Bruxelles
- la guerra continua a tornare a casa
Gli
attentati indiscriminati di Bruxelles che hanno prodotto numerose
vittime innocenti, come prima quelli di Parigi producono dolore e
sgomento tra le masse popolari, ma non sono nulla di diabolico e
inspiegabile. Sono le guerre scatenate dai governi imperialisti che
“tornano a casa”.
Ormai
da anni questi governi aggrediscono e bombardano le popolazioni di
tutti i paesi del mondo arabo, producendo quotidianamente decine di
migliaia di morti civili, tra cui tante donne e bambini; producono
distruzione e devastazione di interi paesi, miseria e fame, che
originano la fuga di centinaia di migliaia di persone.
Queste
guerre sono fatte per i profitti, per il controllo delle zone del
petrolio, per mantenere in piedi regimi sanguinari, come Israele, le
monarchie saudite, l’odierno Egitto, che a loro volta producono
massacri quotidiani delle popolazioni palestinesi, kurde, siriane,
irakene, afghane, ecc.
Come
si può pensare che questa azione quotidiana dei governi e degli
Stati imperialisti, dei governi dei ricchi del mondo siano senza
conseguenze, non “tornino a casa”?
Se
non si vuole che la “guerra torni a casa” bisogna finirla con le
guerre imperialiste, le guerre di aggressione in Medio Oriente. II
primo terrorismo a cui mettere fine è quello delle bombe
dell’imperialismo sui popoli oppressi.
Noi
vogliamo un altro tipo di ritorno a casa della guerra che colpisca i
governi e gli Stati imperialisti. Noi siamo dalla parte dei popoli
oppressi dall’imperialismo. Noi siamo perchè siano i proletari e i
popoli a condurre la loro giusta guerra popolare contro
l’imperialismo, sia all’interno e nelle zone di guerra.
Isis
è un gruppo reazionario, di ideologia e organizzazione feudale, nato
e sostenuto dai governi imperialisti per farne una pedina
dell’aggressione contro i popoli. L’Isis ammazza quotidianamente
non le truppe e i soldati dell’imperialismo ma gli stessi popoli, e
attacca soprattutto nelle zone di guerra i popoli che lottano e
resistono, vedi nel nord Kurdistan.
La
guerra dell’Isis non è la guerra dei popoli, e non ha nulla di
“santo” se non la prospettiva di un nuovo inferno feudale.
Gli
attentati vengono usati dagli Stati per continuare la loro guerra di
aggressione e per fare una guerra anche all’interno dei paesi
occidentali ai proletari, ai popoli
Proletari
comunisti – Pcm Italia
pcro.red@gmail.com
quotidiano
on line: http://proletaricomunisti.blogspot.com
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