“L'arrivo del Kisan Andolan (la protesta dei contadini) al confine di Delhi vicino a Kundli fece nascere slogan tipo Kisan-Majdoor Ekta – Unità operai-contadini. Nel mobilitarsi per il sostegno alla lotta, i lavoratori di Kundli organizzarono raduni e iniziative. Allo stesso modo, molti contadini, toccati dal sostegno deciso dei lavoratori, si sono presentati per aiutare gli operai nella loro lotta. Con l'aiuto dei contadini, il MAS fu in grado di ottenere con successo salari per oltre 300 lavoratori.”
Così dice il comunicato sull’arresto dell’operaia dell’area
industriale di Kundli, Nodeep Kaur, alla periferia di Nuova Delhi, dell’organizzazione
che si batte in tutto il paese contro la repressione che raccoglie, sotto il
nome di Campagna contro la repressione di Stato (Campaign against state
repressione-CASR), diverse organizzazioni.
Ciò, come si vede ha anche portato allo scoperto un
aspetto della protesta dei contadini, e cioè quello dell’unità che si è creata tra
una parte degli operai dell’area industriale e i contadini di cui poco o niente
parlano i mezzi di informazione. Nella sostanza, grazie all’opera proprio di Nodeep
Kaur, si è sviluppata un’azione di solidarietà attiva reciproca: gli operai
hanno partecipato alle lotte dei contadini e i contadini a quelle degli operai.
Queste notizie, che traiamo dal comunicato del CASR,
confermano anche le terribili condizioni di vita e di lavoro degli operai
industriali dell’India.
“Nodeep Kaur – dice infatti il comunicato - lavora
nell'area industriale di Kundli e, come parte del Majdoor Adhikar Sanghatan
(MAS-Unione per i diritti del lavoro), ha trattato i problemi delle angherie nei
confronti dei lavoratori da parte delle direzioni aziendali, delle ore non
pagate ai lavoratori, dei salari in sospeso e dello sfruttamento dilagante
delle lavoratrici. Senza sindacati e rappresentanza, gli operai stanno
lavorando in gran parte a contratto interinale e non sono stati pagati durante
il lockdown nonostante l'ordinanza n. 40-3/2020-DM-I(A) del ministero
dell'Interno del marzo 2020 lo garantisca. Affrontano anche minacce
quotidiane di violenza e assalti diretti per mano della forza armata illegale
delle direzioni aziendali e delle agenzie interinali chiamata Quick Response
Team (QRT-Squadra di risposta rapida) sponsorizzati dalla Kundli Industrial
Association (KIA), una associazione di proprietari e di manager di
fabbriche.
“L'unico scopo della QRT è quello di intimidire i
lavoratori e annientare qualsiasi tentativo di costruire sindacati, un diritto
costituzionalmente garantito ad ogni lavoratore, attraverso la forza bruta e la
violenza.
“Negli ultimi due anni, coloro che appartengono al
MAS, un'organizzazione di ex e attuali lavoratori a Kundli, compreso uomini e
donne, hanno affrontato le ire delle direzioni aziendali e della loro forza
armata privata. Durante il lockdown i lavoratori, che sono in gran parte
migranti (interni), si sono mobilitati per garantire un adeguato aiuto sotto
forma di cereali alimentari provenienti dallo Stato di Haryana. A causa di
questi sforzi, furono presi di mira per la prima volta da una forza locale di
proprietari di fabbriche e latifondisti chiamata Hindu Jagriti Manch (Forum per
il risveglio indù-di fatto un’associazione reazionaria), i cui membri una volta
attaccarono violentemente una riunione del MAS. Dopo la revoca del lockdown, le
condizioni dei lavoratori di Kundli erano pietose a causa del mancato pagamento
dei salari e il MAS raddoppiò gli sforzi difendendo le vertenze dei lavoratori
e conquistando la fiducia di molti. L'arrivo del Kisan Andolan (la protesta dei
contadini) al confine di Delhi vicino a Kundli fece nascere slogan tipo
Kisan-Majdoor Ekta – Unità operai-contadini. Nel mobilitarsi per il sostegno
alla lotta, i lavoratori di Kundli organizzarono raduni e iniziative. Allo
stesso modo, molti contadini, toccati dal sostegno deciso dei lavoratori, si
sono presentati per aiutare gli operai nella loro lotta. Con l'aiuto dei
contadini, il MAS fu in grado di ottenere con successo salari per oltre 300
lavoratori.
