sabato 14 ottobre 2017

pc 14 ottobre - L'affaire Valmy nel giudizio dei compagni maoisti francesi - pene pesanti per i compagni, ovvero la giustizia di classe sempre in azione

Sul caso del Quai de Valmy
 13/10/2017
Nel caso del cosiddetto "Quai de Valmy", e cioè quando un'auto della polizia è stata incendiata dopo una manifestazione-provocazione del sindacato Alliance, sono state emesse pene molto pesanti. Non ci sono stati feriti gravi, i manifestanti hanno persino aiutato un poliziotto a uscire dall’auto nonostante gli scontri.
Mentre anche il fascicolo è inconsistente, l'isteria dei media e della politica hanno spinto la giustizia borghese a condannare diversi compagni. Ecco i dettagli delle condanne, trasmessi su Internet:
- Angel, rilasciato.
- Bryan, 1000 € di ammenda (ha rifiutato di farsi prelevare un campione di DNA).
- Leandro, un anno di reclusione sospesa.
- Kara, 4 anni di carcere di cui 2 con condanna sospesa. Protrarsi della detenzione.
- Ari, 5 anni di carcere di cui 2 anni e 6 mesi sospesi. Protrarsi della detenzione.
- Thomas, 2 anni di carcere di cui 1 con condanna sospesa.
- Nicolas, 5 anni di carcere di cui 2 anni e 6 mesi sospesi.
- Antonin, 5 anni di carcere di cui 2 con condanna sospesa. Nessun mandato di arresto.
- Joachim, 7 anni di carcere, mandato d'arresto.
- Sei imputati sono tenuti a pagare "in solido" 5.000 euro di danni al sindacato Alliance.
Queste condanne sono estremamente pesanti. Attraverso queste condanne, la giustizia borghese cerca di mandare un messaggio e cerca di intimidire tutti coloro che si oppongono alla violenza della polizia, a tutte e a tutti coloro che resistono alla repressione. La polizia è il braccio armato della classe dominante, è un'istituzione centrale per la borghesia al fine di mantenere il suo dominio. Ed è per questo che la giustizia della classe dominante, la giustizia borghese, non tollera e condanna alle pene più pesanti tutte e tutti coloro che osano affrontarla.
Ricordiamo che questa auto della polizia è stata incendiata in un contesto in cui la polizia ha scatenato la sua più grande violenza contro il movimento contro la legge sul lavoro, la Loi Travail. Va ricordato che fino ad oggi, per i numerosi omicidi e crimini della polizia, in particolare l'assassinio di Adama o lo stupro di Theo, nessun poliziotto è stato condannato a pene detentive. Questa giustizia assolve e dà una vera licenza di uccidere alle forze repressive, mentre condanna costantemente tutte quelle e tutti coloro che resistono a queste forze repressive. Questa giustizia borghese noi la combattiamo fermamente esattamente come combattiamo la classe dominante nel suo complesso.
Di fronte alla giustizia borghese, la solidarietà costante e sicura è la nostra arma!

repression

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