https://drive.google.com/file/d/0B72zX_Iorz-TLWtnMENUXzAtcTA/view?usp=sharing
"… gli operai della
logistica sono il settore più avanzato, abbiamo alzato la testa e
non l’abbasseremo!
Non riescono a
spezzare il nostro movimento di lotta, per questo stanno cercando di fabbricare delle montature, perché non riescono in nessun altro modo
ad eliminarci dai magazzini, e non ci riusciranno. Noi dobbiamo
respingere e fargliele rimangiare queste montature.
La prima è quella
che ha colpito il vostro coordinatore nazionale Aldo Milani. Noi subito, senza se
e senza ma, abbiamo dato la nostra solidarietà, ci siamo schierati
dalla parte di Aldo Milani e del SiCobas.
In questi giorni
abbiamo visto la stessa cosa contro di noi, in un’altra forma: 11
licenziamenti, tra cui 4 di delegati. Licenziati non per motivi
economici ma politici. Li hanno accusati di sabotaggio, per
criminalizzare la lotta sindacale fuori dalle regole che noi facciamo
contro un sistema senza regole come quello delle cooperative della
logistica.
Occorre per questo
una risposta unitaria!
Loro hanno alzato il
tiro e lo hanno fatto perché sono in difficoltà. La repressione non
è un segno di forza ma della loro debolezza.
In questa giornata
internazionale di lotta voglio ricordare che in tutto il mondo tanti
operai sono colpiti dalla repressione. In india dove milioni di
lavoratori sono scesi in sciopero, c’è la vicenda particolare dei
lavoratori della Maruti-Suzuki, che hanno risposto colpo su colpo
agli attacchi della polizia in fabbrica e purtroppo c’è scappato
il morto. Questa volta però il morto era un capo e 13 operai sono
stati condannati all’ergastolo.
C’è una campagna
internazionale per liberarli, perché noi operai non abbiamo nazione!
Diamo anche su
questo un segnale, perché dobbiamo vincere una battaglia!
Se vince uno,
vinciamo tutti!
La settimana
prossima, il 9 maggio faremo delle altre iniziative, abbiamo bisogno
della partecipazione di tutti anche a Bergamo per rispondere a queste
montature poliziesche, che colpiscono noi come già hanno colpito il
SiCobas.
Vi invito perciò a
fare un passo ulteriore lungo questa strada, per unirci, perché
dobbiamo vincere e, uniti, possiamo farlo!"
Nessun commento:
Posta un commento