mercoledì 25 settembre 2019

pc 25 settembre - Sdegno e mobilitazione in Brasile per l'uccisione di Agata felix

Movimenti popolari protestano contro l'assassinio di Ágatha Félix per mano della polizia
A Nova Democracia
Il 23 settembre, diversi movimenti popolari si sono riuniti di fronte all'Assemblea legislativa dello stato di Rio de Janeiro (Alerj) nel centro della capitale per protestare contro l'omicidio della ragazza Ágatha Félix. È stata uccisa dalla polizia militare, secondo i testimoni, nella favela di Fazendinha, Complexo do Alemão, il 20 settembre.L'iniziativa, iniziata intorno alle 18:00 e terminato intorno alle 22:00, ha riunito centinaia di persone che hanno chiesto che i responsabili dell'omicidio venissero puniti. I manifestanti hanno anche protestato contro il governo genocida di Wilson Witzel, che, con le sue operazioni di guerra, ha già fatto centinaia di morti nel 2019, tra cui molti bambini.
Hanno partecipato all’iniziativa organizzazioni come il Movimento Studentesco Popolare Rivoluzionario (MEPR), l’Unione Rossa – Lega della Gioventù Rivoluzionaria (UV-LJR), il Movimento Classista dei Lavoratori dell’Istruzione (Moclate), tra gli altri. Il Centro Brasiliano per la Solidarietà dei Popoli (Cebraspo), un'entità di spicco il cui motto è "difendere il diritto del popolo a lottare per i propri diritti", ha innalzato uno striscione con la scritta "Abbasso gli assassini di Stato contro la gioventù povera!
Durante tutta la manifestazione sono stati lanciati slogan come Witzel assassino e terrorista! e Stato fascista, Witzel terrorista!, così come gli slogan contro la polizia militare: Ancora non è finita, deve finire; Voglio la fine della polizia militare! E ancora: Senza ipocrisia, questa polizia uccide i poveri ogni giorno! I presenti hanno invitato l'intera popolazione di Rio a contrastare il genocidio della gioventù povera e nera e contrastare le operazioni di polizia che hanno terrorizzato gli abitanti delle favelas come Cidade de Deus, Maré, Alemão e molte altre in città e nella Baixada Fluminense.to: Rodrigo Duarte Baptista/A Nova Democracia

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