metro quadro per metro quadro
- Wu Ming Foundation
Insomma, quanti erano i fascioforzaleghisti in Piazza Maggiore?
Il 6 novembre, su Twitter, avevamo previsto che Salvini avrebbe sparato la cifra fantasy «centomila», ed è regolarmente accaduto. Ne aveva sparate anche di più alte: «A Bologna saremo in duecento-trecentomila!».
Tali cifre iperboliche, sparate a caso e ripetute dai media senza dubbi né tentennamenti, avevano creato l’aspettativa di una vera e propria invasione. E invece, come stiamo per dimostrare more geometrico, la “marcia su Bologna” è stata un flop.
In questo post ignoreremo a bella posta ogni altro aspetto della giornata, strettamente politico, ideologico-culturale o di ordine pubblico. Bisogna occuparsi di una panzana alla volta, e dopo giorni di tensione abbiamo voglia di smontare questa.
Lo schema è collaudato: Salvini blatera 24 ore al giorno, occupa tutti gli studi televisivi, spara numeri e vomita affermazioni che sfuggono a ogni verifica, riscontro, fact-checking. Non mettendolo mai alle corde su nulla, i media ne hanno gonfiato lo status, per non dire dell’ego. Con altri mezzi di informazione, minimamente scrutinanti, il progetto politico di Salvini sarebbe morto in culla due anni fa. E invece, la resistibile crescita di una falsa opposizione – falsa opposizione pompatissima dai media, il che mostra quanto poco scomoda all’establishment essa sia – ha rafforzato il sistema.
Ha poca importanza sapere chi abbia messo in testa a Salvini l’idea che in Piazza Maggiore potessero starci centomila persone e le strade del centro cittadino potessero contenerne trecentomila (quasi il numero totale dei residenti in città!). Gliel’hanno detto i leghisti bolognesi? È Manes Bernardini quello poco ferrato in geometria? Forse è stato Alan Fabbri, che in effetti Bologna la conosce poco, dato che è di Bondeno? Indifferente. Il punto è che i media mainstream, persino quelli bolognesi, hanno ritenuto plausibile – o al massimo “un poco esagerato” – l’ordine di grandezza evocato.
Guardiamo un po’ di foto e facciamo un paio di calcoli, avvalendoci di uno strumentino molto utile,
Rimanendo rasenti ai muri ma lasciando fuori la scalinata del duomo (che durante le manifestazioni è spesso transennata) e il fondopiazza che diventa via dell’Archiginnasio (ieri occupato dai gazebo), piazza Maggiore risulta avere una superficie inferiore ai 6000 metri quadri.
Già così, immaginandola stipata da un palazzo all’altro e dunque ipotizzando una densità di 4 persone a mq, la piazza potrebbe contenere al massimo 23.000 persone. Ma nemmeno a quella cifra si è mai arrivati, perché durante una manifestazione come quella di ieri la superficie davvero calpestabile è molto minore. La piazza, infatti, ospita il palco con relativo backstage e area transennata (ieri generosamente transennata)…
…poi svariati furgoni, camionette delle forze dell’ordine, cordoni di polizia e troupes giornalistiche (che ieri erano un esercito). Inoltre, il capo di piazza e l’intersezione con piazza del Nettuno erano occupati dagli stand del Cioccoshow.
Non crediamo di andare molto lontani dal vero se diciamo che ieri i mq calpestabili erano tra i 3000 e i 4000. Più 3000, diremmo. Grazie a ZIC, abbiamo una veduta dall’alto di com’era la piazza. La foto è stata scattata il giorno prima, e mancava ancora il palco!
Tornando a ipotizzare la densità di 4 persone a mq, si andrebbe da un minimo di 12.000 a un massimo di 16.000 persone.
Solo che la densità, ieri, era palesemente più bassa. Anche dove i manifestanti erano più fitti, sembravano esserci più bandiere che persone, una tattica sempreverde che toglie profondità all’inquadratura e riempie gli spazi vuoti.
Dalle foto, si direbbe che la densità era tra le 2 e le 3 persone a mq davanti alla transenna dell’avanpalco…
…(transenna che era posta molto in là, per isolare una grande zona stampa affollata da fotografi)…
…e tra l’1 e le 2 persone a metro quadro nella parte arretrata della piazza:
E forse siamo generosi, perché alcune foto del bordo piazza mostrano, impietosamente, chiazze di alopecia demografica.
Siamo buoni, e ipotizziamo per l’intera piazza una media di 2 persone a mq. Il dato dell’affluenza oscillerebbe dunque tra le 6000 e le 8000 persone. Sideralmente distanti dal 100.000 sparato da Salvini.
Al momento, non abbiamo foto dell’adiacente piazza del Nettuno, dove pure c’erano manifestanti, ma i dati parlano chiaro:
Piazza del Nettuno supera di poco i 2000 mq. Tra le strutture del Cioccoshow e l’area di contenimento creata intorno alla fontana del Nettuno…
…più altri cordoni e camionette di polizia, la superficie calpestabile si riduceva di molto. Facciamo 1200 mq? Ok. Ebbene, fingendo che tale area fosse piena e vi si riscontrasse la stessa densità media già ipotizzata in piazza Maggiore, il dato oscillerebbe tra le 2400 e le 3600 persone.
