"Lo Slai COBAS per il sindacato di classe sostiene lo sciopero della scuola indetto per il 13 novembre come parte della necessaria lotta contro Renzi e il suo governo...
La chiamata alle “barricate” scuola per scuola, annunciata mentre erano in corso le mobilitazioni, mai viste per numeri e determinazione nella scuola, rivelano il voler rinviare alla data di mai la lotta fino in fondo contro Renzi/Giannini, di depotenziare la lotta in corso, non organizzare in alcun modo le “barricate” scuola per scuola. Ed oggi, lo si vede bene.
Particolarmente grave perché, dopo l’”approvazione de la Buona Scuola, chiaramente sulle scuole si sono riversate tutte le implicazioni della “Riforma Renzi/Giannini”, in primis, le divisioni delle famose “fasi delle assunzioni” e difficilmente si poteva presupporre una tenuta nelle singole scuole, senza un movimento esterno diffuso che sostenesse e desse fiducia ai lavoratori.
Certo, le avanguardie di lotta, con le contestazioni a Renzi e Giannini in settembre hanno garantito continuità; ma ora occorre trovare la via per trasformarla in una lotta di massa, in primis, sostenendo la scesa in campo degli studenti in lotta contro un presente fatto di alternanza scuola-lavoro e un futuro di assoggettamento come lavoratori, che prendano la testa della lotta contro Renzi e la “Buona scuola”; ma, come lavoratori, occorre lavorare perché cresca il movimento di lotta contro gli attacchi che questo governo sta portando avanti contro tutti i lavoratori. Perché questo governo bisogna mandarlo a casa.
E, allora, serve che gli appelli di comitati di lavoratori siano conseguenti, non è possibile seguire le “sirene” dei sindacati concertativi e rimanere, poi, “sorpresi” che non siano conseguenti nel loro operato, contribuendo, nei fatti, a spandere a piene mani tra i lavoratori impotenza, né tanto meno, dichiarare che si appoggiano tutte le iniziative, ciò risulta quantomeno contraddittorio.
Comprendiamo meglio la posizione di quei comitati di lavoratori che ritengono necessario lo sciopero della scuola per mettere i riflettori sulla lotta contro la Buona scuola
E’ il momento della chiarezza e delle scelte di campo precise.
Non a caso, al presidio in piazza Montecitorio il 7 luglio gli slogan più utilizzati sono stati: “Sciopero, sciopero generale, questo governo se ne deve andare!”...
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