Undici No Tav indagati per gli incidenti al Centrogrigi
Un anno fa ad Alessandria i No Terzo
valico contestarono l'Ost organizzato dal commissario del Terzo valico Iolanda
Romano.
Manifestazione non autorizzata,
resistenza e lesioni. Sono i reati addebitati,
a vario titolo, a undici attivisti dei comitati No Terzo valico
dalla procura della Repubblica di Alessandria, che ha notificato loro gli avvisi
di conclusione delle indagini per i fatti avvenuti il 29 ottobre di un
anno fa ad Alessandria, di fronte al Centrogrigi. La notizia è stata
diffusa dal sito notavterzovalico.it.
Quella mattina, i cittadini contrari alla grande
opera si diedero appuntamento per impedire l’ingresso
ai partecipanti all’Open Space Tecnology (Ost), la giornata con la quale il commissario di governo del Terzo valico, Iolanda Romano, aveva chiamato a raccolta sindaci, cittadini e associazioni per suggerire progetti da finanziare con i fondi previsti dal Patto per il Territorio sottoscritto da Comuni, governo, Rfi, Regione e Provincia nell’ambito del Terzo valico. Un’operazione contestata dai comitati No Tav, soprattutto dopo che, qualche giorno prima, i vertici del Cociv e delle aziende sub appaltatrici del Terzo valico erano finiti in manette per corruzione e altri gravi reati riferiti all’assegnazione dei lavori. L’Ost non venne rinviato nonostante gli annunci dei comitati e quella mattina l’ingresso venne presidiato da numerosi attivisti nonché dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa.
ai partecipanti all’Open Space Tecnology (Ost), la giornata con la quale il commissario di governo del Terzo valico, Iolanda Romano, aveva chiamato a raccolta sindaci, cittadini e associazioni per suggerire progetti da finanziare con i fondi previsti dal Patto per il Territorio sottoscritto da Comuni, governo, Rfi, Regione e Provincia nell’ambito del Terzo valico. Un’operazione contestata dai comitati No Tav, soprattutto dopo che, qualche giorno prima, i vertici del Cociv e delle aziende sub appaltatrici del Terzo valico erano finiti in manette per corruzione e altri gravi reati riferiti all’assegnazione dei lavori. L’Ost non venne rinviato nonostante gli annunci dei comitati e quella mattina l’ingresso venne presidiato da numerosi attivisti nonché dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa.
Diversi i feriti ad Alessandria fuori dal Centrogrigi.
All’arrivo dei primi partecipanti all’evento,
volarono parole grosse e non solo al loro indirizzo,
gli agenti intervennero in maniera pesante tanto che furono diversi i
feriti tra gli attivisti, che riportarono ferite alla testa, oltre che fra le
forze dell’ordine. Qualche calcio arrivò anche all’indirizzo dei
partecipanti, poi costretti a entrare da un ingresso laterale. Due sono
i No Tav accusati di lesioni, per altri otto il reato contestato è la resistenza
al pubblico ufficiale mentre tre di loro devono rispondere di aver organizzato
una manifestazione non autorizzata. Su notavterzovalico.it si legge:
“La gestione a dir poco improvvisata dell’ordine pubblico e le manganellate
dispensate in quella giornata causarono diversi feriti. Feriti che causarono a
loro volta una reazione determinata della piazza. Al di là di ciò che
sentenzieranno i tribunali noi sappiamo bene che il 29 ottobre del 2016 andò in
scena l’ennesima giornata di resistenza alla costruzione di un’opera pubblica
inutile dannosa per l’ambiente e la salute di tutti”.
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