I più giovani non se ne ricorderanno, ma c’è
stato un tempo in cui la televisione mandava in onda un programma dal titolo
«Oggi le comiche»; esso conteneva alcune delle più esilaranti gag della
comicità, spesso dei tempi del cinema muto, di autentici mostri sacri quali:
Charlie Chaplin, Buster Keaton, Stanlio e Ollio, e decine di altri più o meno
famosi.
A chi scrive, leggendo l’articolo – firmato
Alfredo Marsala – presente a pie’ di pagina tre
dell’edizione del Manifesto di venerdì tredici ottobre, sono venute in mente le immagini in particolare del mitico Ridolini, nome d’arte dell’attore yanqui Larry Semon, noto trra l’altro perché i suoi sketch erano montati a velocità improbabili, in modo che sembrasse che i protgonisti correvano, più che camminare.
dell’edizione del Manifesto di venerdì tredici ottobre, sono venute in mente le immagini in particolare del mitico Ridolini, nome d’arte dell’attore yanqui Larry Semon, noto trra l’altro perché i suoi sketch erano montati a velocità improbabili, in modo che sembrasse che i protgonisti correvano, più che camminare.
Tutta la seconda parte dello scritto è dedicata
alle vicende riguardanti la non presentazione della lista collegata – nella
circoscrizione di Messina – al candidato presidente della Regione Sicilia, per
conto dei sedicenti democratici (nonché di Alternativa Popolare, l'ex Nuovo
Centrodestra, e della rediviva Italia dei Valori), Fabrizio Micari, ex rettore
dell’Università di Palermo.
Particolarmente esilarante risulta il passo dove
si asserisce che «i giudici non credono neanche che Siragusano (il personaggio
deputato a consegnare la documentazione richiesta alla Commissione elettorale,
n.d.r.) sarebbe stato per un tempo imprecisato a battere insistentemente la
porta medesima – che si evince essere il portone di ingresso – chiedendo che gli
venisse aperto, e che solo alle ore 16:10 circa, di fronte a tali insistenti
richieste di apertura della porta d’ingresso accompagnate da chiamate verbali,
il signor Rovito (il delegato titolare della lista, n.d.r.) si sarebbe indotto
ad aprire personalmente la porta, sicché Siragusano entrava nell’aula con
l’intera documentazione in suo possesso».
Da quanto sopra esposto, si comprende che, al
momento della chiusra dei termini di presentazione delle liste, il portone era
stato chiuso, ed il signor Siragusano era fuori: se non fosse stato così non
avrebbe avuto problemi; da questo discende che il ricorso, già preparato,
risulta del tutto irricevibile, ed andrebbe persino valutata attentamente la
posizione del Rovito che non si capisce a quale titolo si sia permesso di dare
accesso al Tribunale al Siragusano.
Bosio (Al), 14 ottobre 2017
Stefano Ghio - Proletari Comunisti
Alessandria/Genova
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