Il tribunale dispone la sorveglianza speciale per un’anarchica genovese
Genova. Il tribunale di Genova, sezione misure di prevenzione ha disposto la misura della sorveglianza speciale
per un’anarchica genovese di 49 anni: la misura prevede per due anni
l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza, il divieto di uscire
dalle 22 alle 5 e il divieto di partecipazione a manifestazioni non
preavvisate e di portare con sé armi e sostanze infiammabili.
Si tratta di una misura di prevenzione per contrastare la
cosiddetta pericolosità sociale ‘generica’ visto che la 49enne numerosi
precedenti per occupazione, resistenza, oltraggio e altri reati
collegati a manifestazioni di piazza.
La richiesta della misura era stata formulata dal sostituto procuratore della Dda Federico Manotti
che, insieme alla Questura di Genova, aveva chiesto tuttavia
l’applicazione per 5 anni della misura di prevenzione per pericolosità
sociale ‘qualificata’, in quanto la 49enne è indagata per associazione a
delinquere con finalità di terrorismo.
Secondo l’accusa la 49enne apparterrebbe alla cosiddetta
alla Federazione anarchica informale (Fai), associazione con finalità
eversive che negli anni si è resa responsabile decine di attentati e
azioni di tipo terroristico (a Genova il più noto fu il ferimento del
manager di Ansaldo Energia Roberto Adinolfi) ma il tribunale, nonostante
le diverse indagini condotte dal Ros e dalla Digos, ha ritenuto
insufficienti gli elementi forniti in merito ad un’affiliazione diretta.
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