Uil tra mogli, figli e
congiunti: ecco la parentopoli dentro il sindacato
La lunga
lista di parentele dentro l'Unione italiana dei Lavoratori. A cominciare dal
neosegretario Carmelo Barbagallo: il figlio lavora al fondo Formatemp. La
moglie di questo in Fonder, formazione per i religiosi. In entrambi i casi i
vertici sono in parte nominati dai confederali. E poi tesoriere e figlio,
segretari locali e mogli. Barbagallo ironizza: "Se ci date un posto da
voi, li mandiamo tutti al Fatto".
“La famiglia è una cosa importante”. Non ha alcun dubbio il tesoriere della Uil, Rocco Carannante, quando non gli è ancora chiaro il motivo della telefonata. Del resto nella Uil la famiglia è una cosa più che importante, importantissima. Basta andare a vedere cosa fanno figli e parenti di chi è ai vertici dell’organizzazione. Molti di loro hanno un ruolo nel sindacato stesso, o sono stati piazzati in strutture collegate le cui nomine dipendono dalla Uil. Vedi alla voce Barbagallo, tanto per cominciare. Carmelo Barbagallo, il neosegretario generale, è nella segreteria nazionale da 14 anni. E suo figlio Filippo che fa? È un responsabile d’area in Formatemp, il fondo per la formazione dei lavoratori interinali in cui la Uil può scegliere due membri del cda. Filippo ha una moglie, Alessandra Lo Dico, che invece ha un posto da responsabile dell’amministrazione in Fonder, il fondo per la formazione continua negli enti religiosi, un altro organismo a cui le aziende versano contributi per legge e che quindi opera grazie a risorse pubbliche, secondo la definizione data dal ministero. In Fonder, come in Formatemp, parte dei vertici sono nominati dai sindacati confederali. Ma non finisce qui. Perché il vicepresidente di Fonder è Giovanni Bellissima, figlio di Romano, il segretario nazionale della categoria dei pensionati della Uil.
“Che male
c’è? – commenta al telefono Carmelo Barbagallo – stiamo parlando di
giovani che hanno trovato un posto di lavoro, e lavorano”. Fortuna loro, in un
paese dove più del 43% degli under 25 alla
ricerca di un posto non riescono a trovarlo. “Per questo mi batto”, assicura il segretario
generale. Come fa per le persone vicine a voi? “Se, come dice lei, loro le
abbiamo già sistemate, ora ci stiamo battendo per gli altri”. In attesa che la
battaglia dia gli stessi frutti cresciuti nella Uil, torniamo a Giovanni
Bellissima. Come detto, è vice presidente di Fonder. E poi presidente di Arcadia
concilia, la società al 100% Uil che si occupa di mediazione nelle
cause di lavoro. Sua moglie Sara lavora nella segreteria nazionale della
Uil ed è stata alle dirette dipendenze di Carmelo Barbagallo fino alla sua
elezione a leader al posto di Luigi Angeletti. “Era in quel ruolo già prima che
diventasse moglie di mio figlio – sostiene Romano Bellissima – e poi
che c’entra? La confederazione fa le nomine, non la categoria dei pensionati:
sono ruoli distinti. Nemmeno ai criminali viene impedito di occupare posti
nelle organizzazioni. Se lo vietassimo ai figli, sarebbe una discriminazione. E
loro non sono dei criminali”.
Arcadia
Concilia, dicevamo. Tra i consiglieri di amministrazione c’è Rocco
Carannante, che in quanto tesoriere siede nei cda di tutte o quasi le
società dell’universo Uil, oltre che in quello della holding del gruppo Unipol
e della sua controllata Unisalute, di cui è vicepresidente. Vista la
situazione sembra che certi incarichi vengano assegnati in base alla parentela
anziché al merito, non le pare? “Io del figlio di Barbagallo non so nulla
– garantisce – e queste decisioni non vengono prese dal mio
servizio”. E allora veniamo al figlio di Rocco, Emilio Carannante, che
al lavoro di poliziotto a un certo punto ha affiancato la passione per il
sindacato, fino a ottenere il distacco per poi diventare segretario nazionale
della Uil polizia. “Sono entrato nell 1987 nel reparto mobile, sono
stato tre anni per strada, facendo ogni cinque giorni una notte. Credo di
essermi guadagnato tutto quello che ho fatto poi. Ho iniziato a fare attività
sindacale dopo vent’anni di onorato servizio”, garantisce Emilio, che
non ha dubbi sui propri meriti. Come del resto non ce li ha Barbagallo sul suo Filippo:
“E’ laureato e ha fatto la sua gavetta. È un dipendente che fa il suo lavoro,
non è un dirigente. Avessi piazzato il figlio a fare il dirigente di una grande
società pubblica, cosa avreste detto?”. Beh, non poteva trovare un posto
svincolato dalla Uil? “I miei figli si sono dovuti spiantare dalla Sicilia per
venire a Roma con me, perché lì l’aria era piuttosto pesante. Sono stato anche
sotto scorta”.
Siamo
arrivati alla Sicilia. Qui il segretario generale è Claudio Barone. E
sua moglie Luisella Lionti? Anche lei è un membro della segreteria
regionale, nonché tesoriera della Uil Temp Sicilia, il sindacato dei
lavoratori atipici. “Sto esaminando la possibilità di divorziare”, scherza
Claudio Barone, prima di spiegare che la moglie ha lavorato per anni come
sindacalista: “E’ stata eletta nella segreteria perché ha fatto bene il
suo lavoro”. Da una moglie all’altra. Quella di Guglielmo Loy, uno dei
segretari nazionali appena riconfermati, si chiama Stefania Picari ed è
presidente della Sotur, la società all’80% della Uil Lazio e al 20% del
sindacato dei lavoratori edili Feneal Lazio. Con un giro di affari che nel 2013
ha superato i 2,3 milioni di euro, Sotur opera come tour operator con il logo
‘Ed è subito viaggi’ e ha contribuito a organizzare il recente congresso
stravinto da Barbagallo insieme ad Arcadia Eventi. Questa è un’altra
azienda in orbita Uil, visto che le sue quote sono nel portafoglio della
società che gestisce i Caf Uil e della società immobiliare Uil Labor. Dietro al
suo caso, spiega Loy, non c’è alcun favoritismo: “Ho conosciuto mia moglie anni
fa, quando era già direttrice dell’agenzia viaggi promossa della Uil di
Viterbo. Io ero segretario regionale. Non avrei dovuto sposarla? O avrei dovuto
impedire la sua carriera professionale? Non me la sono sentita e lei è rimasta
a fare quello che faceva prima di conoscermi”. I viaggi sono al centro anche
dell’attività di Uil Tempo libero Campania. La responsabile è Eva Gallo,
nuora del segretario generale di Uil Campania, Anna Rea: “Mi occupavo
dei servizi e delle attività del tempo libero già prima che avessimo un
rapporto di parentela”, dice Eva Gallo prima di sbattere giù il telefono. Tutto
questo non è quantomeno inopportuno? “Se ci date un posto voi – replica Carmelo
Barbagallo – li mandiamo tutti al Fatto Quotidiano”.
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