Lo Slai cobas per il sindacato di classe esprime la sua solidarietà al delegato USB, lavoratore del Rep. Parchi minerali, licenziato da ArcelorMittal nel quadro delle misure anti sciopero che aveva già visto il grave atto di dare un premio ai lavoratori che non avevano scioperato per la morte di Cosimo Massaro.
Questo dimostra, al di là dell’assurdo
e stupido pretesto trovato dall’azienda, che i nuovi padroni
indiani intendono gestire la fabbrica con un pugno di ferro, per
costringere i lavoratori e le organizzazioni sindacali ad accettare
esclusivamente i loro piani fondati su cassintegrazione permanente,
intensificazione dello sfruttamento, taglio dei lavoratori
dell’appalto, permanenza, e in alcuni casi peggioramento, di tutti
i problemi legati alla sicurezza.
Un’azienda che gode il pieno appoggio
dei padroni nazionali e locali delle altre ditte e del governo che ha
confermato ed esteso l’immunità penale e creato condizioni per cui
anche la vicenda dell’AFO2 si risolve temporaneamente a favore di
ArcelortMittal.
Ma ArcelorMIttal non potrebbe fare
tutto questo se non contasse sul pieno accordo delle tre
organizzazioni sindacali confederali che hanno rinunciato a fare ogni
opposizione alla cigo, hanno abbandonato al loro destino i lavoratori
rimasti in Ilva AS e messi in cassintegrazione straordinaria.
La solidarietà al lavoratore Usb
licenziato si esprime nei presidi alle portinerie e all’indotto che
vengono fatti nei prossimi giorni e nell’inserire la richiesta
dell’immediato rientro del lavoratore licenziato tra le
rivendicazioni locali e nazionali che sono alla base della nostra
partecipazione all’assemblea nazionale del sindacalismo di base e
di classe che si tiene a Napoli il 29 settembre e allo sciopero
generale indetto a livello nazionale per il 25 ottobre.
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