Prima di Bologna il 28 ottobre il porco Borghezio e i fascisti di Casa Pound avevano aggredito immigrati ed insegnanti nella scuola degli immigrati a Casalbertone.
Occorre dovunque si presentino seguire l'esempio dei rom e dei compagni di Bologna: CACCIARLI , RESPINGERLI NELLE LORO FOGNE! Loro, come è successo a Roma e a Bologna, usano la violenza per imporre politiche, sub idee che sono contro la stessa Costituzione; è, quindi, giusto, legittimo, altamente democratico, usare la forza per impedirglielo!
Questi luridi fanno gli "sprudenti" perchè sono coperti dalla polizia, a volte anche da Istituzioni locali, dai mass media che gli danno sempre più spazio, trattandoli coi "guanti gialli". Questo Stato invece di arrestarli per apologia di fascismo, per aperta propaganda e azione razzista, per tentati omicidi, come a Bologna, come a Torino, li difende, mentre verso gli antifascisti, antirazzisti, gli immigrati usa la repressione.
E' questo Stato che alimenta queste carogne! E' questo Stato che va cacciato con la necessaria forza popolare!
(da Il Manifesto) - "Un blitz razzista in piena regola, quello del 28 ottobre scorso alla
Scuola Media ex Lombardo Radice. Un gruppo di persone di Casa Pound
e Lega Nord, capeggiati da Mario Borghezio, sono entrati nelle due
aulette «prestate» al IV Centro territoriale permanente per l’età
adulta (CTP) di Roma, nel quartiere periferico di Casalbertone,
e hanno impedito a un gruppo di studenti immigrati di fare lezione.
L’eurodeputato leghista — indagato dalla procura di Milano per
razzismo e condannato per aver dato fuoco, insieme ad altri, ai
letti di alcuni migranti a Torino — era accompagnato anche da un
sedicente avvocato e da una telecamera, che ha ripreso l’aggressione
della squadra nei confronti dei due docenti presenti e degli alunni,
postando poi in rete le facce. «Un fatto gravissimo — come ha
commentato una delle insegnanti — – perché molti dei nostri alunni
sono rifugiati, persone che nel loro paese rischiano la vita, vittime
di tratta ecc. e quindi devono essere, per legge, tutelate e le loro
immagini non possono essere diffuse».
L’aggressione è avvenuta intorno alle 16.15: «Sono entrati con la forza
interrompendo le lezioni e spaventandoci, hanno cominciato
a urlare, a offendere, chiamavano gli studenti «questi cosi» e
«negroni» li minacciavano e minacciavano noi, fino a che hanno
buttato a terra i divisori che separavano le due aule del Ctp dal
resto della scuola. Danneggiando un bene pubblico. Non è solo
interruzione di pubblico servizio, ma sospensione della
democrazia. Un fatto che ricorda quanto accadeva durante il
fascismo, quando agli ebrei era vietato di studiare senza la stella
di David attaccata addosso e poi neanche con quella. Il diritto allo
studio è sancito dalla Costituzione e non può essere messo in
discussione, la scuola è sacra». Non è la prima volta che il IV CTP di
Casalbertorne è sotto attacco, già la settimana precedente lo
stesso gruppo di persone, ma senza Borghezio, si era presentato
davanti scuola e per ben tre giorni aveva impedito agli alunni di
sostenere il test di italiano per stranieri, obbligatorio per
legge...
Associazioni e centri sociali di zona si sono mossi in sostegno
della scuola, ma è impossibile sapere quando Casa Pound e Lega Nord
’attaccheranno’ di nuovo, anche se hanno promesso che accadrà.... Borghezio e gli altri
aggressori hanno richiesto, oltre al muro divisore, anche che gli
utenti portassero un cartellino identificativo..."
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