"La condizione femminile è intimamente in rapporto con la proprietà, con la famiglia e con lo Stato, il quale è l'apparato che organizza legalmente quelle relazioni e le impone, sostenendole con la forza" (Mariategui).
"La donna, nonostante tutte le leggi liberatrici, è rimasta una schiava della casa, perchè è oppressa, soffocata, inebetita, umiliata dai piccoli lavori domestici, che la incatenano alla cucina, ai bambini e ne logorano le forze in un lavoro barbaramente improduttivo, meschino, snervante, che inebetisce e opprime..." (Lenin)
"Farla finita socialmente con il lavoro domestico implica la distruzione della proprietà privata sui mezzi di produzione e lo sviluppo della grande produzione basata sulla proprietà sociale dei mezzi produttivi" (Engels).
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