FIDUCIA IN QUESTO STATO NON NE ABBIAMO: L'ANTIFASCISMO E' MILITANTE E NON LO DELEGHIAMO!
Giorno della memoria,
sfregiata una delle pietre d'inciampo. Sala: "Così si disonora
Milano"
La targa in
memoria di Angelo Fiocchi, operaio Alfa deportato a Mauthausen, rigata con
un oggetto appuntito. Anpi: "Grave sfregio". La comunità Ebraica:
"Graffi alla Storia". Insorge il Pd: "Si vergogni chi parla di
razza".
"Sono nato nel 1979, non so dove sia e cosa sia
Auschwitz", ha risposto il titolare Alessandro Bertolucci. Il Comune di
Rimini: "Tolga quel cartello immediatamente". Anpi: "Oltre alla
bugia leggiamo la provocazione"
Riccardo Iaccarino di Forza
Nuova ritiene sensato lo sterminio degli ebrei
Riccardo Iaccarino è un candidato alle elezioni politiche per Forza
Nuova, il partito neofascista guidato da Roberto Fiore. Ingegnere e autore
di libri, Iaccarino ha scritto tweet vergognosi e offensivi contro
Liliana Segre dopo che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’ha
nominata come nuova senatrice a vita. Riccardo Iaccarino ha risposto
così a un tweet di Nicola Fratoianni che ringraziava il capo dello Stato per
aver fatto un gesto di riconoscenza verso gli ebrei italiani che subirono una
atroce e insensata persecuzione razziale da parte di nazisti e fascisti. «Perche’
”insensata”? Guardi gli ebrei al comando del mondo di oggi dove ci stanno
portando. Ah scusi dimenticavo… lei non e’ italiano, e’ per la dittatura del
proletariato, non le interessano le sorti di questa Nazione».
Pordenone, il concerto pro-Olocausto delle band
nazirock nel Giorno della Memoria
Band
naziskin il 27 vicino a Pordenone. Attesi estremisti anche dall’Est Europa
C’è un nome sinistro che sta per tornare in Italia. Leibstandarte,
la divisione Waffen Ss conosciuta come la guardia del corpo di Adolf
Hitler. È anche il nome di un gruppo nazirock di Lione, atteso ad Azzano
Decimo, in provincia di Pordenone, il 27 gennaio, Giornata della
Memoria, per un concerto nel club Langbard. Con un doppio sfregio,
in un cortocircuito storico carico di simboli e di ricordi ancora vivi. La Leibstandarte
è la divisione SS autrice dello sterminio di 57 ebrei, in un raid
iniziato la notte tra il 13 e il 14 settembre del 1943 a Baveno,
in Val d’Ossola, e terminato solo un mese dopo. Fu il primo eccidio per motivi razziali nel nostro Paese, secondo, per numero delle vittime, solo alle Fosse Ardeatine.
Vedere quel nome su una locandina di un concerto previsto – a
mo’ di sfida – per la giornata della memoria della Shoah rende il
concerto di Azzano un evento difficilmente archiviabile solamente come
un raduno di bande nazirock. Accanto alla band francese – autrice di un
album appena uscito, dal titolo “Ein Volk, ein Reich”, un popolo, un
impero, con brani che richiamano, senza mezzi termini, il nazionalsocialismo
– suoneranno altri due gruppi esponenti del National Socialist Black Metal,
movimento nazirock nato negli anni 90 nei Paesi scandinavi come area estrema
del heavy metal. Un genere musicale particolarmente diffuso nei Paesi dell’est
Europa, tra Polonia, Ucraina e Russia, dove i concerti attirano
gruppi di estrema destra da molti Paesi europei. I repertori delle
canzoni contengono aperti riferimenti al nazismo, con bandiere
imperiali, nomi evocativi e richiami alle Ss, mentre i concerti si
trasformano in veri e propri raduni neonazisti, occasioni per incontri anche
politici. Al concerto di Azzano è prevista la partecipazione della band
italiana Via dolorosa e del gruppo finlandese Goatmoon che
inneggia apertamente all’Olocausto in alcuni suoi testi, oltre al gruppo Leibstandarte.
Sulla pagina Facebook dell’evento – gestita dal club Langbard – ci sono
133 partecipanti confermati e 586 persone “interessate”. Alcuni utenti hanno
postato messaggi per organizzare il viaggio verso la piccola cittadina in
provincia di Pordenone partendo dall’Emilia-Romagna e dalla Germania.
Oltre al concerto delle tre band, il club ospiterà gli stand di case di
produzione musicale, alcune caratterizzate da pubblicazioni con caratteri
gotici e l’aquila reale tedesca. Le reazioni alla notizia del concerto –
diffusa dai giornali veneti – sono state dure: “Speriamo non vada nessuno a
seguire il concerto – è la dichiarazione di ieri dell’Aned, l’Associazione
nazionale ex deportati nei campi nazisti – e sembra una manifestazione
fatta appositamente per offenderci e per fare proseliti per le loro nefandezze,
qui ad Azzano ci sono stati tanti partigiani”. La presidente della
Regione Friuli-Venezia Giulia, Debora Seracchiani, è stata ancora più
dura: “È inaccettabile, non si può pensare che si possa sdoganare tutto, che
tutto sia possibile. Credo fermamente che tutti debbano dire di no a questo
evento, noi dobbiamo mettere dei ‘no’ e dei ‘basta’”. Già lo scorso anno un
concerto analogo aveva scatenato diverse denunce politiche. Secondo i giornali
veneti dell’epoca il club Langbard, nato nel 2015, è gestito da una
associazione che riserva l’ingresso solo ai soci, rendendo difficile dal punto
di vista legale i controlli. La Questura e la Prefettura di
Pordenone stanno valutando, in ogni caso, i margini di manovra su un luogo
privato. La previsione delle forze di polizia è di circa un centinaio di
partecipanti, con una discreta presenza di militanti di estrema destra
provenienti dal Paesi dell’est. Una delle tre band nei giorni scorsi si è
esibita in un raduno analogo a Kiev, in Ucraina, confermando la
centralità dell’Europa orientale per i movimenti neonazisti.in Val d’Ossola, e terminato solo un mese dopo. Fu il primo eccidio per motivi razziali nel nostro Paese, secondo, per numero delle vittime, solo alle Fosse Ardeatine.
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