GENOVA, UN PARTECIPATO PRESIDIO DI LOTTA PER LA
CASA
Sono le 17:00 di martedì venticinque novembre, quando a Genova - in
concomitanza con la fine dello sciopero di quattro ore dei lavoratori
dell'Azienda Mobilità e Trasporti - si tiene, in piazza Raffaele De Ferrari, un
presidio del Movimento di Lotta per la Casa contro l'annunciato, da parte del
Comune, piano sgomberi senza preavviso. Sono un centinaio, sono armati di fumogeni, ne accenderanno alcuni nel corso
della protesta, due striscioni.
"Dal 30 novembre fatti 2 conti. 80 famiglie
sotto i ponti. Blocchiamo il piano degli sgomberi" e "Alluvionati, licenziati,
sgomberati. Stessa solidarietà, stessa lotta. Movimento per la Casa Genova" - ed
un volantino sul quale sono espresse le ragioni dell'iniziativa.
All'interno
dello scritto vengono evidenziati quattro punti fondamentali: qui di seguito un
breve sunto delle posizioni dei contestatori.
1. Opposizione al così detto
"social housing", considerato un meccanismo subdolo per sostenere le rendite di
proprietari e costruttori;
2. Contrasto della svendita di case pubbliche -
con la forma dei mutui agevolati - alle banche, in luogo di ristrutturare ed
ammodernare gli alloggi;
3. Lotta contro l'articolo cinque della legge voluta
da Angelino Al Fano, in forza della quale vengono dichiarati illegali gli
allacciamenti alle utenze da parte delle case occupate, e viene cancellata la
residenza anagrafica a chi le abita;
4. Rifiuto della regalia di
25.000.000,00 ai palazzinari, e furbetti vari, in occasione dell'Expo 2015 di
Milano.
Genova, 26 novembre 2014
Stefano Ghio - Proletari Comunisti
Alessandria/Genova
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