sabato 27 gennaio 2018

pc 27 gennaio - Oggi "giornata della memoria", il 27 gennaio 1945 l'armata rossa libera gli ebrei ad Auschwitz. Lo stato che avanza ogni giorno con il suo moderno fascismo e non chiude le sedi dei neofascisti, celebra questa giornata in maniera ipocrita


Il 27 gennaio è la "giornata della memoria", dove si ricorda lo sterminio di massa messo in atto dai nazisti. Si è scelta proprio questa data perché il 27 gennaio 1945 l'armata rossa di Stalin apre le porte di Auschwitz e libera gli ebrei. Dopo ben 12 giorni in cui l'armata rossa percorre 170 km e sconfigge 2 postazioni di difesa nazista. 
Il nazismo che in momenti di acuta crisi della borghesia avanza come ultima estrema scelta, per reprimere con la dittatura masse popolari e la classe operaia. Lo stesso avvenne prima in Italia con il fascismo. 
Le atrocità che avvenivano nei campi di concentramento, erano qualcosa di terribile. Uomini, donne e bambini fatti diventare niente, solo numeri. Trattati come cavie da laboratorio e oggetti personali, con un razzismo impressionante, dove i nazisti misero in atto i crimini più atroci. 
E' stata l'armata rossa di un paese socialista, con la classe operaia alla testa a porre fine a queste atrocità, sono stati i partigiani che hanno combattuto eroicamente il nazifascismo. Partigiani che presero parte alla resistenza antifascista, contadini, operai, donne e molti giovani che furono organizzati da un partito ben preciso, il partito comunista.

Oggi lo stato celebra il giorno dello memoria. Nelle scuole c'è un minuto di silenzio, si fanno visite ai
cimiteri ebraici. Ma in realtà ci ritroviamo uno stato che man mano nel tempo, avanza con il moderno fascismo. Basta vedere il decreto Minniti che cerca di reprimere in maniera fascista le masse popolari che protestano e che attua leggi criminali contro i migranti, facendoli morire in massa nel mar
mediterraneo. Facendo accordi razzisti con la Libia, per far permanere il più possibile i migranti in dei veri e propri lager, dove avvengono atrocità disumane.

Per non parlare di tutti quei gruppi neofascisti, presenti nel territorio, che secondo la costituzione sono illegali, ma che lo stato non reprime. Ma invece gli da spazio all'interno delle proprie elezioni politiche. Basta vedere un Salvini, casapound, forza nuova. Gruppi degenerati di naziskin che in maniera vigliacca escono dalle fogne, come abbiamo visto a Como.
Ma lo stesso movimento 5 stelle che anche se non dichiaratamente fascista, nella pratica è uno dei gruppi politici più fascisti, andando a braccetto con Salvini nella questione migranti e quindi politiche razziste.

Tutto questo è il prodotto della borghesia, che nei momenti di acuta crisi, avanza con il fascismo. Non si può sconfiggere il fascismo del tutto, se non si sconfigge il capitalismo. Perché tutti gli orrori che abbiamo visto ad Auschwitz, sono il prodotto del capitalismo e di uno stato con alla testa la classe borghese sfruttatrice. 
Solo la rivoluzione proletaria può realmente cambiare le cose!
Contro l'ipocrisia dello stato borghese.
Chiudere le sedi neofasciste.

Viva l'armata rossa di Stalin!
Oggi e sempre resistenza!

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