Nello
stesso tempo Guerini è da tempo, sia quando il PD era al governo,
sia dopo, legato ai Servizi segreti attraverso la presidenza del
Copasir, carica che non si ottiene senza il beneplacito dei militari,
degli Usa e della Nato...
...La politica estera del governo è stata praticamente assente nel
discorso di Conte, e a parte i compiacimenti per l'endorsement di
Trump diventato anche un tormentone ironico per l'utilizzo da
parte del caporione imperialista della definizione “Giuseppi”, questo silenzio però vuol dire solo due cose, che la politica estera di questo governo camminerà lungo la strada del governo fascio populista M5S/Salvini.
parte del caporione imperialista della definizione “Giuseppi”, questo silenzio però vuol dire solo due cose, che la politica estera di questo governo camminerà lungo la strada del governo fascio populista M5S/Salvini.
Questo vuol dire
schieramento massiccio pro Israele, che oggi vuol dire filo
Netanyahu, all'insegna di bombardamento dei territori occupati e la
minaccia di annessione della Cisgiordania.
Questo vuol dire
continuità delle truppe italiane in Afghanistan, Siria, Irak,
Libano.
Questo vuol dire
schieramento con gli Usa e la sua aggressione imperialista nel
Venezuela; vuol dire partecipare alla nuova fase dell'aggressione
imperialista verso l'Iran che Trump prepara; la condivisione di tutti
i piani Nato e la corsa sia sugli F35, sullo schieramento sul nostro
territorio delle armi atomiche Usa.
In sostanza vuol dire
partecipare all'attuale grave fase di tensione interimperialista che
contiene numerosi focolai di guerra e una tendenza più generale alla
guerra.
Su un altro punto però
è rimasta indecifrabile la politica tracciata da Conte per il nuovo
governo, la questione Russa e la questione Putin. Abbiamo assistito
sconcertati al fatto che non si sia fatta lacuna parola della torbida
connection affaristica Lega/Putin che era eccome uno dei motivi per
pretendere l'estromissione di Salvini dal governo, il sostegno
all'inchiesta giudiziaria e anche, come si è detto da qualche parte,
un'inchiesta parlamentare.
E' evidente che questo
silenzio vuol dire che continua sotto traccia i legami
fascio-populisti con la Russia imperialista di Putin e che il PD non
ha nulla da dire in merito.
Questo elemento pesa
eccome nelle relazioni, non tanto con l'imperialismo Usa che sotto la
presidenza Trump mantiene dentro la contesa una collusione aperta e
trasversale, quanto dentro la Comunità europea. I governi francese,
tedesco difficilmente possono accettare che i rapporti con la Russia
di Putin contribuiscano a fare dell'Italia il ventre molle della
contesa economica, politico e militare...
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