SDA, accordo raggiunto su Carpiano ma la lotta prosegue
Il comunicato dei SI COBAS sull’accordo raggiunto:
Nella giornata odierna il S.i. Cobas, alla presenza dei responsabili di SDA Cocchiaro e Diano, ha firmato l’accordo in prefettura per far riprendere il lavoro e riaprire l’hub di Carpiano.
Vogliamo però fare alcune precisazioni in merito alla gogna mediatica e giornalistica che in questi giorni si è scatenata contro il Si cobas e la lotta alla SDA di Carpiano:
Lo sciopero è iniziato nell'ambito di una normale vertenza sindacale in seguito a un cambio appalto irregolare nell'hub di Carpiano e si è successivamente esteso a livello nazionale per le mancate risposte da parte di SDA.
A seguito di questo sciopero, durato qualche giorno, SDA ha risposto con una serrata (chiusura volontaria da parte dell'azienda) degli Hub di Roma, Bologna e Carpiano. Questi magazzini sono stati chiusi per volere dell'azienda e non dei lavoratori.
Con questa lotta i lavoratori di SDA hanno smascherato il piano di alcuni dirigenti, ovvero di indurre una crisi aziendale addossando la colpa agli scioperi per procedere con i licenziamenti e l'eliminazione del Si. Cobas per vendere SDA ad Amazon, così come indicato dal diktat di Poste Italiane, supportati dalla stampa e da qualche politico del PD.
Tutte queste manovre, messe in campo da più attori padronali, istituzionali e della carta stampata, volevano riportare indietro la ruota della storia nel settore della logistica fino a 10 anni fa, dove prima dell'entrata in campo del S.i. Cobas regnava la schiavitù e lo sfruttamento.
Tutti i lavoratori hanno da subito capito che la posta in gioco era alta e politicamente importante; questa consapevolezza ha dato loro la forza necessaria per resistere ai feroci attacchi mediatici, fisici e padronali per tutto questo mese.
La lotta non finisce con questo accordo, visto che i piani di SDA e Poste Italiane hanno ancora all'orizzonte i licenziamenti e la riduzione dei costi da far ricadere sulle spalle dei lavoratori, nonché la reintroduzione del jobs act.
Tale ristrutturazione riguarderà tutti i lavoratori e le lavoratrici di SDA, diretti e indiretti, e non avverrà per via dei nostri scioperi, che hanno anzi avuto il merito di fermare momentaneamente il piano di ristrutturazione, ma per mano di SDA e POSTE ITALIANE, che vogliono ridurre i costi facendoli pagare ai lavoratori.
Quindi la partita è tutta da giocare e la giocheremo bene, come abbiamo sempre fatto, con intelligenza e larghe vedute.
Avanti fino alla vittoria Contro il Jobs act e contro i licenziamenti!
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