A Berhampur cinque prigionieri in attesa
di giudizio, di cui tre donne, detenuti nella sezione speciale del
carcere di Bhanjanagar, distretto di Ganjam, accusati di
coinvolgimento in attività dei maoisti venerdì hanno lanciato uno
sciopero della fame. I detenuti chiedono un processo più rapido o il
rilascio su cauzione. Hanno anche richiesto il riconoscimento dello
status di prigioniero politici.
Fonti ufficiali hanno identificato i
detenuti come Kandra Dalabehera, Kadam Bajali, Telem Soni, Malati
Majhi e K Anita.
Tutti sono in prigione da più di
quattro anni, dicono le stesse fonti. Il processo è rallentato dai
testimoni, per lo più gli agenti di polizia, che non si presentano.
Su ognuno di loro pendono dagli otto ai dodici casi, dicono le fonti.
Hanno rifiutato la colazione e il
pranzo. “Stiamo cercando di convincerli a prendere il cibo”, ha
detto il sovrintendente U K Mohapatra. Ha aggiunto che le loro
richieste sono state trasmesse al tribunale locale.
Secondo le fonti, la maggior parte dei
prigionieri in sciopero sono state trasferiti alla sezione speciale
di Bhanajangar dal carcere di Berhampur. Già il 6 maggio dello
scorso anno, avevano fatto ricorso uno sciopero della fame nella
stessa sezione speciale, sospeso dopo 3 giorni dietro assicurazione
delle autorità che avevano assicurato di soddisfare le loro
richieste.
Narendra Mohanty e Biswapriya Kannungo,
promotore e consigliere della ONG dell’Odisha “campagna contro le
montature poliziesche”, hanno espresso solidarietà ai detenuti in
attesa di giudizio in sciopero, esigendo la liberazione
incondizionata dei cinque.
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