giovedì 4 febbraio 2021

pc 4 febbraio - INDIA: L’UNITA’ OPERAI-CONTADINI SCATENA LA POLIZIA DI STATO E LA MILIZIA PRIVATA DEI PADRONI

“L'arrivo del Kisan Andolan (la protesta dei contadini) al confine di Delhi vicino a Kundli fece nascere slogan tipo Kisan-Majdoor Ekta – Unità operai-contadini. Nel mobilitarsi per il sostegno alla lotta, i lavoratori di Kundli organizzarono raduni e iniziative. Allo stesso modo, molti contadini, toccati dal sostegno deciso dei lavoratori, si sono presentati per aiutare gli operai nella loro lotta. Con l'aiuto dei contadini, il MAS fu in grado di ottenere con successo salari per oltre 300 lavoratori.”

Così dice il comunicato sull’arresto dell’operaia dell’area industriale di Kundli, Nodeep Kaur, alla periferia di Nuova Delhi, dell’organizzazione che si batte in tutto il paese contro la repressione che raccoglie, sotto il nome di Campagna contro la repressione di Stato (Campaign against state repressione-CASR), diverse organizzazioni.

Ciò, come si vede ha anche portato allo scoperto un aspetto della protesta dei contadini, e cioè quello dell’unità che si è creata tra una parte degli operai dell’area industriale e i contadini di cui poco o niente parlano i mezzi di informazione. Nella sostanza, grazie all’opera proprio di Nodeep Kaur, si è sviluppata un’azione di solidarietà attiva reciproca: gli operai hanno partecipato alle lotte dei contadini e i contadini a quelle degli operai.



Queste notizie, che traiamo dal comunicato del CASR, confermano anche le terribili condizioni di vita e di lavoro degli operai industriali dell’India.

Nodeep Kaur – dice infatti il comunicato - lavora nell'area industriale di Kundli e, come parte del Majdoor Adhikar Sanghatan (MAS-Unione per i diritti del lavoro), ha trattato i problemi delle angherie nei confronti dei lavoratori da parte delle direzioni aziendali, delle ore non pagate ai lavoratori, dei salari in sospeso e dello sfruttamento dilagante delle lavoratrici. Senza sindacati e rappresentanza, gli operai stanno lavorando in gran parte a contratto interinale e non sono stati pagati durante il lockdown nonostante l'ordinanza n. 40-3/2020-DM-I(A) del ministero dell'Interno del marzo 2020 lo garantisca. Affrontano anche minacce quotidiane di violenza e assalti diretti per mano della forza armata illegale delle direzioni aziendali e delle agenzie interinali chiamata Quick Response Team (QRT-Squadra di risposta rapida) sponsorizzati dalla Kundli Industrial Association (KIA), una associazione di proprietari e di manager di fabbriche. 

“L'unico scopo della QRT è quello di intimidire i lavoratori e annientare qualsiasi tentativo di costruire sindacati, un diritto costituzionalmente garantito ad ogni lavoratore, attraverso la forza bruta e la violenza.


“Negli ultimi due anni, coloro che appartengono al MAS, un'organizzazione di ex e attuali lavoratori a Kundli, compreso uomini e donne, hanno affrontato le ire delle direzioni aziendali e della loro forza armata privata. Durante il lockdown i lavoratori, che sono in gran parte migranti (interni), si sono mobilitati per garantire un adeguato aiuto sotto forma di cereali alimentari provenienti dallo Stato di Haryana. A causa di questi sforzi, furono presi di mira per la prima volta da una forza locale di proprietari di fabbriche e latifondisti chiamata Hindu Jagriti Manch (Forum per il risveglio indù-di fatto un’associazione reazionaria), i cui membri una volta attaccarono violentemente una riunione del MAS. Dopo la revoca del lockdown, le condizioni dei lavoratori di Kundli erano pietose a causa del mancato pagamento dei salari e il MAS raddoppiò gli sforzi difendendo le vertenze dei lavoratori e conquistando la fiducia di molti. L'arrivo del Kisan Andolan (la protesta dei contadini) al confine di Delhi vicino a Kundli fece nascere slogan tipo Kisan-Majdoor Ekta – Unità operai-contadini. Nel mobilitarsi per il sostegno alla lotta, i lavoratori di Kundli organizzarono raduni e iniziative. Allo stesso modo, molti contadini, toccati dal sostegno deciso dei lavoratori, si sono presentati per aiutare gli operai nella loro lotta. Con l'aiuto dei contadini, il MAS fu in grado di ottenere con successo salari per oltre 300 lavoratori.

