Saluto fascista, indagati i tre consiglieri comunali di Cogoleto: "Violata legge Mancino" "Queste non sono opinioni, ma delitti da perseguire"
....i consiglieri comunali di Cogoleto Valeria
Amadei, Francesco Biamonti e Mauro Siri mentre votavano le delibere
facendo il saluto romano hanno violato la legge Mancino.
L'iscrizione è avvenuta dopo che gli agenti della Questura hanno raccolto le testimonianze di chi era in Consiglio comunale
proprio nel giorno della Memoria, il 27 gennaio. Gli inquirenti hanno
accertato che c'erano tutti i presupposti per contestare la violazione
dell'articolo 4 della legge Mancino, ovvero "chi pubblicamente esalta
esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità
antidemocratiche".
Secondo il procuratore aggiunto Francesco Pinto "deve essere
chiaro che nel nostro ordinamento il razzismo e l'antisemitismo non sono
opinioni, ma delitti. Quando succedono certi fatti, la reazione deve
essere immediata". La Lega ieri ha sospeso la militanza del consigliere
comunale di Cogoleto Francesco Biamonti in attesa dell'esito della sua
contestazione con tanto di querela nei confronti del sindaco Bruzzone e
di alcuni consiglieri della maggioranza.
A denunciare pubblicamente l'accaduto era stato ieri il
sindaco di Cogoleto Paolo Bruzzone che aveva condannato l'episodio
attraverso la sua pagina Facebook : "In quell’aula violato il confine della democrazia"Il presidente della comunità ebraica di Genova: "
Presidente
Dello Strologo, come è possibile che nell'aula di un consiglio comunale
si faccia il saluto fascista, per di più nel Giorno della Memoria?
"La vicenda di Cogoleto è un paradigma. In democrazia esiste l'importanza delle parole e dei comportamenti, ora invece prevale un'interpretazione fantasiosa del concetto di democrazia, con la diffusa convinzione distorta che si possa dire e fare qualsiasi cosa, senza valutarne le conseguenze e pretendendo anzi di essere esenti da ogni tipo di conseguenza dopo averle fatte".
"La vicenda di Cogoleto è un paradigma. In democrazia esiste l'importanza delle parole e dei comportamenti, ora invece prevale un'interpretazione fantasiosa del concetto di democrazia, con la diffusa convinzione distorta che si possa dire e fare qualsiasi cosa, senza valutarne le conseguenze e pretendendo anzi di essere esenti da ogni tipo di conseguenza dopo averle fatte".
... per ora, abbiamo tre persone che,
probabilmente su istigazione di una di loro, escogitano questa trovata
da contrapporre alla celebrazione del Giorno della Memoria, con cui la
seduta si è aperta.
Cosa l'ha colpita di più in questa vicenda?
"Vedere che hanno "fatto la bravata", sapendo che c'è un consenso. Che là fuori c'è qualcuno che applaude e intorno c'è un malcelato consenso, frutto di un progressivo deterioramento della consapevolezza generale su questi temi. Il tutto è aggravato dall'uso distorto e incontrollato dei social che consentono a qualsiasi affermazione di avere la dignità di un fatto".
"Vedere che hanno "fatto la bravata", sapendo che c'è un consenso. Che là fuori c'è qualcuno che applaude e intorno c'è un malcelato consenso, frutto di un progressivo deterioramento della consapevolezza generale su questi temi. Il tutto è aggravato dall'uso distorto e incontrollato dei social che consentono a qualsiasi affermazione di avere la dignità di un fatto".
.. Poi, il Paese non ha mai
fatto i conti con il proprio passato fascista. Poi, c'è la tendenza
dell'uomo a reagire così, nei confronti del diverso. Oggi il problema
non è rischiare di rifare Auschwitz, ma trattare male il tuo vicino, a
scuola, sull'autobus, al lavoro, discriminando e procurando sofferenza. “saluto romano”.
da una corrispondenza
Questi tre assai poco “signori” – facenti parte delle cricche Fratelli d’Italia (Amadei), Lega Salvini Premier (Biamonti), e formalmente indipendente (Siri) – devono essere perseguiti per legge, l’apologia di fascismo è un reato gravissimo, e cacciati per sempre da ogni pubblico ufficio per assoluta ed ingiustificabile indegnità.
Tanto più che questi assai poco “signori” sono spalleggiati dai loro partiti: se Fratelli d’Italia ha almeno la decenza di tacere, la reazione dei vertici regionali salviniani, con la sospensione del reprobo nell’attesa che vengano acclarati «comportamenti non accettabili per il nostro movimento che nasce con radici diverse, valuteremo l’espulsione. La Lega da sempre sostiene i valori della Repubblica e della Resistenza», suona davvero ridicola.
Bosio (Al), 31 gennaio 2021
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
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