In Sala Rossa il consigliere di Forza Italia indossa la cravatta firmata Mussolini
Angelo D’Amico: «Sono elegante, non
trovate? M’ispiro al Duce, oggi avevo bisogno di forza».
C'era da da fare battaglia e ostruzionismo sulla riforma delle Circoscrizioni, e il consigliere di Forza Italia, Angelo D’Amico, ha pensato bene di farsi ispirare dal suo mentore, dal Duce. «Sono elegante, non trovate?», ha ironizzato. Si è presentato in Consiglio Comunale in camicia e cravatta nera, firmata con la «M» di Mussolini. «L’ho acquistata a Predappio. La metto ad ogni occasione importante - spiega con grande naturalezza e senza battere ciglio d’Amico -. Se mi arrabbio quando mi chiamano fascista? No, anzi ne vado orgoglioso». In Sala Rossa, il primo ad accorgersi dell’abbigliamento nostalgico del nostro periodo più buio è stato il presidente del Consiglio, il giovane Giovanni Porcino, subito a ruota qualche consigliere ha gridato all’apologia del fascismo, che è reato dal ’52.
«ODORE DI OLIO DI RICINO»
Nella città medaglia d’oro della Resistenza, nessuno ha però cacciato il consigliere dall’aula. «E ci mancherebbe se qualcuno osa fare censura sull’abbigliamento. Io vado fiero delle mie origini, mi ispiro molto all’idea, ai movimenti e ai valori di Mussolini e di quell’epoca che non ho vissuto, ma che guardo con nostalgia, che fa parte della cultura della destra storica», tuona D’Amico, per anni guardia d’onore volontaria al cimitero di San Cassiano, sulla tomba del Duce.
. Per le prossime elezioni amministrative di giugno, D’Amico «Il Camerata» pensa di ricandidarsi in Consiglio comunale a Torino, «di nuovo con Forza Italia».
Nella città medaglia d’oro della Resistenza, nessuno ha però cacciato il consigliere dall’aula. «E ci mancherebbe se qualcuno osa fare censura sull’abbigliamento. Io vado fiero delle mie origini, mi ispiro molto all’idea, ai movimenti e ai valori di Mussolini e di quell’epoca che non ho vissuto, ma che guardo con nostalgia, che fa parte della cultura della destra storica», tuona D’Amico, per anni guardia d’onore volontaria al cimitero di San Cassiano, sulla tomba del Duce.
. Per le prossime elezioni amministrative di giugno, D’Amico «Il Camerata» pensa di ricandidarsi in Consiglio comunale a Torino, «di nuovo con Forza Italia».
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