“Prendendo di mira questa unità, i padroni e i manager
delle fabbriche scatenarono la QRT contro i lavoratori e questi attacchi
divennero più frequenti e violenti. La QRT iniziò in particolare a prendere di
mira i lavoratori che hanno deciso di trovare tempo, tra un estenuante turno e
l’altro, per aiutare i contadini accampati al confine. Il 2 gennaio, quando gli
operai si recarono in azienda chiedendo il loro salario
non pagato, la QRT sparò contro i lavoratori. I membri del MAS sono
immediatamente andati a presentare una denuncia alla polizia. La polizia di
Kundli rifiutò di accogliere la loro denuncia. Gli operai hanno quindi inviato
una richiesta alla Soprintendenza alla Polizia di Sonipat. Ma, la polizia si è
rifiutata di intraprendere qualsiasi azione. La polizia ha invece sporto
denuncia per "estorsione" ai danni dei lavoratori. Mentre la QRT
ammette di aver sparato per "autodifesa", la polizia nega che
abbia avuto luogo qualsiasi sparatoria. Sempre il 12 gennaio i lavoratori
si recarono in fabbrica chiedendo il pagamento dei
salari. Invece, sono stati accolti con brutali cariche con lathi (lunghi
bastoni di bambù) e spari, e comportamenti scorretti con le lavoratrici cui sono
stati strappati i vestiti. Quando gli sforzi fatti per rompere la
determinazione dei lavoratori e la loro unità con la protesta dei contadini attraverso
varie tattiche di pressione sono falliti, hanno allora arrestato Nodeep Kaur,
inventando accuse ridicole contro di lei. Oggi, coloro che giustamente chiedono
salari vengono presi di mira, aggrediti sessualmente e brutalmente picchiati mentre
si trovano sotto la custodia della polizia.
“Inoltre, l'attacco a una giovane donna dalit che
ha osato alzare la voce per le legittime richieste dei lavoratori va di pari
passo con la barbarie più crudele e misogina degli uomini in uniforme che hanno
fatto ricorso alla violenza sessuale. L'impunità della polizia si erge
saldamente su un terreno brahmanico, patriarcale, hindutva.
“La collusione tra i padroni delle fabbriche, la
direzione, le loro forze armate, gruppi locali come l'indù Jagriti Manch e la
polizia di Haryana è lì davanti a tutti. Nel frattempo, lavoratori-attivisti
come Nodeep Kaur vengono arrestati e abusati sessualmente in carcere mentre nei
media viene lanciata una campagna sistematica diffamatoria contro di loro. La
disperazione dell’unione stato-imprese rialza la testa al semplice accenno di
unità operai-contadini. Le forze fasciste brahmaniche hindutva sono aiutate e incoraggiate
dalla polizia complice della loro agenda anti-donne, anti-dalit,
anti-lavoratori e anti-contadini che si trasforma in una vera e propria
repressione statale quando tutto il resto fallisce.
“Il ruolo dei padroni e dei manager delle fabbriche
della zona KIA, della loro forza armata privata e della polizia di Haryana nel
prendere di mira i lavoratori deve essere visto alla luce della minaccia che
l'unità operai-contadini rappresenta per queste forze. Fa parte degli
incessanti sforzi compiuti per screditare e diffamare la protesta dei contadini
- Kisan Andolan - di fronte al crescente sostegno alla lotta.
“La Campagna contro la repressione di Stato (CASR)
denuncia queste vili azioni della polizia di Haryana contro Nodeep Kaur e
lavoratori come lei, richiede il suo immediato rilascio e l'immediata
cessazione degli attacchi contro i lavoratori. Il CASR condanna inoltre
inequivocabilmente la violenza sessuale detentiva cui deve far fronte Nodeep
Kaur e chiede un'azione rigorosa contro i responsabili in uniforme. Infine, chiediamo a tutte le forze democratiche di
unirsi, condannare queste azioni della polizia di Haryana e chiedono misure
contro i responsabili.
Campagna contro la repressione di Stato
(Team organizzatore: AISA, AISF, APCR, Bhim Army,
Bigul Mazdoor Dasta, BSCEM, CEM, CRPP, CTF, Disha, DISSC, DSU, DTF, IAPL, IFTU,
IMK, Karnataka Janashakti, KYS, Lokpaksh, LSI, Mazdoor Adhikar Sangathan,
Mazdoor Patrika, Mehnatkash Mahila Sangathan, Morcha Patrika, NAPM, NBS, NCHRO,
Nowruz, NTUI, PDSU, People's Watch, Rihai Manch, Samajwadi Janparishad,
Satyashodak Sangh, SFI, United Against Hate, WSS)
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