L’omaggio
a Pierre il 20 gennaio è stato un evento proletario e
rivoluzionario che ha toccato il cuore e la mente di tutti i compagni
intervenuti e ha lanciato un messaggio che rende omaggio a questo
importante compagno scomparso e nello stesso tempo spinge e rafforza
la coscienza rivoluzionaria, la militanza comunista e l’impegno ad
avanzare nella lotta per il comunismo.
Nella
sala storica della “Bourse du travail”, alle 11 si sono disposti
nelle diverse sezioni: i militanti proletari e sindacali che hanno
condiviso molti anni con il compagno Pierre nella lotta operaia, i
giovani comunisti del Partito Comunista maoista di Francia, i
rappresentanti delle organizzazioni e partiti di altri paesi che
hanno deciso di intervenire direttamente all’omaggio, come parte di
tanti compagni, organizzazioni e partiti che nel mondo hanno espresso
tutta la loro commozione e omaggio alla figura di Pierre.
Naturalmente
era presente la compagna di Pierre che è stata circondata da affetto
solidale, a cui essa ha risposto con commozione ma anche con dolcezza
e calore per la presenza di tanti compagni che hanno reso viva ancora
di più la figura e l’opera di Pierre.
La
celebrazione ha visto all’inizio l’intervento di un compagno di
militanza di Pierre che ha fatto l’omaggio principale, nella sala
imbandierata, rimbombante del grido “Compagno Pierre, presente!”.
Il
canto dell’Internazionale ha visto tutti in piedi rendere il
momento indimenticabile.
Poi
con grande attenzione e calore sono state seguite le testimonianze di
attivisti sindacali, di attivisti sociali, che nel rendere omaggio a Pierre hanno sottolineato episodi significativi dell’azione di Pierre e
collocato tutta la sua militanza nel fuoco della lotta di classe.
Completata
la testimonianza, sono cominciati gli omaggi musicali. Un cantante
popolare ha eseguito tre pezzi dedicati a Pierre e un coro rosso ha
cantato una rassegna di canti storici del movimento operaio della Francia e degli altri paesi, i canti della Resistenza antifascista e
una doppia esibizione della Internazionale che ha visto una calorosa
partecipazione di tutto il pubblico. E, per finire la celebrazione
nella sala, sono stati i giovani maoisti francesi che hanno cantato
“I nuovi partigiani”, canzone molto cara a Pierre.
Ma
l’omaggio non poteva in nessuna maniera restare solo nel chiuso
della sala.
Con
un grande striscione e tante bandiere, giovani e militanti sono usciti
dalla sala e hanno raggiunto la vicina piazza Repubblique, il
luogo del maledetto incidente. Qui, ancora una volta slogans che hanno
coinvolto e creato attenzione nelle persone presenti nella piazza o
che passavano.
Dopo, la decisione è stata di raggiungere con un corteo il cimitero di
Père Lachaise, dove è sepolto Pierre per fare al Muro dei Comunardi
l’atto finale di questa giornata.
Il
corteo durante il cammino è cresciuto in intensità, in forza, con
slogan inneggianti a Pierre ma anche a Gilles Tautin, a Pierre Overney,
figure storiche del movimento del “maggio francese” e della Gauche Proletarienne, della cui vicenda storica Pierre è parte. Gli slogan
hanno inneggiato, in lingue differenti, anche alla guerra popolare,
alle lotte armate dei popoli, all’internazionalismo proletario.
Con
la gente lungo la strada e dei locali colpita da
questo innalzamento del comunismo e dei comunisti, quando
l’imperialismo, il governo e il riformismo considerano che tutto
questo è un fenomeno del passato. L’omaggio a Pierre e
questo corteo militante volevano affermare come sia immortale la
militanza comunista e che questa battaglia ha un futuro radioso, segnato anche dalla maggioranza di giovani che caratterizzava il
corteo.
Al
muro dei Comunardi tutto questo ha raggiunto il suo punto più alto.
Il luogo caro a tutto il movimento comunista internazionale, che
Pierre aveva frequentato in molte altre occasioni e manifestazioni, ha
ascoltato l’omaggio 'carico' delle organizzazioni comuniste presenti
all’evento. Compagni italiani, turchi, tedeschi, austriaci hanno
portato con interventi mirati, il senso e l’importanza
di Pierre, del suo lavoro, della sua ideologia, che sono patrimonio
oggi del movimento comunista internazionale e sono riferimento, nei suoi diversi aspetti dell’organizzazione dell’attività di
partiti e organizzazione che stanno costruendo i partiti comunisti
marxisti-leninisti-maoisti nei nostri paesi e che guardano al fine
internazionalista di questo lavoro.
Ancora
una volta il canto dell’Internazionale ha chiuso la parte visibile
di questa interminabile giornata. Interminabile perché nessuno
voleva che finisse mai. Ed essa è continuata ancora dopo nella
cameraderia e nel dialogo tra i compagni intervenuti.
Il compagno
Pierre è presente e vive nella lotta irriducibile del
proletariato per potere socialista e il comunismo!
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