - spiega
Trinchitella insieme ad alcuni lavoratori - la proprietà Brendolan è a
conoscenza». A tutto ciò si aggiunge l’attesa di tfr, tredicesima e
parte di quattordicesima da Alma.
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