domenica 9 novembre 2014

pc 9 novembre - A ROMA UN BLITZ ANTIMMIGRATI DELLA FECCIA DI LEGA E CASA POUND - CACCIAMOLI OVUNQUE COME A BOLOGNA

Prima di Bologna il 28 ottobre il porco Borghezio e i fascisti di Casa Pound avevano aggredito immigrati ed insegnanti nella scuola degli immigrati a Casalbertone.
Occorre dovunque si presentino seguire l'esempio dei rom e dei compagni di Bologna: CACCIARLI , RESPINGERLI NELLE LORO FOGNE! Loro, come è successo a Roma e a Bologna, usano la violenza per imporre politiche, sub idee che sono contro la stessa Costituzione; è, quindi, giusto, legittimo, altamente democratico, usare la forza per impedirglielo! 
Questi luridi fanno gli "sprudenti" perchè sono coperti dalla polizia, a volte anche da Istituzioni locali, dai mass media che gli danno sempre più spazio, trattandoli coi "guanti gialli". Questo Stato invece di arrestarli per apologia di fascismo, per aperta propaganda e azione razzista, per tentati omicidi, come a Bologna, come a Torino, li difende, mentre verso gli antifascisti, antirazzisti, gli immigrati usa la repressione. 
E' questo Stato che alimenta queste carogne! E' questo Stato che va cacciato con la necessaria forza popolare!

(da Il Manifesto) - "Un blitz raz­zi­sta in piena regola, quello del 28 otto­bre scorso alla Scuola Media ex Lom­bardo Radice. Un gruppo di per­sone di Casa Pound e Lega Nord, capeg­giati da Mario Bor­ghe­zio, sono entrati nelle due aulette «pre­state» al IV Cen­tro ter­ri­to­riale per­ma­nente per l’età adulta (CTP) di Roma, nel quar­tiere peri­fe­rico di Casal­ber­tone, e hanno impe­dito a un gruppo di stu­denti immi­grati di fare lezione. L’eurodeputato leghi­sta — inda­gato dalla pro­cura di Milano per raz­zi­smo e con­dan­nato per aver dato fuoco, insieme ad altri, ai letti di alcuni migranti a Torino — era accom­pa­gnato anche da un sedi­cente avvo­cato e da una tele­ca­mera, che ha ripreso l’aggressione della squa­dra nei con­fronti dei due docenti pre­senti e degli alunni, postando poi in rete le facce. «Un fatto gra­vis­simo — come ha com­men­tato una delle inse­gnanti — – per­ché molti dei nostri alunni sono rifu­giati, per­sone che nel loro paese rischiano la vita, vit­time di tratta ecc. e quindi devono essere, per legge, tute­late e le loro imma­gini non pos­sono essere dif­fuse».
L’aggressione è avve­nuta intorno alle 16.15: «Sono entrati con la forza inter­rom­pendo le lezioni e spa­ven­tan­doci, hanno comin­ciato a urlare, a offen­dere, chia­ma­vano gli stu­denti «que­sti cosi» e «negroni» li minac­cia­vano e minac­cia­vano noi, fino a che hanno but­tato a terra i divi­sori che sepa­ra­vano le due aule del Ctp dal resto della scuola. Dan­neg­giando un bene pub­blico. Non è solo inter­ru­zione di pub­blico ser­vi­zio, ma sospen­sione della demo­cra­zia. Un fatto che ricorda quanto acca­deva durante il fasci­smo, quando agli ebrei era vie­tato di stu­diare senza la stella di David attac­cata addosso e poi nean­che con quella. Il diritto allo stu­dio è san­cito dalla Costi­tu­zione e non può essere messo in discus­sione, la scuola è sacra». Non è la prima volta che il IV CTP di Casal­ber­torne è sotto attacco, già la set­ti­mana pre­ce­dente lo stesso gruppo di per­sone, ma senza Bor­ghe­zio, si era pre­sen­tato davanti scuola e per ben tre giorni aveva impe­dito agli alunni di soste­nere il test di ita­liano per stra­nieri, obbli­ga­to­rio per legge...
Asso­cia­zioni e cen­tri sociali di zona si sono mossi in soste­gno della scuola, ma è impos­si­bile sapere quando Casa Pound e Lega Nord ’attac­che­ranno’ di nuovo, anche se hanno pro­messo che acca­drà.... Bor­ghe­zio e gli altri aggres­sori hanno richie­sto, oltre al muro divi­sore, anche che gli utenti por­tas­sero un car­tel­lino iden­ti­fi­ca­tivo..."

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