L'ad Espenhahn e il direttore generale Priegnitz
devono scontare nove e sei anni di reclusione per la morte dei sette operai
nello stabilimento torinese. I due sono ancora liberi dopo la sentenza
definitiva
A dieci anni dalla tragica notte della Thyssen il
ministro della Giustizia Andrea Orlando chiede che il governo tedesco dia
esecuzione alla sentenza per i dirigenti tedeschi della ThyssenKrupp condannati.
Il tragico incidente in cui morirono sette operai risale al 6 dicembre 2007.
Dopo l'una di notte, nello stabilimento di Torino, alla linea 5 scoppiò un
incendio devastante e violentissimo che gli uomini al lavoro non riuscirono a
spegnere: i sette lavoratori, investiti da un getto potentissimo di olio
infiammato, morirono nei giorni successivi per le ustioni.
Il processo in Italia si è chiuso il 13 maggio 2016: sei ex dirigenti della società sono stati ritenuti colpevoli con sentenze confermate anche dalla Cassazione. Per l'amministratore delegato Harald Espenhahn (condannato a nove anni di reclusione) e il direttore generale Gerald Priegnitz (condannato a sei anni), entrambi di nazionalità tedesca, è stato emesso un mandato di cattura europeo che finora non ha avuto esecuzione. Nei primi mesi del 2017 l'Italia ha quindi chiesto all'autorità giudiziaria tedesca di riconoscere la sentenza e fare scontare in Germania la relativa pena a carico delle due persone coinvolte. Richiesta ora rinnovata da Orlando che, a margine della riunione del Consiglio GAI in corso a Lussemburgo, ha incontrato il suo omologo tedesco Heiko Maas.
Il processo in Italia si è chiuso il 13 maggio 2016: sei ex dirigenti della società sono stati ritenuti colpevoli con sentenze confermate anche dalla Cassazione. Per l'amministratore delegato Harald Espenhahn (condannato a nove anni di reclusione) e il direttore generale Gerald Priegnitz (condannato a sei anni), entrambi di nazionalità tedesca, è stato emesso un mandato di cattura europeo che finora non ha avuto esecuzione. Nei primi mesi del 2017 l'Italia ha quindi chiesto all'autorità giudiziaria tedesca di riconoscere la sentenza e fare scontare in Germania la relativa pena a carico delle due persone coinvolte. Richiesta ora rinnovata da Orlando che, a margine della riunione del Consiglio GAI in corso a Lussemburgo, ha incontrato il suo omologo tedesco Heiko Maas.
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