“Prendendo di mira questa unità, i padroni e i manager delle fabbriche scatenarono la QRT contro i lavoratori e questi attacchi divennero più frequenti e violenti. La QRT iniziò in particolare a prendere di mira i lavoratori che hanno deciso di trovare tempo, tra un estenuante turno e l’altro, per aiutare i contadini accampati al confine. Il 2 gennaio, quando gli operai si recarono in azienda chiedendo il loro salario non pagato, la QRT sparò contro i lavoratori. I membri del MAS sono immediatamente andati a presentare una denuncia alla polizia. La polizia di Kundli rifiutò di accogliere la loro denuncia. Gli operai hanno quindi inviato una richiesta alla Soprintendenza alla Polizia di Sonipat. Ma, la polizia si è rifiutata di intraprendere qualsiasi azione. La polizia ha invece sporto denuncia per "estorsione" ai danni dei lavoratori. Mentre la QRT ammette di aver sparato per "autodifesa", la polizia nega che abbia avuto luogo qualsiasi sparatoria. Sempre il 12 gennaio i lavoratori si recarono in fabbrica chiedendo il pagamento dei salari. Invece, sono stati accolti con brutali cariche con lathi (lunghi bastoni di bambù) e spari, e comportamenti scorretti con le lavoratrici cui sono stati strappati i vestiti. Quando gli sforzi fatti per rompere la determinazione dei lavoratori e la loro unità con la protesta dei contadini attraverso varie tattiche di pressione sono falliti, hanno allora arrestato Nodeep Kaur, inventando accuse ridicole contro di lei. Oggi, coloro che giustamente chiedono salari vengono presi di mira, aggrediti sessualmente e brutalmente picchiati mentre si trovano sotto la custodia della polizia.

“Inoltre, l'attacco a una giovane donna dalit che ha osato alzare la voce per le legittime richieste dei lavoratori va di pari passo con la barbarie più crudele e misogina degli uomini in uniforme che hanno fatto ricorso alla violenza sessuale. L'impunità della polizia si erge saldamente su un terreno brahmanico, patriarcale, hindutva.

“La collusione tra i padroni delle fabbriche, la direzione, le loro forze armate, gruppi locali come l'indù Jagriti Manch e la polizia di Haryana è lì davanti a tutti. Nel frattempo, lavoratori-attivisti come Nodeep Kaur vengono arrestati e abusati sessualmente in carcere mentre nei media viene lanciata una campagna sistematica diffamatoria contro di loro. La disperazione dell’unione stato-imprese rialza la testa al semplice accenno di unità operai-contadini. Le forze fasciste brahmaniche hindutva sono aiutate e incoraggiate dalla polizia complice della loro agenda anti-donne, anti-dalit, anti-lavoratori e anti-contadini che si trasforma in una vera e propria repressione statale quando tutto il resto fallisce.

“Il ruolo dei padroni e dei manager delle fabbriche della zona KIA, della loro forza armata privata e della polizia di Haryana nel prendere di mira i lavoratori deve essere visto alla luce della minaccia che l'unità operai-contadini rappresenta per queste forze. Fa parte degli incessanti sforzi compiuti per screditare e diffamare la protesta dei contadini - Kisan Andolan - di fronte al crescente sostegno alla lotta. 

“La Campagna contro la repressione di Stato (CASR) denuncia queste vili azioni della polizia di Haryana contro Nodeep Kaur e lavoratori come lei, richiede il suo immediato rilascio e l'immediata cessazione degli attacchi contro i lavoratori. Il CASR condanna inoltre inequivocabilmente la violenza sessuale detentiva cui deve far fronte Nodeep Kaur e chiede un'azione rigorosa contro i responsabili in uniforme. Infine, chiediamo a tutte le forze democratiche di unirsi, condannare queste azioni della polizia di Haryana e chiedono misure contro i responsabili.

 

Campagna contro la repressione di Stato

(Team organizzatore: AISA, AISF, APCR, Bhim Army, Bigul Mazdoor Dasta, BSCEM, CEM, CRPP, CTF, Disha, DISSC, DSU, DTF, IAPL, IFTU, IMK, Karnataka Janashakti, KYS, Lokpaksh, LSI, Mazdoor Adhikar Sangathan, Mazdoor Patrika, Mehnatkash Mahila Sangathan, Morcha Patrika, NAPM, NBS, NCHRO, Nowruz, NTUI, PDSU, People's Watch, Rihai Manch, Samajwadi Janparishad, Satyashodak Sangh, SFI, United Against Hate, WSS)

 

Nessun commento:

Posta un commento