L’italiano è un membro dell'International Solidarity Movement, un'associazione internazionale di solidarietà con i palestinesi. Secondo il Ministero degli Esteri di Roma l'italiano sarebbe stato ricoverato all'ospedale Rafidia di Nablus e poi trasferito in un altro ospedale a Ramallah. Anche se le sue condizioni sono state definite “critiche” dai sanitari ora sarebbe fuori pericolo e in via di stabilizzazione. Secondo il ministero della Salute palestinese, Corsi stava partecipando alle proteste della popolazione locale contro l’occupazione israeliana e contro la chiusura della principale strada di collegamento tra il villaggio e Nablus quando è stato colpito allo stomaco e al petto di diversi proiettili sparati dai soldati israliani. Insieme a lui è rimasto gravemente ferito anche un manifestante palestinese. Altri palestinesi che protestavano sono stati intossicati dai gas lacrimogeni sparati dall’esercito occupante. Il ministro della Sanità palestinese, Jawad Awwad, ha denunciato che "Sparare munizioni vere all'indirizzo della parte superiore del corpo dei manifestanti è (...) un deliberato tentativo di omicidio". "Israele -ha proseguito il ministro- non fa differenza tra attivisti umanitari stranieri, palestinesi o anche giornalisti".
FONTE: CONTROPIANO
Abbiamo ricevuto la notizia del ferimento di Patrick Corsi, attivista I.S.M., durante una manifestazione contro l’occupazione israeliana a Kafr Qaddum, in Cisgiordania. A lui ed a tutti i suoi compagni, al popolo Palestinese che resiste va la nostra solidarietà, all’occupante sionista la nostra rabbia. Fuori Israele dall’Expo, da Milano e dalla Palestina, siamo con ogni forma di resistenza!! Anche per questo partecipiamo domani al presidio.
Fronte Palestina
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