Così come lo sciopero generale dei sindacati di base, anche oggi gran parte
del corteo era costituita da studenti medi molti dei quali di scuole occupate.
Tra gli slogan gridati "contro la scuola dei padroni, 10-100-100
occupazioni", più altri con slogan diretti contro Renzi.
Ci saranno stati circa 300 studenti e 200 lavoratori tutti della
fiom-cgil. Presenti anche lavoratori di funzione pubblica e uffici
A differenza degli studenti, dagli spezzoni dei lavoratori non provenivano
slogan.
Presenza regionale con lavoratori provenienti dalla provincia di
Messina, Siracusa in particolare ma anche da Priolo.
Come presenze
politiche , oltre noi di proletari comunisti c'era un gruppetti con la bandiera "l'altra europa con
Tsipiras", rifondazione comunista e 'partito
comunista' di Rizzo che portavano anche una bandiera bianca e blu e con al centro
una stella rossa con la sigla "Fronte Unitario dei Lavoratori" e distribuivano
un volantino per una petizione popolare "per lavoro,pensione,casa, contro l'ue,
conro la nato"
La nostra squadra di propaganda divisa in 2 gruppi ha distribuito 200 volantini, 30 copie del giornale.
ha fatto video e foto al
corte e fatto inchiesta tra gli operai
Agli studenti è stato anche distribuito un invito per la serata sulla rivolta di Ferguson USA informando i ragazzi che andremo a mettere
le locandine fuori dalle loro scuole.
abbiamo parlato con
-un operaio della Selit di Carini che per ora hanno il contratto di
solidarietà che prevede il 60% dello stipendio più il 10% del 60%, al momento su
165 lavoratori l'azienda ha dichiarato un esubero di 100
-un operaio dell'Italtel sempre di Carini, su un totale di 1200 lavoratori
l'azienda ha dichiarato 300 esuberi senza indicare quali lavoratori in
particolare, nella sede di Carini 30 lavoratori sono in cassa integrazione
Entrambi gli spezzoni erano formati da max 10 lavoratori, entrambi alla
nostra domanda circa le azioni di lotta che stanno portando avanti contro
l'azienda hanno risposto che c'è la trattativa in corso e nella sostanza sono in
attesa dell'esito, poi si vedrà...
- un operaio della Breda che alla nostra domanda di parlarci della vertenza
ci ha detto che l'azienda ha 4 siti (Pistoia, Napoli, Reggio Calabria e Palermo)
a Palermo sono 160 lavoratori con l'indotto diventano 400. Negli ultimi anni
hanno provato a chiudere il sito di Palermo con varie scuse tra cui la
lontananza territoriale dagli altri 3, negli anni hanno fatto blocchi stradali a
pza Indipendenza sotto la regione e in altri punti. L'operaio dopo aver letto il
nostro volantino ci chiede "allora quando la facciamo questa rivoluzione
politica e sociale?" abbiamo risposto che noi ci vogliamo lavorare ma che
abbiamo bisogno di loro operai, non possiamo farla da soli, quindi conveniva con
noi che lo sciopero fatto in questa maniera a mo' di sfllata non serve a niente
se non si trasforma in rivolta. A differenza di altri operai che solitamente
incontriamo che hanno un atteggiamento "incendiario" per poi ritirarsi nel
guscio, questo operaio dialogava senza aver eccessi di sparate ma rimanendo con
i piedi per terra conveniva con le nostre posizioni. Questo spezzone era formato
anche da una decina di lavoratori. Facciamo dei parallelismi sui loro metodi dei
blocchi che sono simili a quelli che facciamo con i nostri lavoratori,
sottolineando che pur essendo il metodo giusto per impostare la lotta sindacale,
non basta ma ci vuole il partito rivoluzionario dei lavoratori, strumento che
manca da tempo, anche su questo punto l'operaio non si "scandalizza" e ne
discutiamo un po'.
-un operaio della siteco di Siracusa che ci ha riferito che da 2 anni
l'azienda ha chiuso con 200 licenziamenti, battaglia sul piano legale.
-un giovane operaio dell'acciaieria di Milazzo che conta 150/160 operai e
dal 2008 hanno il contratto di solidarietà, ora scaduto ma che dovrebbero
rinnovarlo a Gennaio. anche qui non c'è una lotta in corso e sottolinea che con
il contratto sociale da un lato si arriva solo a riuscire a mangiare ecc
dall'altro non lavorando più in acciaieria si fa una vita "più tranquilla" dato
che è pesante come lavoro. Facciamo notare che il ruolo dell'ammortizzatore
sociale è proprio quello di ammortizzare la rabbia sociale dando il contentino
che ti fa sopravvivere ma calmando gli animi. cogliamo l'occasione della battuta
dell'operaio sulla situazione a milazzo per parlare un po' di quella che c'è
all'ilva e l'operaio esclama "li è tutta 1 altra cosa in confronto a milazzo!"
indicando che la situazione è più complessa essendo la più grande acciaieria del
paese. Interessante discussione sul nostro blog che abbiamo invitato a visitare
mostrandogli il link sul volantino.
