lunedì 23 settembre 2019

pc 23 settembre - SOLIDARIETA' AL COMPAGNO VINCENZO VECCHI

TUTTI IN PIAZZA IL 25/9/2019 (ore 19.00 - Darsena di Milano)

L'arresto in Francia di Vincenzo Vecchi (per circa sette anni irreperibile dallo stato italiano) l'8 agosto 2019 per i fatti legati al G8 di Genova del 2001 e alla manifestazione antifascista di Milano dell'11 marzo 2006 contro la presenza in piazza dei fascisti di Fiamma Tricolore evidenzia, ancora una volta, come la macchina repressiva statale mette sempre in campo tutte le sue forze per colpire tutti/e i/le compagni/e che si pongono con la loro lotta su un terreno di radicale antagonismo antisistema.
Questo viene confermato dai fatti accaduti in tutti questi anni e lo vediamo tutti i giorni , ad esempio, con le massicce operazioni repressive che hanno colpito i compagni/e in questi mesi; operazioni
“Scintilla”, “Renata”, “Prometeo” che hanno portato in carcere decine di compagni/e, sottoposti poi a isolamento , censura e altre pesanti condizioni.
Ed è del 20 settembre, l’ennesimo attacco contro le mobilitazioni seguite all’infame sgombero dell’Asilo Occupato di Torino, nel quale sono stati arrestati 3 compagni, sono stati disposti 11 divieti di dimora e 17 perquisizioni, in Piemonte, Lombardia, Sardegna e altre regioni.

Queste politiche repressive non avvengono solo in Italia, ma riferendosi al solo contesto europeo sono continue le operazioni di polizia contro gli spazi occupati ad Atene, contro il movimento anarchico nel quartiere di Exarchia, a Berlino contro le occupazioni di Rigaer strasse e Liebig strasse e ad Amburgo. Senza dimenticare che in Francia, seppure su un piano diverso, in un anno di mobilitazioni dei Gilet Gialli, sono state arrestate migliaia di manifestanti di cui alcune centinaia ancora in carcere. Così come durante i vertici internazionali dei paesi imperialisti, la repressione attacca pesantemente chi si organizza e lotta per contestarli. Dal G8 del 2001 di Genova e a questo proposito vogliamo ricordare il compagno Carlo Giuliani, ucciso dai carabinieri il 20 luglio, al G20 del 2017 di Amburgo, durante il quale lo stato tedesco, in risposta alle migliaia di compagni/e che attaccavano gli sbirri e i simboli delle istituzioni e del capitalismo, ha incriminato centinaia di manifestanti, condannando a pene detentive decine di compagni/e. Ancora oggi, dopo più di due anni dal G20, continuano le indagini, gli arresti, i processi.
Di tutto questo non ci stupiamo, né scandalizziamo: la repressione è strutturale nelle democrazie imperialiste, per perpetuare lo sfruttamento e l’oppressione.

MA CONTRO LA REPRESSIONE NON SI ARRETRA!
D'altro canto la grande mobilitazione di solidarietà e lotta sviluppatasi in Francia e Italia dal giorno dell'arresto di Vincenzo sottolinea la necessità e l'importanza di ricompattarsi attorno a questi compagni e compagne colpiti dalla repressione, non solo per dare un sostegno immediato e materiale, ma soprattutto per rivendicare la giustezza delle lotte condotte con pratiche conflittuali rispetto allo stato al fine di rilanciarle in un'ottica rivoluzionaria.
Allo stesso modo bisogna sostenere tutti i rivoluzionari prigionieri che con la loro resistenza in carcere difendono la propria identità rivoluzionaria, diventando così una forza per i compagni che oggi fuori lottano contro il capitalismo.

No all'estradizione di Vincenzo! Libertà per Vincenzo!
Trasformare ogni attacco repressivo in una risposta di solidarietà e lotta!
Solidarietà a tutti i rivoluzionari prigionieri nel mondo!
Onore a tutti i compagni/e caduti lottando contro l’imperialismo!
Abbattere il capitalismo!

Collettivo Contro la Repressione per un Soccorso Rosso Internazionale (CCRSRI)

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