... un nostro compagno, da anni impegnato nelle lotte in città, conosciuto da tutti/e, solidale con tutti i movimenti, oggi lavoratore/autista ma in piazza a sostegno materiale delle ragioni dei disoccupati per la sua esperienza di lotta, si è ritrovato all’alba un operazione dell’antiterrorismo. Motivo? Aver scritto probabilmente qualcosa su Facebook in riferimento alla sproporzione mediatica che esiste tra il silenzio se muoiono 4 operai al giorno e l’enorme visibilità quando invece muore un uomo di “Stato”. Questo basta per perquisire e sequestrare beni personali (computer, cellulare ecc…) per controllare la corrispondenza tra la persona ed il profilo facebook di chi (secondo l’accusa) ha inneggiato all’omicidio. Chiediamo a tutti/e di diffondere quanto è successo. Terrorista è chi sfrutta, opprime, massacra!Non chi lavora, lotta e dice la verità! Giù le mani da Peppe! 14 settembre, Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”
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