Il dato complessivo delle due piazze, dunque, andrebbe dalle circa 7000 (dato micragnosissimo) alle circa 12000 persone (dato micragnoso).
Ieri, quando lo staff di Salvini ha postato l’ormai famigerato tweet dei “100.000”, un tizio ha subito risposto: «Togli uno zero, cazzarone!»
Exactly.
Preveniamo una domanda retorica e perciò banale: per il fatto che a Bologna hanno floppato, Salvini e il razzismo leghista sono forse meno pericolosi? Certo che no. Ma siamo convinti che le fandonie vadano smontate. Forse, se si fossero trattate le molte supercazzole sbraitate in questi anni come si è appena trattata questa, Salvini sarebbe un signor nessuno. Un ex-concorrente di telequiz di bassa lega.
Un grazie a tutti quelli che ci hanno aiutati a mappare la piazza. Buone cogitazioni. E se avete link interessanti sulla giornata di ieri, o fotografie migliori di quelle che abbiamo usato noi, non esitate a segnalare.
da http://www.wumingfoundation.com/
Il 6 novembre, su Twitter, avevamo previsto che Salvini avrebbe sparato la cifra fantasy «centomila», ed è regolarmente accaduto. Ne aveva sparate anche di più alte: «A Bologna saremo in duecento-trecentomila!».
Tali cifre iperboliche, sparate a caso e ripetute dai media senza dubbi né tentennamenti, avevano creato l’aspettativa di una vera e propria invasione. E invece, come stiamo per dimostrare more geometrico, la “marcia su Bologna” è stata un flop.
In questo post ignoreremo a bella posta ogni altro aspetto della giornata, strettamente politico, ideologico-culturale o di ordine pubblico. Bisogna occuparsi di una panzana alla volta, e dopo giorni di tensione abbiamo voglia di smontare questa.
Lo schema è collaudato: Salvini blatera 24 ore al giorno, occupa tutti gli studi televisivi, spara numeri e vomita affermazioni che sfuggono a ogni verifica, riscontro, fact-checking. Non mettendolo mai alle corde su nulla, i media ne hanno gonfiato lo status, per non dire dell’ego. Con altri mezzi di informazione, minimamente scrutinanti, il progetto politico di Salvini sarebbe morto in culla due anni fa. E invece, la resistibile crescita di una falsa opposizione – falsa opposizione pompatissima dai media, il che mostra quanto poco scomoda all’establishment essa sia – ha rafforzato il sistema.
Ha poca importanza sapere chi abbia messo in testa a Salvini l’idea che in Piazza Maggiore potessero starci centomila persone e le strade del centro cittadino potessero contenerne trecentomila (quasi il numero totale dei residenti in città!). Gliel’hanno detto i leghisti bolognesi? È Manes Bernardini quello poco ferrato in geometria? Forse è stato Alan Fabbri, che in effetti Bologna la conosce poco, dato che è di Bondeno? Indifferente. Il punto è che i media mainstream, persino quelli bolognesi, hanno ritenuto plausibile – o al massimo “un poco esagerato” – l’ordine di grandezza evocato.
Guardiamo un po’ di foto e facciamo un paio di calcoli, avvalendoci di uno strumentino molto utile,
Rimanendo rasenti ai muri ma lasciando fuori la scalinata del duomo (che durante le manifestazioni è spesso transennata) e il fondopiazza che diventa via dell’Archiginnasio (ieri occupato dai gazebo), piazza Maggiore risulta avere una superficie inferiore ai 6000 metri quadri.
Solo che la densità, ieri, era palesemente più bassa. Anche dove i manifestanti erano più fitti, sembravano esserci più bandiere che persone, una tattica sempreverde che toglie profondità all’inquadratura e riempie gli spazi vuoti.
…e tra l’1 e le 2 persone a metro quadro nella parte arretrata della piazza:
Al momento, non abbiamo foto dell’adiacente piazza del Nettuno, dove pure c’erano manifestanti, ma i dati parlano chiaro:
Il dato complessivo delle due piazze, dunque, andrebbe dalle circa 7000 (dato micragnosissimo) alle circa 12000 persone (dato micragnoso).
Ieri, quando lo staff di Salvini ha postato l’ormai famigerato tweet dei “100.000”, un tizio ha subito risposto: «Togli uno zero, cazzarone!»
Exactly.
Preveniamo una domanda retorica e perciò banale: per il fatto che a Bologna hanno floppato, Salvini e il razzismo leghista sono forse meno pericolosi? Certo che no. Ma siamo convinti che le fandonie vadano smontate. Forse, se si fossero trattate le molte supercazzole sbraitate in questi anni come si è appena trattata questa, Salvini sarebbe un signor nessuno. Un ex-concorrente di telequiz di bassa lega.
Un grazie a tutti quelli che ci hanno aiutati a mappare la piazza. Buone cogitazioni. E se avete link interessanti sulla giornata di ieri, o fotografie migliori di quelle che abbiamo usato noi, non esitate a segnalare.
da http://www.wumingfoundation.com/
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