venerdì 14 novembre 2014

pc 14 novembre - PRIMO REPORT SULLE MANIFESTAZIONI DI MILANO

Come Slai Cobas per il sindacato di classe e  circoli di Proletari Comunisti MI/BG lo sciopero generale l'abbiamo iniziato oggi in piazza con gli operai metalmeccanici, i lavoratori immigrati della logistica, ecc. Abbiamo accolto le varie delegazioni che giungevano con un messaggio chiaro e netto


un messaggio che è stato salutato con piacere dai tanti/e, come non se ne vedevano da tempo, operai/e da tutto il centro nord (alla fine numeri che si avvicinano alle 50mila. - solerti digossini hanno cercato di frapporsi tra lo striscione e chi arrivava in piazza, ma li abbiamo scavalcati a muso duro. Via via sono arrivati in gran numero lavoratori della logistica, da Brignano-dalla Natura-dalla MAAR e dalla RSA Sironi e operai della Tenaris/Dalmine e della Brembo con i loro striscioni

uno spezzone combattivo e internazionalista che si è inserito nel cuore del corteo ben accolto dagli operai, tranne qualche diligente del servizio d'ordine FIOM che voleva relegarci in coda ma ha dovuto desistere. Nel corteo diffusione del nuovo numero del giornale e del volantino del sindacato, con discussioni che già guardano al prossimo appuntamento del 5 dicembre.
La cosa che colpiva erano le tante facce di giovanni operai incazzati ma fermamente convinti di andare fino in fondo contro le politiche di questo governo

ma anche "vecchi" operai che rivendicavano la loro appartenenza di classe stampata sulla maglietta
insomma una serie di buoni segnali sui quali lavorare e ci abbiamo provato rimanendo compatti e visibili a questa fetta del proletariato sin quasi sotto al palco
dove abbiamo gridato forte "Sciopero Generale Renzi se ne deve andare" e sempre rimanendo compatti abbiamo fatto un  corteo spiegando alla piazza che Non abbiamo nulla da trattare con questo governo, ma dobbiamo cacciarlo, trovando spazio al microfono del furgoncino dei compagni solidali coi NoTav, dandoci appuntamento per il 5, ma che non dove essere come lo vuole la Camusso (rinciuciare con Cisl e Uil) ma un'altra storia. Mentre si stava per lasciare la piazza è giunta la notizia che gli studenti che dovevano arrivare in piazza Duomo e avrebbero dovuto fare un intervento dal palco erano stati caricati tra piazza S. Stefano e piazza Fontana. Così abbiamo deciso di andare a dare sostegno agli studenti e in piazza abbiamo ricevuto l'accoglienza particolarmente gasata dei caramba e poliziotti che ci hanno circondati, con qualche minuto di frontegiamento e discussione.

Per quanto riguarda le brutali cariche contro gli studenti, dove si sono resi protagonisti i finanzieri, tre fatti: 1) il corteo era autorizzato e solo all'ultimo minuto gli sbirri hanno comunicato che era vietato (la paura che gli studenti incontrino la classe operaia...); 2) oltre le teste spaccate e braccia rotte una buona dose di gas CS; 3) le stesse scene si sono ripetute quando gli studenti che volevano contestare l'incontro in Arcivescovado e la ministra Giannini sulla "buona scuola".
Alcune foto di quanto accaduto


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