Durante un passaggio della conversazione, alla nostra domanda su eventuali
forme di lotta che stanno intraprendendo. l'operaio esclama "il problema è che
molti lavoratori non credono neanche più nel sindacato e non si muovono", noi
ribattiamo che forse il problema è dovuto a come il sindacato ha agito se ha
permesso la chiusura dello stabilimento, quindi ricollegandoci alla questione
del blog lo invitiamo a cercare la formazione operaia spiegando perchè abbiamo
fatto questa scelta e che gli operai devono appropriarsi degli strumenti teorici
per capire quale direzione intraprendere.
Al comizio conclusivo è intervenuto sul palco anche una lavoratrice dei
call center di 260 lavoratori dicendo che hanno fatto 6 incontri al ministero
dello sviluppo economico denunciando che le istituzioni non hanno risolto nessun
problema "cetto il sindaco orlando che ci ha supportati" e dicendo che loro sono
oggi in piazza perchè sono "gli operai del domani". E' intervenuto anche uno
studente universitario del CUA che dopo aver denunciato i tagli all'università
ha fatto un intervento molto "populista" sul fatto che sia gli studenti che gli
universitari "vivono lo stesso sfruttamento" - cosa assolutamente non vera e che mostra la confusione di questi compagni
Il leader FiomMastrosimone ha fatto il solito fuoco e fiamme dal palco senza dire niente di
interessante, con un piccolo passaggio sulla visita di Renzi lo scorso 14 Agosto che è
venuto qui a promettere e ancora non si è visto niente- ma non ha detto che in quella occasione non si è visto niente nè da parte sua nè degli operai a lui legati.. impegnati insieme alla polizia a isolare i nostri compagni, invece che a contestare Renzi
Infine Landini ha fatto un comizio di circa 45 min dove si è detto
soddisfatto della scelta di lanciare piazze diverse con date diverse "siamo
riusciti a riempire le piazze e nonostante la crisi i lavoratori scioperano,
abbiamo messo al centro le necessità e i bisogni dei lavoratori"
Sullo sciopero del 12 si espresso favorevolmente al fatto che esso si sia
allargato anche "ad altri sindacati"- nascondendo che gli altri sindacati cioè la uil e ugl sono i sindacati più legati ai padroni..Marchionne Fiat in particolare
Sul governo: "il governo può mettere tutte le fiducie che vuole ma non ha
quella dei lavoratori, noi andremo avanti con gli scioperi anche dopo il
12"
Poi un gran pezzo dell'intervento è stato dello stile che spesso
critichiamo "di dare suggerimenti ai governi" criticandoli che non hanno una
piano industriale e inoltre ha fatto vari esempi di altri paesi (Corea del Sud,
Giappone e USA) dove le cose vanno meglio in particolare elogiando il modello
concertativo tedesco sindacati-partiti-padroni-governo "in una di queste
riunioni ero presente anche io", elogio alla Federal Reserve che diluisce nel
tempo il debito pubblico americano "dando respiro" al contrario di quanto
avviene qui. sulle aziende italiane che delocalizzano in altri paesi europei
(Serbia e Polonia) elogio dei governi di questi paesi che forniscono condizioni
migliori ai padroni e altra "critica costruttiva" a governo e padroni italiani
che non fanno lo stesso
Critica a Renzi che si consulta solo con chi vuole lui e va a Detroit ad
incontrare Marchionne
Critica all'accanimento del governo sulla questione fiscale "630 miliardi
di evasione fiscale per la maggior parte riguardano il 10% della popolazione più
ricco"
Infine piccolo accenno all'Ilva "rischiamo di perdere la più grande
acciaieria del paese, si può produrre acciaio senza inquinare se si investe
sugli impianti".
Un quadro quello di Palermo, che mostra lo stato delle cose - piccolo risveglio tra gli operai, buona mobilitazione degli studenti e direzioni sindacali su posizioni opportuniste e riformiste e non in grado di condurre una vera lotta contro padroni e governo.. ma comunque c'è pane e lavoro per i nostri denti.
circolo proletari comunisti - PCm Italia Palermo
27-11-2014
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