13/10/2017
Nel caso del cosiddetto "Quai de Valmy", e cioè quando
un'auto della polizia è stata incendiata dopo una manifestazione-provocazione
del sindacato Alliance, sono state emesse pene molto pesanti. Non ci sono stati
feriti gravi, i manifestanti hanno persino aiutato un poliziotto a uscire
dall’auto nonostante gli scontri.
Mentre anche il fascicolo è inconsistente, l'isteria dei
media e della politica hanno spinto la giustizia borghese a condannare diversi
compagni. Ecco i dettagli delle condanne, trasmessi su
Internet:
- Angel, rilasciato.
- Bryan, 1000 € di ammenda (ha rifiutato di farsi prelevare
un campione di DNA).
- Leandro, un anno di reclusione sospesa.
- Kara, 4 anni di carcere di cui 2 con condanna sospesa.
Protrarsi della detenzione.
- Ari, 5 anni di carcere di cui 2 anni e 6 mesi sospesi.
Protrarsi della detenzione.
- Thomas, 2 anni di carcere di cui 1 con condanna
sospesa.
- Nicolas, 5 anni di carcere di cui 2 anni e 6 mesi
sospesi.
- Antonin, 5 anni di carcere di cui 2 con condanna sospesa.
Nessun mandato di arresto.
- Joachim, 7 anni di carcere, mandato
d'arresto.
- Sei imputati sono tenuti a pagare "in solido" 5.000 euro di
danni al sindacato Alliance.
Queste condanne sono estremamente pesanti. Attraverso queste
condanne, la giustizia borghese cerca di mandare un messaggio e cerca di
intimidire tutti coloro che si oppongono alla violenza della polizia, a tutte e
a tutti coloro che resistono alla repressione. La polizia è il braccio armato
della classe dominante, è un'istituzione centrale per la borghesia al fine di
mantenere il suo dominio. Ed è per questo che la giustizia della classe
dominante, la giustizia borghese, non tollera e condanna alle pene più pesanti
tutte e tutti coloro che osano affrontarla.
Ricordiamo che questa auto della polizia è stata incendiata
in un contesto in cui la polizia ha scatenato la sua più grande violenza contro
il movimento contro la legge sul lavoro, la Loi Travail. Va ricordato che fino
ad oggi, per i numerosi omicidi e crimini della polizia, in particolare
l'assassinio di Adama o lo stupro di Theo, nessun poliziotto è stato condannato
a pene detentive. Questa giustizia assolve e dà una vera licenza di uccidere
alle forze repressive, mentre condanna costantemente tutte quelle e tutti coloro
che resistono a queste forze repressive. Questa giustizia borghese noi la
combattiamo fermamente esattamente come combattiamo la classe dominante nel suo
complesso.
Di fronte alla giustizia borghese, la solidarietà costante e
sicura è la nostra arma!
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