Roma. Assediato l’assessorato ai servizi sociali. Interviene la polizia, ragazza ferita
Il comunicato del movimento:
Magatte
Niang ha perso la vita inseguito dal furore di uomini in divisa che in
nome della legalità eseguono provvedimenti odiosi che hanno il solo
obiettivo di comprimere le libertà e cancellare le tutele sociali. Chi
prova con dignità a sopravvivere alla mancanza di lavoro e di reddito
sufficiente per garantirsi un alloggio e un pasto, anche superando le
soglie imposte dalla legge, viene perseguito quotidianamente. Succede
agli ambulanti ma non solo. I nuovi decreti governativi sulla sicurezza
urbana e sui migranti sono davvero inquietanti e segnano un regresso
politico e culturale non indifferente. Se a questo aggiungiamo il
decreto sulla legittima difesa e sulle nuove norme giudiziarie tese a
limitare gli strumenti di difesa soprattutto nei confronti di chi lotta,
il quadro è devastante.
Nell’assoluta
assenza di misure sociali utili a difendere milioni di persone in
povertà
assoluta e relativa, si rafforzano i dispositivi di controllo e di protezione di quella parte di società che sta bene e che vede le proprie sicurezze minate. Questo mondo garantito chiede maggiori strumenti di controllo e invoca l’autodifesa armata laddove lo Stato non arriva. I nuovi poteri ai sindaci in tema di sicurezza e contrasto al degrado vanno esattamente in questa direzione.
assoluta e relativa, si rafforzano i dispositivi di controllo e di protezione di quella parte di società che sta bene e che vede le proprie sicurezze minate. Questo mondo garantito chiede maggiori strumenti di controllo e invoca l’autodifesa armata laddove lo Stato non arriva. I nuovi poteri ai sindaci in tema di sicurezza e contrasto al degrado vanno esattamente in questa direzione.
L'amministrazione
capitolina spesso evoca le fragilità sociali, ma non è per niente
chiaro come intenda affrontarle: se con i nuovi strumenti coercitivi di
Minniti o con misure di sostegno e supporto che superino definitivamente
l’emergenza e siano in grado di programmare interventi seri e duraturi.
Siamo al bivio decisivo per mostrare distanza da un governo impegnato a
sfornare provvedimenti polizieschi e lasciare solo qualche briciola per
i poveri, o per diventare complici di un disegno che in nome del decoro
infligge una pesante imposizione securitaria ai poveri e all’intera
“città di sotto”.
Il
commissario Tronca, succeduto a Marino, aveva tracciato una strada che
Minniti e Gabrielli intendono proseguire. Riteniamo che Raggi e
compagnia non stiano dando segnali di discontinuità in questo senso e
quindi è per legittima difesa dalla parte dei poveri, dei precari, dei
migranti, dei senza casa, che abbiamo deciso di assediare l'assessorato
alle politiche sociali.
La
giornata di lotta proseguirà o a Piazza Santi Apostoli a
fianco della comunità senegalese per chiedere giustizia per Maguette.
Domani saremo in corteo per dire basta alla violenza istituzionale,
all'ideologia del decoro, agli sfratti, agli sgomberi e alla guerra ai
poveri.
Movimento per il diritto all'abitare
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