martedì 2 febbraio 2021

pc 2 febbraio - Comunicato del comitato centrale del Partito Comunista dell'India (maoista) - massima diffusione

 

Partito Comunista dell’India (maoista)

Comitato Centrale



Continuare la lotta cintro le tre leggi agricole antipopolari fino a quando il governo Modi non li avrà completamente ritirati.


Il Partito Comunista dell'India (Maoista), rivolge ancora una volta il saluto rosso e rivoluzionario a tutti coloro che, a Delhi e in tutta l'India, stanno lottando in forma risoluta, continua e unitaria per l'abrogazione delle tre leggi anti-contadine del governo Modi. Salutiamo di cuore, con spirito caloroso, il 'Tractor Rally di trattori' tenutosi lo scorso 26 gennaio.

Queste lotte che hanno circondato Delhi attraverso tutta l'India richiamano ancora una volta le lotte contro il Rowlett Act del governo coloniale britannico. Allora contro gli imperialisti inglesi, oggi contro l’agente dell’imperialismo Modi. Allora c’era Bhagat Singh, oggi centinaia di migliaia di contadini ribelli suoi legittimi eredi. Invece che abrogare le leggi, il governo adotta la politica di prendere tempo per sfiancare il movimento. Si sono svolti 11 turni di colloqui, in cui i dirigenti contadini hanno sempre ribadito al governo la loro richiesta principale che è che le tre leggi siano cancellate, ma il governo traccheggia. Perché esso è, in realtà, il governo degli imperialisti e della borghesia Compradora dell'India.

Il 26 gennaio, centinaia di migliaia di contadini hanno invaso Delhi con i loro trattori e hanno mostrato al mondo quanto faziosa e anti-contadina fosse la falsa "Festa della Repubblica". Pur avendo autorizzato la manifestazione, il governo, con la sua polizia, ha cercato costantemente di impedire che i contadini la portassero avanti. Hanno blindato le strade. Lanciato gas lacrimogeni, caricato coi bastoni. Un giovane, Navrit Singh, è morto durante gli scontri. L'ordine pubblico è responsabilità del governo. Hanno fatto del loro meglio per rendere violenta la marcia pacifica dei contadini. In realtà hanno fin dall'inizio cercato di infiltrarsi tra i contadini in lotta per dividerli e creare confusione. Sono riusciti a infiltrare nella manifestazione gli agenti del BJP Deep Sidhu e Lakha Sidhna. Nonostante le rigide prescrizioni di sicurezza a questi infiltrati è stato permesso di avanzare verso il Forte Rosso. Lasciarli avanzare verso il Forte Rosso, farvi issare la loro bandiera, provocare disordini putiferio per dipingere Tractor Rally come violento e muovere false imputazioni ai promotori sono tutte mosse di una manovra del governo fascista Brahminico hindutva di Modi. Condanniamo questa tattica da quattro soldi e la repressione di Stato. Esigiamo che militare e alla polizia siamo rispettosi e sostengano gli agricoltori, anche loro sono figli e figlie di contadini.

Il Tractor Rally ha smascherato l'ipocrisia di Modi, che si spaccia come "primo servitore del popolo". La verità che Modi è non il "primo servitore del popolo indiano", ma il servo obbediente degli imperialisti e delle grandi aziende compradore, è emersa evidente. Con la posizione irremovibile sull'abrogazione delle leggi che avete mantenuto, grazie all’unità e alla ferma determinazione avete respinto tutte le trappole per manipolarvi in ogni sorta di negoziati. Ci sono ancora alcune forze fuori del Fronte Unito. Facciamo appello a tutte loro affinché comprendano ciò che la situazione impone e si uniscano nella lotta per l'abrogazione delle leggi agricole.

Il governo Modi sta togliendo il pane dalla bocca dei poveri consegnando ai gruppi Adani e Ambani il diritto di accaparrarsi e accumulare terre. Stanno stringendo il cappio al collo del contadino, aprendo la strada ai mercati privati e adottando provvedimenti che consegnare le terre ai grandi gruppi. Sono leggi che privano per decreto le piccole imprese e i commercianti dei mezzi di sostentamento. Leggi che colpiscono duramente non solo i contadini ma l'80% dei comuni cittadini. Facciamo perciò appello alle vaste masse affinché si uniscano alla loro lotta. Nelle aree in cui intervenite, portate avanti coerentemente lotte a loro sostegno per imporre al governo di abrogare queste leggi. Chiamiamo tutto il popolo a protestare e manifestare ovunque in tutto il paese a sostegno dell’appello del Fronte unito degli agricoltori ad assediare il parlamento il 1° febbraio 2021 e le altre iniziative lanciate dai membri del partito maoista, dal PLGA, dalle organizzazioni rivoluzionarie dalle altre organizzazioni e dai Comitati Popolari Rivoluzionarie (RPC) per condurre lotte a sostegno del movimento di lotta di tutta l’India e contro le 3 leggi. A prosecuzione di questo movimento, in tutto il paese ci sarà la giornata del 10 febbraio (per il Great Bhoomakal Day).




Abhay,

portavoce,

PCI (maoista), 30-01-2021.

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