"L'Olocausto? Morti sovrastimate e soprattutto per poca igiene".
Il sito istituzionale di San Francesco al Campo, piccolo
comune del Torinese, riporta posizione negazioniste sull'Olocausto e il
sindaco Diego Coriasco finisce sulla graticola. Il comunicato diffuso
dall'amministrazione locale il 27 gennaio per il Giorno della Memoria,
sostiene che la persecuzione e la morte di 6 milioni di ebrei sia un
fatto riportato dalle “tesi storiche tradizionaliste dominanti”, e che
le leggi che puniscono la negazione dell'Olocausto approvate in diversi
Stati siano “una singolare eccezione alla libertà di parola e di
stampa”.
Nel testo, pubblicato sul sito del Comune, si dà spazio
alle teorie revisioniste sostenendo che le morti siano state
"sovrastimate" e che siano state causate dalle “condizioni igieniche”
dei campi. “L'orrore rimane dietro l'angolo, avevo scritto il 27 gennaio
e purtroppo è proprio così – attacca la deputata Pd Chiara Gribaudo -
Il comune di San Francesco al Campo, in provincia di Torino, quel giorno
ha dedicato all'Olocausto un vero e proprio comunicato negazionista. Il
sindaco di questo comune, Diego Coriasco, dovrebbe fare il prima
possibile una visita ai campi di concentramento. Dovrebbe guardare quei
forni e capire che sta giocando con la vita di milioni di uomini e
donne”.
Coriasco, che è anche il comandante storico dei vigili
del fuoco volontari di San Maurizio Canavese, ammette : “Effettivamente,
soprattutto nelle ultime righe, rileggendolo con più attenzione, si
presta ad alcune ambiguità ma che di certo non inneggia ad alcun
negazionismo – dice il sindaco - Che senso avrebbe avuto allora creare
un post ad hoc sul nostro sito per commemorare questa tragedia con tanto
di fiori e foto alla stella di Davide? I passaggi sul problema
revisionista volevano essere solo un rafforzativo alla problematica che
ha colpito gli ebrei anche dopo la Shoah”. Il testo, secondo tale
versione, non sarebbe stato nemmeno copiato da Wikipedia, ma da un
“autorevolissimo" sito che risponde al nome di frasicelebri.it”.
La parlamentare Gribaudo però non accetta questo tipo di
giustificazioni: “Il sindaco di questo comune, Diego Coriasco, dovrebbe
fare il prima possibile una visita ai campi di concentramento. Dovrebbe
guardare quei forni e capire che sta giocando con la vita di milioni di
uomini e donne. Dovrebbe parlare con chi è sopravvissuto a
quell'orrore, come la senatrice Segre. Dovrebbe leggere le testimonianze
trasmesse da Nedo Fiano e raccolte da Emanuele, suo figlio. Dovrebbe
capire che con quell'articolo, pubblicato sul sito di un Comune
italiano, macchia di infamia e disumanità non solo se stesso, ma la
comunità di San Francesco al Campo e in qualche modo tutto il nostro
Paese, perché i comuni per la Costituzione sono enti costitutivi della
Repubblica – attacca la deputata Pd - Questa vergogna deve essere
cancellata, e se il sindaco non si rende conto di ciò che ha fatto,
devono intervenire la prefettura di Torino e la magistratura. Perché la
libertà non c'entra niente con la negazione dell'odio nazifascista”.
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