Cosenza: in tremila per "Stutamu Salvini"
Un
corteo composito e variegato con famiglie, giovani, settori popolari e
una nutrita presenza della curva del Cosenza. La mobilitazione era
andata crescendo nei giorni precedenti anche attraverso il gruppo
facebook "Stutamu Salvini" in cui molti si erano attivati per dimostrare
la propria opposizione al leghismo. Tanti i negozi e le case che in
questa settimana hanno esposto striscioni e cartelli di dissenso. Una
manifestazione che è riuscita ad infrangere i divieti della questura che
aveva vietato Piazza dei Bruzi e diverse piazze principali della città,
ma che è dovuta rimanere a guardare di fronte ai numeri e alla
determinazione dei cosentini. Tanto che Matteo Salvini ha dovuto
rinunciare all'inaugurazione della nuova sede di partito della Lega in
piazza XI settembre. Una protesta dalle molte voci, tra chi rivendicava
la natura solidale e ospitale del popolo calabrese, chi ricordava le
invettive contro i meridionali che fino a pochi anni fa erano il cavallo
di battaglia dei leghisti, chi come gli ultras si opponeva al Decreto
Sicurezza Bis e ai suoi effetti repressivi.
Dopo
la contestazione di quest'estate a Soverato in cui Salvini è stato
letteralmente "stutatu".
Nonostante i legami coltivati da anni con i settori più opachi
dell'imprenditoria e della borghesia calabresi, i vecchi potentati
missini e democristiani, la Lega stenta ancora ad articolare in maniera
efficace il proprio discorso sovranista nella regione.
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