...un corteo numeroso e determinato ha attraversato le vie del centro di Milano per chiedere la liberazione di Vincenzo Vecchi, compagno arrestato lo scorso 8 agosto a Rochefort en Terre per i fatti del G8 di Genova. Vincenzo è ancora rinchiuso nel carcere di Vezin-le-Coquet, e, se la corte di Rennes ha sospeso l’estradizione in Italia, è tutt’ora al vaglio la sua richiesta di scarcerazione.
Qualche
centinaio di persone ha fronteggiato l’ingente dispositivo repressivo
messo in campo, arrivando fino al carcere di San Vittore: petardi, cori e
fuochi d’artificio hanno accompagnato il saluto ai detenuti. Dal di qua
delle grate sono piovute esultanze e grida. Il corteo si è poi
nuovamente diretto in centro, per poi sciogliersi in serata.
A
distanza di 18 anni dalle giornate del G8, continua a calare la mannaia
della vendetta di Stato: l’infame condanna ad undici anni e sei mesi
per devastazione e saccheggio si inserisce in un quadro di repressione e
deterrenza. I toni apocalittici degli articoli usciti in mattinata ne
sono la conferma e l’estrema propaggine.
In
un mondo in cui una vetrina infranta pesa sulla bilancia più di un
assassinio, c’è chi non si rassegna e non sottostà alla pacificazione
sociale. Tutt* liber*!
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