Una cinquantina di persone hanno trascorso la notte nel municipio occupato di Carrara.La sede del Comune era stata occupata sabato dopo una assemblea di centinaia di persone,
intenzionate a continuare finché la giunta, accusata di non aver
garantito la sicurezza dei cittadini, non si sarà dimessa, senza però
bloccare l’attività amministrativa e degli uffici.
Intanto 300 operai, marmisti delle ditte alluvionate, hanno occupato un ponte sulla città e chiedono che le istituzioni mettano le loro aziende in condizione di riaprire.
In arrivo anche una nuova allerta meteo mentre si lavora ancora per spalare il fango e fare la conta dei danni dell’esondazione del torrente Carrione. La protezione civile ha attivato un’allerta sia telefonica che porta a porta per invitare i cittadini a dormire nei piani alti. E’ stato anche riaperto il centro di accoglienza.
Per adesso invece accantonata l’ipotesi di evacuazione della zona più a rischio allagamento, dove vivono 5 mila persone. Il timore, comunque, è che l‘argine del Carrione, ricostruito in fretta dopo la rottura, ceda di nuovo. Durante la notte il Carrione si è gonfiato di nuovo, ma pare che il nuovo argine abbia retto.
Ma l’area nord della Toscana non è l’unica a rischio. Le previsioni hanno fatto scattare l’allarme anche in Liguria, altra regione già colpita dall’alluvione, e in diverse altre zone dell’Italia del centro nord. Scattata per oggi la “criticità rossa per rischio idrogeologico sul Levante ligure e in Toscana, sul bacino del Magra, la Versilia e le isole dell’arcipelago toscano”.
Alla luce di ciò, le scuole resteranno chiuse in diversi comuni della Liguria e, in Toscana, in quelli della Versilia, in molti dell’Isola D’Elba e in quasi tutta la provincia di Massa Carrara.
da radiondadurto
Intanto 300 operai, marmisti delle ditte alluvionate, hanno occupato un ponte sulla città e chiedono che le istituzioni mettano le loro aziende in condizione di riaprire.
In arrivo anche una nuova allerta meteo mentre si lavora ancora per spalare il fango e fare la conta dei danni dell’esondazione del torrente Carrione. La protezione civile ha attivato un’allerta sia telefonica che porta a porta per invitare i cittadini a dormire nei piani alti. E’ stato anche riaperto il centro di accoglienza.
Per adesso invece accantonata l’ipotesi di evacuazione della zona più a rischio allagamento, dove vivono 5 mila persone. Il timore, comunque, è che l‘argine del Carrione, ricostruito in fretta dopo la rottura, ceda di nuovo. Durante la notte il Carrione si è gonfiato di nuovo, ma pare che il nuovo argine abbia retto.
Ma l’area nord della Toscana non è l’unica a rischio. Le previsioni hanno fatto scattare l’allarme anche in Liguria, altra regione già colpita dall’alluvione, e in diverse altre zone dell’Italia del centro nord. Scattata per oggi la “criticità rossa per rischio idrogeologico sul Levante ligure e in Toscana, sul bacino del Magra, la Versilia e le isole dell’arcipelago toscano”.
Alla luce di ciò, le scuole resteranno chiuse in diversi comuni della Liguria e, in Toscana, in quelli della Versilia, in molti dell’Isola D’Elba e in quasi tutta la provincia di Massa Carrara.
da radiondadurto
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